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Il Resto del Carlino – Bologna, il crollo nel girone di ritorno preoccupa

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Fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it


Il Bologna riflette attentamente. La squadra rossoblù chiuderà il campionato nel weekend andando a giocare in casa del Genoa già retrocesso. Una sfida dai pochi significati, che però potrebbe permettere al Bologna di rimpolpare il bottino del girone di ritorno: 16 punti, solo Empoli e Venezia, rispettivamente 11 e 9 punti hanno fatto peggio.

Un passo indietro enorme del Bologna rispetto al recente passato, soprattutto con Sinisa Mihajlovic. Per trovare un intero girone (o quasi) con così pochi punti bisogna risalire al gennaio 2019, quando proprio il tecnico serbo rilevò Pippo Inzaghi, autore di un girone di andata (più due partite del girone di ritorno) da 14 punti. I rinforzi, l’ardore agonistico e l’organizzazione offensiva data da Sinisa poi permisero ai rossoblù di salvarsi facendo 30 punti nelle restanti 17 gare, per uno splendido 10o posto finale.

Insomma, l’impressione oggi è quella che il Bologna abbia fatto il percorso opposto, camminando all’indietro e ritrovandosi così a quel punto lì. E dell’involuzione dei rossoblù si parla attentamente anche in dirigenza. La squadra di Miha, infatti, ha dimostrato di aver fatto un passo indietro anche nei singoli e non solo di squadra. Nel corso delle sue stagioni rossoblù Mihajlovic ha puntato su Orsolini, autore di 10, 9, 9 e ora solo 7 reti in campionato; su Musa Barrow, partito con 8 gol nel girone di ritorno del primo anno di Sinisa e poi calato con 8 reti la scorsa stagione e appena 5 quest’anno. L’arrivo di Arnautovic ha sicuramente catalizzato le palle gol, ma non spiega l’involuzione dei compagni di reparto, tantomeno quella dei centrocampisti, come Mattias Svanberg: lo svedese infatti è fermo a 3 gol e 2 assist da dicembre, dopo che nella passata stagione le reti erano state 5 e tutto faceva presagire un miglioramento, che sarebbe stato opportuno e importante per migliorarne la posizione in un mercato dove quasi certamente saluterà Bologna, ad un anno dalla scadenza.

Si rifletterà a lungo a Casteldebole, in attesa di capire quale sarà la guida dell’area sportiva, si rfiletterà sulla bocciatura totale del mercato di gennaio con Kasius ed Aebischer mai realmente coinvolti.

Intanto, a Sinisa Mihajlovic, ieri, è stato assegnato il Premio Prisco per la ‘simpatia sportiva’ e il tecnico serbo ha commentato scherzandoci su: “Non vorrei che si siano sbagliati. Io sono uno che non le manda a dire”.

 

fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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