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Focus On – Arnautović, un anno da leader

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credits: Bologna FC


26 luglio 2021, a Bologna fa caldo, una delle tipiche estati bolognesi, roventi, pesanti. Dopo un altro anno di transizione, la società rossoblù di Sinisa Mihajlovic aveva bisogno di una scossa. Una scossa totale: sia a livello caratteriale, sia a livello tecnico, mancavano quelle reti pesanti, mancava quel bomber di razza in grado di risolvere situazioni complicate in momenti non definiti. La dirigenza rossoblù, dopo aver sondato il terreno per diversi calciatori, alla fine ha trovato il profilo giusto: Marko Arnautovic. Per molti il ragazzo ribelle, per altri l’immaturo che in Europa ha sprecato diverse possibilità, per tanti atri – invece – l’uomo giusto su cui puntare. Dopo una trattativa durata circa sei mesi, alla fine lo Shanghai ha ceduto e l’austriaco ha deciso di tornare nel calcio che conta. Accolto da una grande fetta di tifosi rossoblù, Arnautovic ha capito subito quanto potesse essere fondamentale, per la squadre e per la piazza.

Anche lui, come altri in passato, ha scelto Bologna per un rilancio, per una rivincita personale e per togliersi di dosso quelle etichette pesanti, come bad boy: Arnautovic doveva dimostrare di essere un calciatore maturo, un campione. Sotto tutti i punti di vista. Il dubbio più grande era la condizione fisica, dato che l’attaccante era abituato a giocare in un campionato in cui l’intensità non era e non è minimamente paragonabile a quella della Serie A; un altro punto interrogativo era, appunto il carattere. Tutti i dubbi, dopo un periodo di rodaggio, sono stati spazzati via. Arnautovic si è messo a completa disposizione di Sinisa Mihajlovic e dell’intero gruppo, dimostrando di poter convivere alla perfezione in una nuova realtà: l’austriaco ha dimostrato, sta dimostrando di essere un trascinatore ma non solo, il Bologna aveva bisogno di reti e Arnautovic ha accontentato tutti, mettendo a referto 15 gol totali più 6 legni che gli hanno impedito di superare quota 20. 

L’austriaco, però, non si sta rivelando prezioso soltanto in fase realizzativa: abile a far salire la squadra, è il collante perfetto tra centrocampo e attacco. Con lui in campo la squadra gira bene, gioca a meraviglia, mentre quando è stato costretto al forfait la sua assenza si è fatta sentire eccome: assenza tecnica e mentale, perché l’impressione è che con lui in campo tutti riescono a rendere al massimo delle proprie possibilità. Ecco perché l’acquisto di Arnautovic è stato prezioso, in tutti i sensi, e le sirene su di lui delle big del nostro campionato sono la chiara dimostrazione di quanto bene stia facendo con i colori rossoblù. Perché Bologna ha trovato il leader che gli mancava, e perché Arnautovic ha trovato la piazza giusta per lui.

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