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Thiago Motta si presenta: ”Il club mi ha chiesto una squadra vincente e propositiva”

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crediti immagine: Bologna Fc

Questo pomeriggio è stato presentato ufficialmente alla stampa il nuovo allenatore del Bologna, Thiago Motta.

Prende la parola l’amministratore delegato Claudio Fenucci.
”E’ con grande piacere che vi presentiamo il nostro nuovo allenatore. Sono contento di avere un allenatore come lui qui. La scelta è stata condivisa da tutti. L’allenatore è giovane, tutti conosciamo il suo passato. Ha fortissime motivazioni, conosciamo già la sua metodologia di allenamento, lo avevamo osservato già l’anno scorso. Lavorare nel Bologna deve essere motivo di orgoglio per chi arriva”.

Parola a Thiago Motta.

Che cosa ti ha trasmesso la squadra vista contro la Fiorentina? Cosa hai detto al gruppo?
”Al di là della vittoria la squadra ha fatto una grande partita contro un’ottima squadra come la Fiorentina. La reazione al gol è stata molto significativa, ho fatto loro i complimenti”.

Che tappa è della tua carriera questa? Cosa ti ha spinto a scegliere Bologna?
”La storia che c’è dietro, la squadra stessa anche. Non conoscevo le infrastrutture che ci sono qui e abbiamo tutto per fare un ottimo lavoro. Per me è straordinario”.

Vista la situazione particolare della stagione, quanto tempo hai impiegato per accettare il Bologna? Quanto tempo aspetteremo per vedere il vero Bologna?
”E’ relativo, ci sono buoni giocatori che da tempo stanno in Serie A. Ci vuole tempo per conoscerci e per capire come mettere i giocatori in campo al meglio. Il tempo nel calcio non esiste e allora dobbiamo lavorare al massimo”.

Cosa le ha dato l’esperienza di La Spezia?
”Sono migliorato moltissimo, a livello personale e anche nella gestione del gruppo. Se uno è umile per capire dove migliorare penso che trovi ogni giorno questa possibilità”.

Rispetto all’anno scorso vede la squadra migliorata?
”Ho avuto due giorni per vedere gli allenamenti, la squadre è forte come lo era l’anno scorso. Dobbiamo migliorare ogni giorno, dobbiamo essere convinti della nostra maniera di giocare”.

Ha già in mente un modulo? Ha parlato con Arnautovic?
”Ho già in mente come mettere la squadra in campo. Arnautovic è un bravissimo ragazzo, mi aspetto molto da lui come da tutti sia in partita sia in allenamento”.

Qual è il suo obiettivo?
”Domani fare meglio di oggi”.

Come considera l’assortimento degli esterni?
”Dipenderà da loro, vedrete durante le partite. L’importante è che ognuno di noi dia il massimo”.

Ha un messaggio per i tifosi?
”Noi daremo il nostro massimo, questo non è negoziabile. Daremo il massimo non solo in partita, vogliamo competere con tutti”.

A La Spezia ha variato diversi sistemi di gioco. Quest’anno che identità vuole dare? Lei come tecnico si sente giochista o risultatista?
”L’identità non dipende solo dal modulo, il modulo ti permette di essere offensivo o no. Per come la vedo io, mi piace giocare in attacco, reagire, recuperare palla. E’ stata sempre la mia idea. L’anno scorso certe volte non potevamo dominare quindi ci siamo adattati, l’idea però c’era. Sono certo che anche qui andrà così”.

C’è un allenatore che la colpisce particolarmente?
”Ho avuto un grande allenatore come Carlo Ancelotti. Ha una grande conoscenza calcistica e ha un grande rapporto con i suoi giocatori. Lo stesso posso dire di Gasperini e Mourinho”.

Domenica era allo stadio, conosce la storia su Sinisa. Ci sono stati colleghi che hanno rifiutato l’incarico, lei come si sente?
”Ognuno è libero di esprimere la sua opinione, io sono orgoglioso di essere qui. Voglio fare di tutto per migliorare la squadra”.

Nessun segnale da parte dei tifosi su Sinisa.
”Sinisa fa parte della storia del Bologna, ho massimo rispetto per l’uomo e l’allenatore”.

Come ha visto la squadra dal punto di vista atletico?
”L’ho vista molto bene”.

Cosa le ha chiesto la società?
”Una squadra che deve vincere e giocare un calcio propositivo, mi hanno chiesto massimo impegno e concentrazione. Questa responsabilità la prendo con grande piacere e orgoglio”.

Sabato potremmo vedere qualcosa o bisogna aspettare la sosta?
”Non lo so al momento, da ieri abbiamo iniziato a fare qualcosa di diverso. Non vengo a inventarmi nulla, con le mie nuove idee spero che i giocatori siano convinti dei loro mezzi”.

Soriano lo vede più avanti in campo?
”Roberto lo vedo come centrocampista, ha grande qualità. Può giocare davanti o dietro, è molto disponibile. Di partita in partita vedremo”.

Le piace Vignato?
”Può giocare tra le linee, si sa girare. Sa comunicare in campo con gli altri, lo vedo sia come esterno sia come interno di centrocampo. Vedremo di partita in partita”.

Medel lo vede difensore o centrocampista?
”Può fare entrambi. Uno con la sua qualità può giocare in entrambi i ruoli. Di partita in partita vedrò, lui in ogni modo darà sempre il massimo”

Cosa vuol dire attaccare nel tuo gioco? Ci sono regole che hai già dato ai tuoi giocatori?
”Una squadra deve avere una sua organizzazione, all’interno ci deve essere la possibilità per i giocatori di esprimere il loro livello. Bisogna sempre pensare al bene del collettivo, ciò significa che se il giocatore ha la capacità di fare altri ruoli facilita la vita a tutti e mettiamo in difficoltà gli avversari”.

Hai già deciso se mantenere la linea a tre?
”Ho un’idea e lo vedrete il prossimo sabato”.

Hai sentito Saputo?
‘Si mi ha fatto una buonissima impressione, mi ha dato fiducia, mi ha lasciato comodo nel posto dove sono ora. Lo ringrazio e adesso sta a me lavorare in campo”.

Come valuta Orsolini?
”Lo vedo contento e felice, è un giocatore importante che in attacco deve dare tanto. Le sue statistiche sono buone ma si possono migliorare. Dipende da lui. Deve migliorare giorno dopo giorno e allora si toglierà diverse soddisfazioni”.

L’esperienza di Genova e La Spezia cosa le hanno insegnato?
”Ogni esperienza dipende come la vedi, ti fa migliorare e imparare. Tutte le esperienze mi hanno aiutato per arrivare qui ed allenare il Bologna”.

Cosa ne pensa di Barrow?
”Lo aspetto, ha grandissima qualità. La stessa risposta che ho dato per Orsolini la do per Barrow. Lo voglio aiutare ad esprimersi al meglio”.

In una recente intervista, Ancelotti ha detto che ci vuole organizzazione.
”In difesa dobbiamo fare uno sforzo l’uno verso l’altro, se si guarda il Real si vede una grande organizzazione offensiva e ai giocatori si lascia libertà, anche se loro comunque rispettano le consegne”.

Cos’è per lei il Bologna?
”Una squadra storica, che ha una rosa importante e di qualità. Sono orgoglioso di essere qui”.

Una parola per riassumere questa esperienza.
”Voglio fare il mio massimo, portare qualcosa di diverso. Voglio costgruire qualcosa per far crescere il Bologna”.

Si è sentito con Sinisa?
”No”.

Il tuo centravanti cosa deve fare?
”Qui ci sono Arnautovic e Zirzkee, il quale vuole dimostrare il suo valore. Ha talento e va aiutato a segnare. L’attaccante non finisce solo con il gol, fa parte di un gruppo, deve creare situazioni per segnare e quando non ha la palla è il nostro primo difensore. Se loro pressano, dietro saremo più tranquilli. Il portiere e i difensori devono essere i nostri primi attaccanti”.

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