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Posch si presenta: ”Felice di essere qui. Arnautovic mi ha aiutato nella scelta”

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crediti immagine: Bologna Fc


Questo pomeriggio è stato presentato ufficialmente alla stampa Stefan Posch, ultimo arrivato della sessione estiva di mercato del Bologna.

Prende la parola Marco Di Vaio.
”La scelta del club su Posch è stata fatta per portare solidità alla rosa e dare alternative all’allenatore. C’è stata l’opportunità di prenderlo con questa opzione e abbiamo colto la palla al balzo. E’ un giocatore che milita anche in Nazionale e che ha una discreta esperienza alle spalle. 
La formula è quella del prestito con obbligo condizionato al rendimento della squadra e al raggiungimento del 60 per cento delle presenze del ragazzo.
Stavamo cercando un difensore, abbiamo sondato diversi nomi. La trattativa è nata a metà agosto. Grazie al ragazzo e al suo agente abbiamo trovato un’apertura nell’Hoffenheim e abbiamo chiuso la trattativa”.

Che impatto c’è stato con il mondo Bologna? Arnautovic ha influito?
”Sono molto felice di essere qui, quando è iniziata la trattativa ho chiamato Marko che mi ha parlato molto bene del club. Lui mi ha aiutato nella scelta”.

Quando hai saputo dell’interessamento del Bologna come ti sei sentito? Come è stato lasciare l’Hoffenheim?
”Non è stato facile lasciare il club, ma volevo provare un’esperienza nuova. Quando ho avuto l’opportunità di venire qui l’ho colta al volo, abbiamo chiuso l’operazione negli ultimi giorni di mercato. Il mio obiettivo è giocare il maggior numero di partite”.

Preferisci giocare a tre o a quattro? Che differenze hai notato tra Thiago Motta e Mihajlovic?
”Ho giocato sia a tre sia a quattro. In Nazionale giochiamo a tre, all’Hoffenheim ho giocato a tre ma anche a quattro qualche volta. Al momento non posso dire quali differenze ci siano tra i due allenatori perché è passato troppo poco tempo”.

In cosa ti senti di dover migliorare?
”Per prima cosa devo imparare la lingua, capire la lingua è fondamentale per noi difensori, ci sono tanti difensori che parlano tedesco in rosa per fortuna. Sono qui per migliorare e imparare tutta la parte tattica, e spero di farlo il prima possibile”.

Per un periodo sei stato allenato da Nagelsmann, cosa ti ha trasmesso?
”Sono stato allenato da lui in prima squadra e in under 19, le cose che mi porto da lui sono soprattutto a livello tattico, era dura allenarsi con lui. Mi ha aiutato molto”.

Al tuo arrivo Mihajlovic disse: ”Non lo conosco”, come ti sei sentito?
”Non ho visto la conferenza, mi è stato detto successivamente. Al momento non è importante, il passato è passato, guardiamo avanti”.

Com’è stato l’impatto con Thiago Motta?
”Abbiamo lavorato duramente e molto intensamente, la squadra sta lavorando per rendere al meglio. Anche se sono passati pochi giorni vedremo in partita cosa abbiamo assimilato”.

State provando la difesa a quattro?
”Abbiamo provato diverse cose in allenamento, vedremo sabato”.

Sei un giocatore più adrenalinico o razionale?
”Un difensore di base deve essere aggressivo, magari qualche volta esagero ma i cartellini gialli fanno parte del gioco”.

Hai giocato anche come terzino?
”Mi trovo meglio da centrale, ho giocato sia laterale destro sia sinistro però”.

Si tende spesso a voler giocare la palla, è normale potersi liberare del pallone come hai fatto tu domenica?
”Dipende dalle situazioni, ci sono volte in cui la palla va mandata fuori dallo stadio e altre in cui la palla va giocata. Devi decidere in breve tempo e questo è il difficile”.

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