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Diamo i numeri: Bologna – Sampdoria

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Credit: bolognafc.it

Prosegue la nostra rubrica Diamo i numeri, dove ogni settimana vengono proposti commenti, analisi, curiosità e pillole statistiche, rigorosamente su una scala da 0 a 10, sulla Serie A e sulla situazione in casa Bologna.

ZERO le vittorie per Thiago Motta sulla panchina rossoblù e primo punto in stagione per lui, che evita così il record negativo di tre sconfitte alle prime tre apparizioni. L’unico allenatore ad aver perso tutte le sue prime tre partite con i rossoblù in Serie A, nell’era dei tre punti a vittoria, è stato Delio Rossi tra agosto e settembre 2015. Più che una partenza con il freno a mano tirato pare che Motta non abbia ingranato neanche la prima.

UNA traversa che ancora vibra, quella colpita al 40’ da Nicolás Domínguez. Il Bologna stava conducendo per 1-0 e se quella palla fosse entrata staremmo probabilmente parlando di tutt’altra partita. Legni che sono diventati una vera e propria maledizione per il Bologna, record in Serie A nella passata stagione: 19 fra pali e traverse colpite, a pari merito in questa sfortunata classifica con il Napoli. Il legno colpito da Domínguez contro la Doria è il quarto in stagione: di Arnautovic, Zirkee e Sansone gli altri tre.

DUE gol, uno per parte, ed un pareggio che lascia scontenti tutti. Bologna e Sampdoria non riescono a ferirsi a vicenda e portano a casa un punto a testa che non cambia significatamene il loro piazzamento: 3 punti in classifica per i blucerchiati, ultimi, e quattro distanze più avanti i rossoblù con 7, al diciassettesimo posto.

TRE le stagioni nella storia della Sampdoria in cui i blucerchiati non hanno vinto nessuna delle prime nove partite di Serie A: il campionato attuale, quello del 1952-53 e quello del 1972-73.

QUATTRO le reti a cui Filip Djuricic ha preso parte contro il Bologna in Serie A: due gol e due assist; i rossoblù si confermano dunque una della vittime preferite del centrocampista serbo.

CINQUE al secondo tempo rossoblù. Luci ed ombre, la partita del Bologna. Più che discreta la prima metà gara dei rossoblù, passati meritatamente in vantaggio al 32’ con Domínguez – uno dei migliori in campo – ed andati vicinissimi al raddoppio con una traversa sempre del centrocampista argentino. Meglio nel secondo tempo i blucerchiati, guidati dal neo-allenatore Dejan Stanković, che si sono visti annullare un gol per il fuorigioco di Caputo e hanno poi trovato il pareggio con Djuricic. Doria vicina al gol vittoria nel finale di partita con Verre e Leris ma Skorupski tiene a galla i suoi.

SEI pareggi ed otto vittorie nelle ultime 14 partite casalinghe rossoblù contro la Sampdoria in Serie A. Per l’ultimo successo dei blucerchiati al Dall’Ara in campionato bisogna fare un salto nel passato di 19 anni e tornare al 2 novembre 2003 quando la Doria si impose per 1-0 grazie al gol di Cristiano Doni e con Walter Novellino in panchina.

SETTE le vittorie consecutive del Bologna contro la Sampdoria, il record rossoblù non viene dunque infranto. Curiosa la statistica sul confronto fra le due compagini: il Bologna aveva infatti portato a casa i 3 punti negli ultimi sette confronti con la Sampdoria in campionato, segnando sempre almeno due gol. Non è questo però il record rossoblù di vittorie consecutive contro una singola avversaria nella sua storia in Serie A che risale infatti agli anni fra 1931 e 1934 quando il Bologna vinse 8 match consecutivi contro il Casale, che attualmente milita in Serie D.

OTTO stampato sulla maglia e ritorno al gol dopo quasi due anni per Nicolás Domínguez. Una delle poche note positiva della giornata è la rete del centrocampista argentino, dopo un digiuno di 54 partite in Serie A. L’ultima gol di Domínguez, nonché la prima nella competizione, risaliva al dicembre del 2020, contro lo Spezia. Sul campo dei liguri in quella occasione il Bologna rimontò da 0-2 a 2-2, grazie alla rete del pareggio di Musa Barrow al 92’.

NOVE giornate, una sola vittoria per il Bologna, quella contro la Fiorentina, quando in panchina sedeva il traghettatore Vigiani. E se i rossoblù non navigano in buone tranquille – per continuare con le metafore nautiche – anche i blucerchiati sono in piena burrasca. Prima dell’arrivo di Stankovic, che ha portato a casa un punto alla sua prima panchina stagionale, la Sampdoria aveva raccolto solo due punti in questo campionato: è il peggior avvio di sempre per i liguri in una stagione di Serie A dopo le prime otto gare disputate. La formazione blucerchiata è quella che ha perso più partite nel 2022 nei maggiori cinque campionati europei: 19 sconfitte su 27 match.

DIECI, quel numero di maglia tanto importante e storico quanto incredibilmente assente sia nel Bologna che nella Sampdoria. Il numero 10, quel giocatore che con una singola giocata, con la fantasia, con la sua tecnica, con un’invenzione, era capace di creare gioco e a volte cambiare da solo la partita. Oggi quel numero sta scomparendo. E se nella Samp il 10 appartiene ad una punta come Caputo, impalpabile contro i rossoblù, nel Bologna è il numero di maglia di Nicola Sansone, entrato nella ripresa senza mai riuscire a creare gioco e rendersi pericoloso, come da troppo tempo accade.

Certo è vero che nel calcio moderno fatto di potenza fisica e molta tattica il ruolo del 10 si è spesso evoluto in un giocatore più muscolare e la sua importanza nella squadra pare anche essere calata con il tempo. Tanti bambini e aspiranti calciatori continuano però a sognare di poter vestire quel magico numero, indossato da giocatori del calibro di Maradona, Pelé, Messi, Ronaldinho, Del Piero, Baggio. E devono continuare a sognarlo. Ora più che mai il Bologna, ed il calcio moderno, avrebbe bisogno del numero 10.

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