Bologna
Il Resto del Carlino – Tante soluzioni in difesa, ma ora serve stabilità
In questo inizio di stagione, uno dei principali problemi del Bologna è stata la difesa e la mancanza, fino a ora, di clean sheet, in controtendenza con quanto avvenuto lo scorso anno, quando la porta rimase inviolata in tredici occasioni: al momento il passivo è di quattordici reti subite in nove partite, quinto peggior dato della Serie A. I dati evidenziano come questa crisi non sia frutto solo della gestione Motta, seppur le sue scelte difensive siano al momento criticate, ma abbia radici anche nell’operato di Mihajlovic e che anche l’unica vittoria, ottenuta da Vigiani, non sia stata esente di errori. Ora, però, bisogna riflettere sull’attualità e sulla ricerca di una soluzione concreta e stabile. Thiago Motta dal suo arrivo ha schierato tre diverse linee difensive in altrettante partite e provato otto diversi uomini dal primo minuto, più Kasius dalla panchina, ma quello che sembra mancare è un riferimento, come era stato Medel per Mihajlovic da quando lo provò al centro della difesa a tre. Dal suo esordio, però, Motta ha optato per una difesa a quattro dove il contributo di Medel può essere significativamente inferiore, spostandolo, quindi, nuovamente in mediana. In queste prime tre partite le alternative provate sono state: De Silvestri–Posch–Lucumì–Cambiaso, De Silvestri-Bonifazi–Sosa–Lykogiannis e Cambiaso-Soumaoro-Lucumì-Lykogiannis. La necessità ora è quella di trovare un sistema stabile e una coppia di centrali fissa, in modo da dare continuità al reparto e poter poi riflettere sulla porta, dove Skorupski sta alternando ottime parate, salvando situazioni critiche, con passaggi a vuoto in grado di compromettere il risultato. A tal proposito, negli ultimi giorni c’è la sensazione che prima o poi Bardi potrebbe avere una chance. I difensori sono stati provati tutti, e questo è lecito, ma ora bisogna pensare alla concretezza e incrementare l’efficienza difensiva, per evitare che questo Bologna possa avvicinarsi allo Spezia dello scorso anno che, sotto la gestione Motta, ha subito ben settantuno reti.
In questo inizio di stagione, uno dei principali problemi del Bologna è stata la difesa e la mancanza, fino a ora, di clean sheet, in controtendenza con quanto avvenuto lo scorso anno, quando la porta rimase inviolata in tredici occasioni: al momento il passivo è di quattordici reti subite in nove partite, quinto peggior dato della Serie A. I dati evidenziano come questa crisi non sia frutto solo della gestione Motta, seppur le sue scelte difensive siano al momento criticate, ma abbia radici anche nell’operato di Mihajlovic e che anche l’unica vittoria, ottenuta da Vigiani, non sia stata esente di errori. Ora, però, bisogna riflettere sull’attualità e sulla ricerca di una soluzione concreta e stabile. Thiago Motta dal suo arrivo ha schierato tre diverse linee difensive in altrettante partite e provato otto diversi uomini dal primo minuto, più Kasius dalla panchina, ma quello che sembra mancare è un riferimento, come era stato Medel per Mihajlovic da quando lo provò al centro della difesa a tre. Dal suo esordio, però, Motta ha optato per una difesa a quattro dove il contributo di Medel può essere significativamente inferiore, spostandolo, quindi, nuovamente in mediana. In queste prime tre partite le alternative provate sono state: De Silvestri–Posch–Lucumì–Cambiaso, De Silvestri-Bonifazi–Sosa–Lykogiannis e Cambiaso-Soumaoro-Lucumì-Lykogiannis. La necessità ora è quella di trovare un sistema stabile e una coppia di centrali fissa, in modo da dare continuità al reparto e poter poi riflettere sulla porta, dove Skorupski sta alternando ottime parate, salvando situazioni critiche, con passaggi a vuoto in grado di compromettere il risultato. A tal proposito, negli ultimi giorni c’è la sensazione che prima o poi Bardi potrebbe avere una chance. I difensori sono stati provati tutti, e questo è lecito, ma ora bisogna pensare alla concretezza e incrementare l’efficienza difensiva, per evitare che questo Bologna possa avvicinarsi allo Spezia dello scorso anno che, sotto la gestione Motta, ha subito ben settantuno reti.(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)
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