Se c’è una cosa che, nel calcio, divide i tifosi ancora di più che nel sostenere squadre diverse, è l'essere concordi sulla liceità di un rigore assegnato a una o all’altra compagine.
In questo caso, però il “tifoso” è l’allenatore del Lecce secondo il quale quello di ieri sera è stato un “rigorino”: «Non bisogna cambiare il calcio, va valutata la dinamica» ha continuato nell’intervista post partita «C’è un giocatore che ha la palla frontale e che alza il piede per rinviarlo e un altro che mette il piede da dietro senza chance di controllo».
L’inizio della polemica c’è stato, ma non è continuato anche grazie all’onestà del tecnico giallorosso che sì, ha riconosciuto che il rigore assegnato ai rossoblù è stato cruciale nello sbloccare la partita, ma che, anche nel caso del 2-0, è stato un errore della compagine pugliese a permettere al Bologna di segnare.
Senza troppi giri di parole, Baroni ha riconosciuto di dover lavorare su alcune situazioni di gioco, soprattutto sulla prestazione di alcuni dei suoi che ha definito “sottotono”; i troppi regali da parte dei giallorossi hanno consegnato al Bologna il raddoppio che ha permesso ai rossoblù di approdare a quota dieci punti.
Anche capitan Hjulmand non si nasconde dietro a un dito: «Abbiamo fatto male, non siamo stati cattivi come al solito. Se vogliamo salvarci non possiamo fare primi tempi del genere».
Fonte: a.mos. – Corriere di Bologna
Classe 2001, nata in Piemonte (e quindi Juventina da parte di nonno), studia Filosofia all'Università di Bologna. Appassionata di sport e libri fin da piccola, ha deciso di coniugare questi due hobbies scrivendo articoli sportivi.