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Germania – Giappone 1-2, i Samurai blu ribaltano la nazionale tedesca

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Credit: account twitter ufficiale del Giappone

Prima gara del Girone E dei Mondiali in Qatar, uno dei gironi più interessanti del torneo che vedrà affrontarsi Spagna, Germania, Giappone, Costa Rica. Fra le aspettative dei tifosi e polemiche in casa FIFA, al Khalifa International Stadium va in scena Germania – Giappone. L’osservato speciale sarà ovviamente il “nostro” Takehiro Tomiyasu – che tra le fila del Bologna (2019-2020 e 2020-2021) ha vissuto due anni da protagonista assoluto – sebbene oggi partirà dalla panchina.

Sponda Germania – La Nazionale Tedesca è in una fase di piena costruzione, alla ricerca ancora di una propria identità. Da ricordare il Mondiale del 2018, in cui la Germania uscì ai gironi. Nonostante ciò, per la sua storia e a caratura dei giocatori che porterà al Mondiale, non può che  presentarsi da favorita in questo interessante match contro il Giappone. Nel 4-2-3-1 di Flick, Neuer in porta, difesa composta da Süle, Schlotterbeck, Rüdiger e Raum; in mediana spazio a Kimmich e Gundogan; la fantasia e l’estro del tridente Gnabry-Musiala-Muller dietro l’unica punta Havertz. 

Sponda Giappone – L’obiettivo in questo Mondiale saranno i quarti di finale: lo hanno detto il presidente della federazione Kozo Tashima e il CT nipponico Hajime Moriyasu. Il migliore risultato per il Giappone, fino ad ora, sono stati gli ottavi di finale, raggiunti nel 2002, 2010 e 2018. Modulo speculare alla Germina quello scelto dal CT giapponese: Gonda in porta; in difesa due conoscenze del campionato italiano, Yoshida e Nagatomo, assieme a Sakai ed Itakuta. In mediana Endo e Tanaka; davanti Ito, Kamada e Kubo a supporto di Maeda. 

La cronaca

Gündoğan su rigore porta avanti i suoi – Subito un brivido lungo la schiena per i tifosi tedeschi dopo 8 minuti: Kamada ruba palla a Gundogan, pilota la ripartenza e poi allarga per Ito, cross al centro per Maeda che anticipa tutti ed insacca il pallone in rete. Attenzione, fermi tutti: il guardalinee alza la bandierina per fuorigioco ed il risultato rimane sullo 0-0. Al 17’ è invece la Germania a rendersi pericolosa: corner di Kimmich che spiove sul secondo palo, arriva Rudiger che anticipa tutti ma il suo colpo di testa non trova lo specchio della porta. Passano altri 3 minuti è ancora la Nazionale Tedesca a cercare con insistenza il vantaggio: azione in velocità di Musiala che manda al tiro Kimmich dai 20 metri, sulla ribattuta di Gonda, gioco fermo per la posizione di fuorigioco di Gundogan.

Dopo una continua pressione tedesca arriva al 33’ il gol che era nell’aria: Kimmich pesca l’inserimento in area di Raum che controlla e viene atterrato, per due volte, da Gonda: rigore netto trasformato da Gundogan che incrocia il destro e spiazza il portiere giapponese. E’ 1-0 Germania. La Nazionale tedesca dopo la rete del vantaggio appare consapevole dei propri mezzi ed in pieno controllo del gioco. La Germania continua a spingere alla ricerca del raddoppio: nel recupero del primo tempo il VAR nega – giustamente – ai tifosi tedeschi questa gioia, annullando un gol ad Havertz per fuorigioco.

Il primo tempo si chiude dunque con il parziale di 1-0, per le occasioni create è il giusto risultato. Dopo l’iniziale brivido per il gol giapponese annullato per fuorigioco, la nazionale di Flick ha messo da parte la timidezza ed il gioco macchinoso dei primi minuti per prendere in mano la partita fino a trovare meritatamente il vantaggio. Il Giappone è attento in fase difensiva ma fatica molto a rendersi pericoloso in fase propositiva e le occasioni create dalla nazionale giapponese si possono contare sulle dita di una mano. Dovrà cambiare atteggiamento nel secondo tempo per rimettere in piedi la partita.

Cuore Giappone  – Il CT Hajime Moriyas prova a cambiare le carte in tavola, o per meglio dire in campo, inserendo l’ex Bologna Tomiyasu per Kubo: l’idea è quella di passare ad una difesa a tre in fase offensiva ed a cinque in fase difensiva. Nonostante il nuovo atteggiamento tattico del Giappone, lo spartito della gara per una ventina di minuti sembra non essere cambiato e più volte saranno i legni a fungere i difensori aggiunti per la nazionale giapponese. Al 47’ Muller porta palla centralmente e poi arrivato ai 20 metri allarga per Gnabry: destro secco del tedesco che scheggia la traversa e termina sul fondo. Qualche minuto dopo è il 2003 Musiala ad andare vicinissimo al raddoppio tedesco: Raum serve Musiala al limite che entra in area in slalom e poi trova lo spazio per il destro che però finisce alto sopra la traversa. Al 60’ altro legno per la Germania: ancora Musiala protagonista che entra dentro il campo palla al piede e apre per Gundogan che carica un bel destro rasoterra che si infrange sul palo.

Il Giappone concede varie occasioni dietro ma appare comunque più propositivo rispetto al primo tempo e prova più volte a ripartire in contropiede per sorprendere la difesa tedesca. La Germania vuole e deve chiudere la partita per evitarsi brutte sorprese ed al 70’ si rende ancora una volta pericolosissima con una tripla occasione: Gnabry appoggia per Hofmann che calcia su Gonda in uscita; sugli sviluppi altre due paratone del portiere giapponese prima su un tiro da fuori di Gnabry poi su un colpo di testa ravvicinato. Un super Gonda tiene in piedi la partita.

Il ribaltone – E se la Germania non riesce a chiudere i giochi, il pallino del gioco passa dunque al Giappone che, con gli ingressi in campo di Minamino e Doan, inizia a spingere con insistenza fino a trovare la meritata rete del pareggio. Siamo al minuto 75 ed è l’autore del gol è proprio il subentrato Doan: Mitoma imbuca per Minamino che calcia in porta da posizione defilata, Neuer interviene ma sul pallone vagante Doan anticipa tutti e trova il gol del pareggio. La Germania sembra aver accusato il contraccolpo psicologico e le forza in cambio si ribaltano, come il risultato al minuto 83. Calcio di punizione di Itakura raccolto al limite dell’area da Asano che supera in velocità Schlotterbeck e poi davanti a Neuer trova un eurogol per il vantaggio nipponico con un destro potente indirizzato sotto la traversa. E’ 2-1 Giappone.

La Germania accusa il colpo e con ogni forza prova disperatamente a rimettere in piedi una partita che, sulla carta e per quello che si era vista durante il primo tempo, sembrava poter essere in discesa. Il tempo si consume e con esso anche le energie fisiche e mentali dei tedeschi: ormai è troppo tardi per recuperare ed è il Giappone con cuore e grinta riesce a vincere meritatamente la sua prima partita del girone portandosi a casa i 3 punti. Dopo l’incredibile vittoria in rimonta dell’Arabia Saudita sull’Argentina – sempre per 2-1 ed anch’essa passata in svantaggio su rigore – questa volta è la Nazionale Nipponica a sorprendere tutti ribaltando con coraggio e determinazione la Germania di Flick.

Una cosa è certa: questo Mondiale non smette di stupire.

 

  

 

 

 

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