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Il Resto del Carlino – Ulivieri: Thiago Motta mi piace, è un tecnico di sinistra

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credit: figc.it

Parole al miele per Thiago Motta, quelle che Renzo Ulivieri, ex calciatore ed oggi presidente dell’Associazione Italiana Allenatori, ha rilasciato ai microfoni de Il Resto del Carlino.

“Thiago Motta ha fatto tanto in pochissimo tempo venendo a capo di una situazione difficilissima. Non so se gli farà piacere, ma per la visione che ha del calcio e per come punta sul ‘noi’ è un uomo di sinistra”.

Per Ulivieri, che ieri sera ha ricevuto il premio Panchina, il timbro ‘rosso’ sul tecnico rossoblù è un marchio di fabbrica che vuol dire qualità assoluta. leri sera l’ex attaccante viola ha fatto tappa sotto le Due Torri, ospite dell’Aiac, per premiare assieme al vice presidente nazionale Aiac Pierluigi Vossi e all’assessora comunale allo sport Roberta Li Calzi, quattordici allenatori del territorio, tra cui il “nostro” Denis Biavati, campione d’Italia con l’Under 17 del Bologna. E ancora Riccardo Cervellati, Daniele Corazza e Massimiliano Rizzello.

Il presidente dell’Associazione Italiana Allenatori conosce bene Motta, che nel 2020 si è laureato al Master Uefa Pro di Coverciano per allenatori, e lo ricorda così:

“Uno studente attento, scrupoloso e applicato. E’ una persona misurata, educata e decisa. Thiago ha trovato una situazione difficilissima e in quel contesto è riuscito a fare tanto in pochissimo tempo. Ha dovuto anche fare i conti con un ambiente che aveva un sentimento molto forte per Sinisa”.

Ulivieri si è infine soffermato sulla complessa partenza in campionato per Motta, sui fischi dopo il deludente pareggio con la Sampdoria, ma anche di come Thiago sia uscito da un momento buio grazie alla propria personalità.

“Proprio nei momenti complessi Thiago si è dimostrato bravo. Non ha accampato alibi, non si è lamentato con nessuno, è andato dritto per la sua strada. Con dei modi che mi piacciono. Ci sono allenatori che esprimono la loro personalità alzando la voce e ce ne sono altri, come Motta, che preferiscono usare i toni bassi. Non è di chi parla piano non abbia cose importanti da dire. Io, ad esempio, quando c’era bisogno facevo due urli ma se dovevo comunicare concetti importanti abbassavo il tono. Thiago usa il ‘noi’ e questo mi garba tanto. È questo che ne fa un allenatore di sinistra”.

Fonte: Il Resto del Carlino, Massimo Vitali

 

 

 

 

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