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Il Resto del Carlino – Gli occhi del popolo rossoblù puntati su questa sera e Motta rincontra Gasp

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Mancano circa 12 ore al fischio d’inizio della partita di questa sera, cruciale in campionato, ma che vede un Bologna piuttosto acciaccato data la situazione infermeria. E così, al Dall’Ara andrà in scena il posticipo della 17ª Giornata del Girone d’Andata con Thiago Motta che ritrova un suo grande maestro: Gasperini.

LE NUOVE GUARDIE. Già contro la Roma si era scontrato col mister che l’aveva portato a vincere tutto durante l’Inter del triplete – José Mourinho – ora è tempo per l’italobrasiliano di dimostrare di essere della “seconda” generazione di allenatori che tanto hanno imparato dai colossi del campionato italiano.

IL BUIO. Al mister della Dea, Motta deve il rilancio ad alti livelli quando, nel 2008, era sbarcato al Genoa dopo una stagione tutto fuorché brillante all’Atletico a causa di un infortunio al ginocchio; l’ex centrocampista, allora, si trovava in grande difficoltà per il mancato rinnovo del contratto ma è stato salvato da carriera mediocre quando il 19 ottobre Gasperini, senza troppi complimenti, lo ha fatto entrare al 20’.

L’ASCESA. È la svolta: da quel momento Thiago torna a essere titolare grazie al suo gioco fluido sulla mediana, siglando il primo gol con appena due partite di ritardo e regalando al Genoa un magnifico quinto posto in campionato. Con i riflettori puntati su di lui, Motta viene chiamato all’Inter dove sarà protagonista dei grandi successi nerazzurri delle annate tra il 2009 e il 2012.

IL RISPETTO. Con umiltà, però, riconosce chi gli è stato vicino e d’aiuto nei momenti più bui: “Penso di aver preso qualcosa da ciascuno degli allenatori che ho avuto” è stata una delle sue frasi durante la sua presentazione al club rossoblù; d’altronde Gasperini con lui è andato a colpo sicuro: fisicità, ritmo e verticalizzazione della palla, caratteristiche fondamentali del gioco bergamasco.

IL MODULO. E non è un caso che Thiago Motta adotti spesso un modulo incentrato sulle fasce, un must di Gasperini che era solito schierare un 3-4-3 e ora è grande fan del 3-4-2-1. L’allenatore felsineo non ha dimenticato gli insegnamenti ricevuti, ma ha sviluppato un’idea di gioco sua con il 4-2-3-1, sinergia tra l’Inter di Mourinho e il Baercellona di Guardiola.

LE INCERTEZZE. La partita di sta sera sarà un grande banco di prova per il Bologna che si ritrova una rosa decimata a causa degli infortuni; gli ultimi dettagli verranno sistemati questa mattina a Casteldebole, ma il mister ha optato per escludere la notte in ritiro. Bisogna, adesso, capire chi interpreterà il ruolo di “finto centravanti”: per ora gli occhi sembrano puntati su Sansone. A centrocampo, però, potrebbe esserci spazio anche per Schouten; certo è che resta l’incognita su Vignato e Kasisus e solo oggi verrà varata la lista dei conovati dove, sicuramente, troveranno spazio molti ragazzi della Primavera.

Fonte: Marcello Giordano e Massimo Vitali – Il Resto del Carlino

 

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