Si alza il sipario sulla Coppa Italia, trofeo per adesso poco considerato dal Bologna che ha preferito focalizzarsi invece sulla Serie A; i più ricorderanno, infatti, che l’ultima vittoria risale alla stagione 1973-1974.
Sotto l’egida di Saputo, però, il punto più alto raggiunto nella fase eliminatoria sono stati gli ottavi di finale, dove i rossoblù sono stati fermati prima per mano nerazzurra (2016-17) e poi juventina (2018-19).
Il primo appuntamento in Coppa di quest’anno è stato diretto da mister Sinisa, mentre il secondo è stato il momento di consacrazione di Thiago Motta che, contro il Cagliari, aveva trovato la sua prima vittoria da allenatore rossoblù, punto d’inizio di una grande stagione in campionato.
Questa è la svolta: per la prima volta, domani sera, andrà in scena un Bologna che non vede più la Coppa Italia come un incidente di calendario, ma ha ambizioni per la partita contro la Lazio. Punti a favore dei biancocelesti: tantissimi. Il loro organico non è minacciato da infortuni a tutto spiano in attacco (eccetto per il caso di Immobile che preferirà riposarsi). Quello che può fare Motta è puntare sul suo gioco, vale a dire sempre “addosso” all’avversario e tornare a crederci come cinquant’anni fa.
Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino
Classe 2001, nata in Piemonte (e quindi Juventina da parte di nonno), studia Filosofia all'Università di Bologna. Appassionata di sport e libri fin da piccola, ha deciso di coniugare questi due hobbies scrivendo articoli sportivi.