Corriere di Bologna - All’Olimpico poche emozioni in campo, tante per Sinisa Mihajlovic

Scritto da  Gen 20, 2023

Forse non poteva che essere comunque lui, il protagonista dell’incontro di Coppa Italia in programma ieri all’Olimpico tra Lazio e Bologna. Due delle squadre di Sinisa Mihajlovic, forse quelle a cui fu più legato assieme alla Sampdoria.

Forse lo sarebbe stato anche al cospetto di una partita decisamente più memorabile rispetto all’1-0 registrato ieri dalla squadra di Sarri, e forse è giusto così. Con le lacrime della moglie Arianna e della figlia Viktorija che si sono mescolate alle immagini dei goal del serbo in biancoceleste, mostrate sugli schermi dello stadio prima che iniziasse la partita.

Si alzano tutti, ed è il preludio allo striscione della Nord laziale: “Sinisa padre, marito e uomo vero, il tuo esempio vive per sempre”. Gli fa eco quello enorme mostrato sul rettangolo di gioco, e tanti altri che compaiono un po’ ovunque sulle tribune.

Accanto alla famiglia di Sinisa, ecco presenti Di Vaio e Lotito, che consegnano alla moglie due maglie recanti il nome del giocatore e autografate dall’intera squadra, e solo dopo l’ulteriore omaggio della Nord l’arbitro dà inizio alle ostilità.

Ma dopo questo turbine di emozioni, i 90’ di gioco regalano ben poco. La Lazio si porta in vantaggio ed è brava ad amministrare, meritando il passaggio del turno come ammesso anche da Motta in conferenza stampa: in sintesi serve di più per affrontare le big, che hanno valori tecnici più alti e possono contare su più ricambi di qualità. L’allenatore frena poi qualsiasi critica possibile verso Sosa, elogiandone invece l’attitudine anche dopo l’errore: “Sul gol è scivolato e ha sbagliato, ma dopo ha aumentato la voglia di chiedere palla e di rischiare”.

“Ora testa alla Cremonese, per riprendere il percorso” le ultime parole del tecnico, che contro i grigiorossi si augura arrivino altri tre punti fondamentali per la crescita della squadra.

(Fonte: Corriere di Bologna – Alessandro Mossini)