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Il Resto del Carlino – Musa Barrow, l’ombra di un fallimento

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Credit: bolognafc.it

Oggi, tre anni fa, esattamente il 25 gennaio 2020, Musa Barrow, dopo essere entrato per un più che opaco Santander, dopo un controllo di mancino piazzava con un destro a giro il pallone all’incrocio dei pali della porta del Mazza: il Bologna con un netto 3-1 sbaragliava così i cugini della Spal. Gli occhi dei tifosi rossoblù si illuminarono perché hanno legittimamente creduto di avere in squadra un signor giocatore.

Oggi ci chiediamo: che fine ha fatto quel Musa Barrow?

Dopo 9 gol segnati in 18 partite nel girone di ritorno di quel campionato, fu Mihajlovic il primo a chiedersi il come ed il perché un giocatore come Musa fosse calato sempre di più. Ed oggi, tre anni dopo, si porrà gli stessi interrogativi sull’involuzione dell’attaccante gambiano anche Thiago Motta, che ora più che mai  avrebbe bisogno del suoi gol, con Arnautovic e Sansone bloccati in infermeria. E se lo starà chiedendo anche Saputo, che per portare il giocatore sotto le Due Torri si è spinto ad investire 13 milioni 6 di bonus (non tutti poi raggiunti): fu dunque l’acquisto più oneroso della sua presidenza a Bologna e fu probabilmente l’ultimo Saputo con quella disponibilità ad investire nel mercato.

Tre anni probabilmente sono sufficienti per certificare che all’illusione è subentrato un vero e proprio flop: da ottobre 2021 ad oggi l’attaccante gambiano ha segnato appena 4 gol. Nell’ultima sessione di mercato estiva si era pensato ad una possibile partenza del giocatore ma alla fine non si volle interrompere il rapporto con un ragazzo che aveva un feeling speciale con Sinisa. Ora sulla panchina dei rossoblù siede Motta e se Barrow da qui a giugno non fornirà segnali convincenti di risveglio la storia d’amore con il Bologna, probabilmente mai sbocciata veramente, potrebbe essere ai titoli di coda.

Fonte: Il Resto del Carlino, Massimo Vitali

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