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Arna, che succede?

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Crediti:Damiano Fiorentini - 1000Cuori Rossoblu

Sono passati alcuni giorni dal pareggio a reti inviolate contro la Lazio, che ha leggermente attenuato il “caso” Arnautovic rispetto alla sconfitta di Torino. Ma la seconda panchina consecutiva ha riacceso il dibattito. L’austriaco è apparso quanto meno insofferente al termine della sfida di sabato al Dall’Ara contro i biancocelesti di Maurizio Sarri: è stato il primo ad infilarsi negli spogliatoi, poco dopo aver lanciato e calciato un paio di bottigliette sul prato, a dimostrare una evidente frustrazione per l’esclusione dalla partita. Anche Thiago Motta ha commentato l’atteggiamento dell’attaccante a fine gara: “Credo sia normale che sia arrabbiato, tutti quelli che non giocano lo sono e valeva anche per me, quando giocavo. In questo momento giocano altri perchè lo meritano.”

Dopo una prima parte di stagione da assoluto protagonista, con 8 gol segnati in campionato fino al 12 novembre, il calciatore austriaco vive ora un momento di difficoltà in panchina dopo essere stato lontano dal campo a lungo causa infortuni. Ora il centravanti vuole riprendersi il Bologna da leader, ma per farlo deve recuperare la fiducia del Mister, che gli ha preferito Barrow prima e Zirkzee poi lo scorso sabato. Se la prova positiva dell’attaccante gambiano contro la Lazio ha funzionato nel primo tempo, con 8 tiri verso la porta avversaria (mai così tanti in stagione fin qui), lo stesso non si può dire per il contributo, ben meno incisivo, di Zirkzee.

Tra Torino e Lazio Arnautovic ha giocato zero minuti, ma a lasciare ulteriori perplessità è la mancata chiamata dalla panchina per scaldarsi in previsione di un suo ingresso. Per ritrovare l’ultima volta in cui l’austriaco rimase in panchina per due partite consecutive bisogna tornare indietro nel tempo al febbraio 2015, quando l’attaccante militava in Inghilterra alla corte del tecnico Mark Hughes, nello Stoke City, e venne escluso per le sfide Aston Villa e Hull City. Per lui quella stagione si rivelò molto complicata, con un solo gol in 29 gare, ma poi si rifece nei due anni successivi, segnando 17 reti nell’arco di due campionati e guadagnandosi la chiamata dal West Ham.

Il recupero di Arnautovic passa inevitabilmente dai segnali del giocatore in allenamento, ma l’assenza di gol nelle ultime uscite in campionato potrebbe essere una motivazione in più per Thiago Motta per cercare di ritrovare il suo centravanti.

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