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Ufficiale la candidatura dell’Italia per Euro2032: tra i dieci stadi nel dossier della FIGC c’è anche il Dall’Ara

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fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it


Nella giornata di oggi si è concretizzata in via definitiva la candidatura dell’Italia ad ospitare il Campionato Europeo del 2032. Una candidatura quella presentata dalla FIGC fortemente voluta dal Presidente Federale Gravina che mira attraverso una eventuale vittoria alla costruzione o alla ristrutturazione di parte dei più importanti impianti calcistici italiani.
In giornata, la FIGC ha inviato alla UEFA il dossier della sua candidatura indicando i dieci stadi nei quali la federazione vorrebbe far disputare l’edizione 2032 del torneo continentale per Nazionali. Sono dieci gli impianti, in dieci città diverse sul territorio nazionale. Tra i dieci stadi indicati dalla Federazione c’è anche il “Renato Dall’Ara” di Bologna, per cui da tempo è in programma la ristrutturazione e che, in caso di assegnazione dell’evento in programma tra 9 anni, dovrebbe accelerare al più presto il suo iter di realizzazione.

Ovviamente, il Dall’Ara è solo uno dei tanti impianti in lista che hanno bisogno e avranno bisogno in vista dell’evento di un restyiling. Non solo, tra gli altri nove impianti inseriti dalla Federcalcio sono presenti anche impianti ancora solamente in progetto. Una situazione che, pur solo potenziale, ha permesso alla FIGC di presentare la candidatura per l’assegnazione dell’Europeo.

Assegnazione che avverrà il prossimo 10 ottobre, quando la UEFA sceglierà la sede della 19^ edizione del Campionato Europeo per Nazionali. Contro l’Italia ci sarà, a meno di sorprese, la Turchia, le cui candidature per l’Europeo 2024 (andato alla Germania) e 2028 (quasi certamente assegnato al Regno Unito più l’Irlanda) sono fallite. L’Italia parte certamente con favori del pronostico dal punto di vista del blasone e anche dal punto di vista politico. Tuttavia, la Turchia può contare su un’ottima base infrastrutturale, con tanti stadi nuovi o, comunque, recenti e al passo coi tempi.

Nella lista della FIGC, oltre al Dall’Ara sono presenti:

          lo Stadio Olimpico di Roma;

          lo Stadio San Siro, a Milano, su cui però pende la questione nuovo stadio congiunto di Inter e Milan, da risolvere;

          l’Allianz Stadium di Torino;

          il “Marcantonio Bentegodi” di Verona, per cui sarà necessario un profondo restyling;

          il “Galileo Ferraris” di Genova, per cui vale lo stesso discorso dell’impianto veronese, seppur già piuttosto moderno;

          l’”Artemio Franchi” di Firenze, la cui ristrutturazione è prevista a partire del 2024, quando la Fiorentina sarà costretta a traslocare a Reggio Emilia. La questione ristrutturazione del Franchi comunque in questo momento è bloccata per via dell’attesa dello sblocco dei fondi del PNRR destinati al progetto (lo Stadio, infatti, verrà ristrutturato dal Comune di Firenze e non dalla Fiorentina);

          il “Maradona” di Napoli, per cui vale il medesimo discorso di Genova e Verona;

          il “San Nicola” di Bari (idem come sopra);

          il “Gigi Riva” o “Unipol Domus” di Cagliari, che non sarà l’impianto provvisorio che oggi sorge nell’area adiacente al vecchio Sant’Elia, ma dovrebbe appunto sorgere al posto del vecchio impianto cagliaritano.

Nella candidatura non è stato invece inserito il “Renzo Barbera” di Palermo, al cui progetto di riammodernamento è stato invece preferito il progetto del capoluogo sardo.

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