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Verso Bologna-Roma, Filippo Biafora (Il Tempo): “Vittoria col Bayer importante in un momento complicato. Il Bologna lo vedo avanti alle altre per l’ottavo posto”

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fonte immagine: Twitter ufficiale Roma


Domani al Dall’Ara arriva la Roma. I giallorossi sono reduci dalla grande vittoria dell’Olimpico nell’andata della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Per farci raccontare il momento, le sensazioni verso la gara col Bologna e il futuro della Roma di José Mourinho abbiamo fatto una chiacchierata con Filippo Biafora, giornalista de Il Tempo, esperto delle dinamiche di casa Roma.

Ciao Filippo, partiamo da giovedì sera. Oltre che essere stata una vittoria importante perché comunque ti porta in vantaggio in una semifinale europea, quella col Bayer è una vittoria significativa soprattutto per le assenze con cui ha fatto i conti Mourinho.

Ciao Stefano,. Quella di giovedì è stata indubbiamente una vittoria importante perché arriva in un momento complicato in cui la Roma, da alcune settimane, ha cominciato a perdere due giocatori a partita e tutti per infortunio. Ha giocato dunque con una formazione ben diversa da quella solita. Soprattutto in difesa ha perso tre centrali e quindi ha schierato Cristante come difensore centrale contro il Bayer, come ai tempi di Fonseca per le tante assenze. Poi c’era Bove a centrocampo e in avanti al coppia inedita Belotti-Abraham. Nel complesso della gara, la Roma mi è sembrata superiore al Bayer Leverkusen e in queste condizioni vuol dire che hai fatto una grande gara. È una prestazione importante sotto ogni punto di vista: morale, tecnico e motivazionale.

Il protagonista della gara è stato Edoardo Bove, che ha siglato il gol vittoria. In estate sembrava destinato a partire, se ne era parlato anche per il Bologna, poi che cosa è successo?

Vero, questa estate Bove sarebbe dovuto andare via in prestito. L’infortunio di Wijnaldum però ha bloccato tutto. Nel frattempo la Roma prende anche Camara, e lui nella prima parte di stagione non trova grande spazio, sopravanzato anche da Tahirovic. Così durante il Mondiale, la Roma chiude l’accordo col Lecce per un prestito secco, per farlo giocare. Dopo il Mondiale l’affare non si concretizza perché le gerarchie di Mourinho cambiano: Bove ha superato Tahirovic. E com le prestazioni si è ritagliato il suo spazio. Quando ha giocato ha sempre fatto bene. Magari ora è titolare per esigenza, ma col Bayer ha fatto gol e fa, in generale, ottime prestazioni stando sempre dentro la partita. Quando esce dal campo sembra sempre che abbia fatto la guerra, dà sempre tutto e a Mourinho questa cosa piace molto perché ne incarna lo spirito. Mourinho ci ha creduto, il ragazzo è stato sul pezzo anche quando giocava meno e alla fine ora sta trovando spazio.

Negli ultimi giorni si è parlato della possibilità che la Roma voglia portare Arnautovic in giallorosso. Che possibilità ci sono in questo senso, soprattutto in relazione a quella che è l’attuale situazione degli attaccanti della Roma che hanno faticato a trovare la via del gol durante la stagione.

Inizio precisando che Belotti con la Roma ha un contratto annuale con opzione per altri due. Questa opzione è legata a presenze e gol: se per le presenze l’obiettivo l’ha raggiunto, per il gol no. L’atteggiamento del ragazzo è molto apprezzato a Trigoria, perché ora sta giocando anche con una costola fratturata. Però una decisione su Belotti non è stata presa. Ci sta quindi che la Roma abbia sondato qualche attaccante che possa fare il centravanti di scorta. Arnautovic, vista l’età e il cartellino a basso costo, rientra in questo profilo. Per lui potrebbe essere l’occasione di fare un passo avanti trovando spazio nelle tante partite che gioca la Roma.

Mentre sull’eventuale addio di Mourinho?

Le voci sull’addio di Mourinho nascono da diverso tempo. Lui vorrebbe un confronto diretto con la proprietà per programmare il futuro. Questo incontro sembrava potesse tenersi nella seconda metà di aprile e così non è stato. Quindi non si è ancora tenuto perché la proprietà è serena con un altro anno di contratto davanti e attende i risultati di questa stagione per mettersi al tavolo. Si tratta, penso, di una differenza culturale tra gli americani e noi europei. Comunque, a mio parere, basta poco nei risultati di questa stagione perché la programmazione del futuro cambi e sarebbe prematuro mettersi al tavolo ora.

La gara col Bologna arriva tra le due gare di semifinale: che Roma vedremo?

Ovviamente se Mourinho avesse avuto tutti a disposizione, avrebbe fatto turnover: per capirci Bove avrebbe giocato contro il Bologna piuttosto che con il Bayer. C’è da capire quanto forzerà il turnover. Giocatori come Mancini e Pellegrini le stanno giocando tutte. Sugli esterni le rotazioni mi inducono a pensare a Spinazzola a riposo e Zalewski in campo. Davanti ci può essere una staffetta Pellegrini-Dybala facendo mettere altri minuti alla Joya e facendo riposare un po’ il capitano. Ci sarà turnover ma non esasperato, anche in relazione alle rivali per il quarto posto che giocano quasi tutte prima. Non credo che la Roma schiererà tutti i giovani, magari li sfrutterà ma contro questo ottimo Bologna non è una passeggiata di salute. Peraltro, il ritorno col Leverkusen è giovedì quindi c’è tempo per recuperare.

Come vedi la stagione del Bologna?

Se dovessi fare il nome di due squadre che hanno fatto meglio di tutti, tolte le big, direi proprio Bologna e Monza. Mi sembra che il Bologna sia la squadra che possa arrivare ottava, prima tra le non grandi inteso per quelle che non hanno un mega fatturato. E, non dico che sia uno scudetto, ma oggi è un grande risultato viste le differenze strutturali.

Il merito di questa stagione del Bologna è anche di Thiago Motta. Come viene vista dalla dirigenza della Roma questa sua crescita?

Thiago Motta sta facendo bene. È un allenatore che piace a tanti, a molti dirigenti. Spesso gli scout della Roma hanno seguito le partite del Bologna per osservare l’operato di Motta. È un allenatore che piace, ma in questo momento non ci si pensa. Sarebbe la prima esperienza in una big, anche se da giocatore l’esperienza non gli manca tra Inter, PSG e Barcellona. Rimane ancora un grande punto di domanda, un rischio che a volte puoi correre. È seguito da tanti e non mi sorprenderebbe vederlo altrove già nella prossima stagione.

Grazie Filippo per averci presentato al meglio il momento della Roma di Mourinho! Alla prossima!

Grazie a te, Stefano, a presto!

 

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