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La Bottega dei Talenti – Daniel Boloca

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Fonte immagine: Twitter ufficiale Frosinone


Le ultime settimane hanno aperto un “fronte centrocampo” molto pressante in casa Bologna. L’impressione, secondo le ultime indiscrezioni, è che i rossoblù potrebbero perdere sia Gary Medel, a cui non verrà rinnovato il contratto, sia Nico Dominguez che il contratto in scadenza nel 2024 non sembra aver intenzione di rinnovarlo. Ecco, quindi, che il Bologna dovrà ragionare su un sostituto. Tuttavia, il sostituto potrebbe non essere un “titolare” (qualifica che dovrebbe ricadere sulle spalle di Nikola Moro) quanto un uomo che potrebbe riempire lo spazio numericamente in panchina con prospettive sul futuro.
L’identikit potrebbe essere quello di Daniel Boloca, centrocampista del Frosinone di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa.

Oggi approfondiamo la conoscenza del numero 11 frusinate, fresco di salto diretto dalla B alla A.

Daniel Boloca nasce a Chieri, provincia di Torino, il 22 dicembre 1998 in una famiglia di origine romena. Comincia a giocare a calcio fin da bambino entrando anche prima nel settore giovanile del Torino e successivamente spostandosi alla Juventus.

Nel settore giovanile bianconero completa il percorso di formazione calcistica, prima essere mandato in prestito al Chieri e successivamente lasciato libero di firmare a zero con altre società. Nel 2017 sceglie il club slovacco del Tatran Prešov dove esordisce in prima squadra senza però proseguire l’avventura.

Torna quindi in Italia e inizia un lungo pellegrinaggio in Serie D. Veste la maglia della Romanese (piccola società di Romano di Lombardia, provincia di Bergamo), successivamente divide la stagione 18/19 tra Pro Sesto e Francavilla. La svolta arriva nella stagione 19/20. Prima dell’interruzione per covid, Boloca disputa un buon campionato vestendo la maglia del Fossano (in provincia di Cuneo).
L’esperienza piemontese gli permette di essere notato dagli osservatori di Guido Angelozzi, allora DS dello Spezia. Il dirigente decide di metterlo sotto contratto con lo Spezia. Tuttavia, la promozione in Serie A e l’addio di Angelozzi allo Spezia fanno saltare la definizione dell’operazione, non avendo lo Spezia mai depositato i documenti del tesseramento di Boloca.

Angelozzi, però, è convinto delle doti di Boloca e decide di portarlo con sé nella sua successiva avventura. Nel novembre 2020, quindi, firma per il Frosinone. Il 15 dicembre fa dunque il suo esordio tra i professionisti in Italia.
Nella fase centrale del torneo, sotto la guida di Alessandro Nesta si prende anche un posto da titolare nel Frosinone. Chiuderà la prima stagione in B con 13 presenze e un assist.

Nella passata stagione, con Fabio Grosso in panchina, Boloca si prende il posto da titolare. Il giocatore italo-romeno diventa un pilastro della squadra gialloblù, collezionando 36 presenze, un gol e due assist, ma giocando 30 volte su 36 da titolare, saltando appena due gare: una perché rimasto in panchina, l’altra per squalifica.

Il campionato cadetto appena terminato sostanzialmente non fa altro che confermare quanto di buono fatto da Boloca nella stagione precedente. Anzi, il centrocampista migliora partita dopo partita. I numeri, al netto di un problema fisico nel mese di gennaio, sono simili alla stagione precedente 31 presenze e 2 gol per l’ “elettrico” centrocampista piemontese.

La crescita di Boloca, in questa stagione, è stata talmente impressionante da richiamare anche l’attenzione degli osservatori del CT Mancini. Lo scorso 17 novembre, Boloca ha esordito con l’altra Nazionale a cui ha “accesso” per via delle origini della famiglia quella della Romania, giocando appena 6 minuti contro la Slovenia in amichevole. Per questo motivo è ancora possibile che il CT italiano lo possa prendere in considerazione per il futuro azzurro.

185 cm x 75 kg, Boloca è un calciatore longilineo con una struttura muscolare ben definita e sviluppata in maniera uniforme. È un giocatore di grande dinamismo e molto forte fisicamente, con grande abilità nell’utilizzare la propria fisicità. Nonostante la struttura fisica, è rapido sugli appoggi negli spazi stretti, ma grazie alla sua potenza fisica sviluppa grandi velocità anche negli scatti sul lungo.

Destro naturale, possiede una buona tecnica di base, e una grande pulizia tecnica nel condurre il pallone e giocarla, sempre possibilmente palla a terra. Dotato anche di grande dinamismo e lettura delle situazioni in campo, Boloca è una perfetta mezzala box-to-box. Gioca prevalentemente nel ruolo di mezzala sinistra, posizione nella quale si sente più a suo agio, avendo la possibilità di giocare il pallone col suo piede forte su tracce interne e proteggendolo dall’attacco delle zone centrali, quelle a più alta densità di uomini.

Boloca è dotato di un’ottima visione di gioco, che gli permette di giocare con sicurezza sia in impostazione dell’azione, che anche col pallone tra i piedi. Emblematiche diverse uscite dalla difesa in appoggio ai compagni oppure palla al piede con il totale controllo della situazione.

È però riduttivo limitare il ruolo di Boloca a mezzala sinistra. Nel Frosinone di Fabio Grosso, Boloca ha assunto un ruolo centrale perché è un box-to-box davvero a tutto campo. Non solo da un’area all’altra, ma anche in diverse zone. La sua intelligenza nella lettura del gioco è evidente soprattutto quando non ha il pallone tra piedi: Boloca aiuta l’impostazione bassa della manovra, proponendo sempre una linea di passaggio, un appoggio sicuro a cui affidare il pallone in situazioni di difficoltà.

Anche quando il pallone ce lo hanno gli avversari, Daniel sa leggere tutte le situazioni. Si sacrifica per i compagni, coprendo gli spazi lasciati liberi dai compagni con ripiegamenti profondi in difesa, ma anche con copertura sull’altro lato del campo.
Il dinamismo si coniuga quindi con una intelligenza tattica calcistica fuori dal comune.

Se è possibile individuare un difetto nel gioco di Boloca, è di fatto la sua scarsa vena realizzativa. Il numero 11 del Frosinone ha segnato appena 4 gol in oltre 80 gare in Serie B. Il centrocampista italo romeno per partecipazione alla manovra e presenza nella metà campo offensiva dovrebbe aver accumulato ben più di 4 reti. Certamente uno degli aspetti migliorabili da questo punto di vista è quello che riguarda il fondamentale del tiro.

In ottica Serie A, Boloca sembra avere tutti i mezzi tecnici, e soprattutto tattici e fisici per adattarsi immediatamente al massimo campionato. Si tratta di un acquisto che il Bologna potrebbe programmare per una cifra irrisoria rispetto a quello che potrebbe incassare per un addio di Nico Dominguez.

 

 

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