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Ferguson regala il nono posto al Bologna: i rossoblù si impongono a Lecce per 3 a 2

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Bologna Fc 1909

 

 

L’ultima rappresentazione  dei rossoblù va in scena sul palcoscenico dello Stadio di via del mare, dove i rossoblù sono alla ricerca della nona posizione (per la gloria più che per l’Europa), mentre i giallorossi, salvi, non hanno nulla da chiedere a questo scorcio finale di stagione.

Bologna che si presenta sul prato dello stadio leccese con Skorupski in porta, difesa tradizionale con Posch, Bonifazi, Lucumì e Cambiaso; centrocampo con Aebischer, Moro e Medel, mentre in avanti Marko Arnautovic, con ai lati Orsolini e Barrow.
Pronti partenza e via, Gallo esplode una bomba, che solo la prontezza di Skorupski evita il  vantaggio giallorosso. Lecce esprime una partenza sprint, con una manovra avvolgente e con tutti i suoi effettivi. Il Bologna risponde con un paio di affondi, ma senza portare pericoli per la porta salentina.
Intanto, moltissimi chilometri più a nord al Gewiss Stadium, Koopmeiners di testa porta in vantaggio l’Atalanta: Monza e Bologna in questo momento sono a 52 punti, ma il Bologna è decimo, classifica avulsa.
Sembrerebbe tutto andare bene, ma al 17esimo ci pensa Banda, che gira al volo un cross di Strefezza dietro alle spalle di Skorupski. 1 a 0 per i padroni di casa.
Stupore e incredulità, ma non rassegnazione: 120 secondi dopo, al 19esimo, azione da manuale sulla fascia destra , dove la palla balla fra i piedi di Cambiaso, Barrow, ancora Cambiaso, Orsolini, con Arnautovic che deposita in rete, con un diagonale bellissimo. Ma Piccinini annulla per fuorigioco dell’esterno rossoblù ex Ascoli. 
E’ un Bologna impacciato che sconta le assenze simultanee di Schouten e Dominguez e l’atteggiamento aggressivo di un giovane Lecce che, libero da pensieri di classifica, esprime una buona cifra di calcio.
Impacciato ma anche volitivo, come al 29esimo, dove una palla crossata dalla sinistra viene colpita prima da Orsolini di testa (parata da Falcone) e poi, sul rimpallo, Arnautovic colpisce il palo pieno.
La partita si svolge con grandissimo dispendio di energie da ambo le parti, risultando, comunque, estremamente piacevole alla vista, al netto del risultato, che non sorride alla Thiago Motta Band.
Il tempo finisce con una bella rasoiata di Musa Barrow al 45esimo, che impegna ancora Falcone a terra, che mantiene inviolata la sua porta. Il Lecce gioca con grande dinamismo, senza grandi personalità in campo, ma  la generosità compensa la mancanza di estro e con Banda i giallorossi hanno una freccia velocissima al proprio arco. Il Bologna non demorde, ma manca il furore agonistico delle partite vinte in trasferta come contro l’Atalanta o l’Udinese, senza il quale la squadra non riesce a fare emergere il proprio gioco. 
Dopo i primi 45 minuti la classifica non sorride ai rrossoblù: il Monza, pur perdendo 2 a 0 contro l’Atalanta, è ancora un punto avanti ai rossoblù e i brianzoli rimangono ben ancorati al decimo posto.
Il secondo tempo  inizia con un cambio dei giallorossi: esce il centravanti Colombo ed entra Ceesay, attaccante, non cambiando il disegno tattico dell’allenatore Baroni.
Al 52esimo il Lecce si affaccia nell’area di Skorupski, ma il tiro di Oudin è fuori. Bologna che alza il baricentro con un buon giro palla, ma come già successo in altre partite, e la pazienza porta in premio il gol.
Al 59esimo, con Umtiti fuori per infortunio, Musa Barrow telecomanda un pallone in mezzo all’area, che Marko Arnautovic sbatte di testa nell’angolino a sinistra di Falcone, riportando il Bologna, temporaneamente al decimo posto (perchè il Monza è sotto a Bergamo per 2 a 1). 
Al 61esimo triplo cambio per il Bologna: escono Barrow, Orsolini e Medel per Sansone, Pyyhtia e Ferguson, mentre al 72esimo entrano Zirkzee e De Silvestri al posto di Arnautovic e Posch: passerella per i tanti che spesso avevano guardato dalla panchina tutti i 90 minuti.
E i cambi sembrano rivitalizzare il Bologna, dando ragione a Motta: all’80esimo splendido recupero di Pyyhtia a centrocampo, che fa una giocata di grande personalità e palla in profondità per Zirkzee, che si gira su se stesso e piazza un fendente fra le gambe di Baschirotto, infilando Falcone nello stesso angolo dove, qualche minuto prima, era stato Arnautovic a siglare la prima rete. 2 a 1.
Ma all’88esimo un capolavoro balistico di Oudin, su cross di Maleh, trafigge Skorupski, quasi incolpevole sul missile del francese. 2 a 2. 
Saltano schemi (e un po i nervi), Lecce e Bologna che si mangiano una occasione da gol (per il Bologna bravissimo Skorupski che ipnotizza Oudin, evitando una rete sicura) e ancora Moro non riesce, per pochi centimetri a centrare il set alla sinistra.
E quando ancora sembrano già scorrere i titoli di coda per un pareggio ormai scritto, di carattere Cambiaso prende il pallone in difesa e corre in avanti,, vincendo tre rimpalli, passa la sfera a Moro che, con un meraviglioso assist, pone la palla a Ferguson che, con un colpo di biliardo, centra il palo alla sinistra di Falcone rimbalzando in rete.
2 a 3 finale, record di punti degli ultimi 20 anni e nono posto guadagnato (scavalcato il Torino) e tanta soddisfazione per un’annata sicuramente molto, molto buona. Nonostante tutto.
 
Chiedeteci se siamo contenti…

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