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CorBo – L’agenda di Saputo: allenatore e aumento di capitale – 27 ott

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Per fortuna che stasera ci sarà anche Joey Saputo. Come ci spiega Claudio Beneforti sul Corriere di Bologna di oggi, è un bene che il magnate canadese sia presente al Dall’Ara per la sfida contro l’Inter, così, qualora ci fosse una decisione forte da prendere sul futuro dell’allenatore, non ci sarebbe bisogno di confronti via telefono sull’accaduto.

Rossi deve fare necessariamente un risultato positivo per salvare la panchina, i tre punti portati a casa sabato infatti non hanno nascosto quanto di poco fatto nella sfida contro il Carpi. E se ricordate bene, l’anno scorso, fu proprio Saputo ad ordinare l’esonero di Diego Lopez dopo la sconfitta contro il Frosinone, dopo mesi in cui il resto della dirigenza rossoblù era stata indecisa sul da farsi. Una cosa è certa: a quest’ora Donadoni sarebbe già stato qua a Bologna in caso di sconfitta a Modena, e lo sarà domani in caso di sconfitta contro l’Inter.

La domanda ora può sorgere spontanea: Rossi verrà cacciato anche in caso di pareggio contro l’Inter? C’è chi ne è fermamente convinto, ma la cosa ci stupirebbe considerando il modo di agire e pensare adottato fin qua dalla società che sta facendo un fatica incredibile ad esonerare un allenatore che non sta dando un gioco alla squadra da ormai due mesi.

Meno male che c’è Saputo, perché domani andrà in scena anche l’Assemblea dei soci per l’approvazione di bilancio, e il punto è che servirà una ricapitalizzazione di una trentina di milioni affinchè il Bologna possa vivere serenamente il futuro.

Tra l’altro la partita di stasera sarà l’occasione per il patron rossoblù di accogliere Roberto Mancini, l’allenatore dei suoi sogni per il progetto del Bologna. Nei piani di Joey infatti dovrebbe essere proprio il Mancio a sedere sulla panchina della sua squadra quando il progetto sarà finalmente andato in porto, un’idea che piacerebbe decisamente anche a Mancini, che non ha mai nascosto il desiderio di tornare a vivere sotto le due torri, non solo come un normale cittadino, ma anche come l’allenatore del Bologna, la squadra che lo ha cresciuto e lanciato nel calcio che conta. 

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