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Bologna

A tu per tu con Daniela Tavalazzi – 20 mag

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Questa settimana la nostra inviata, Valentina Cristiani, ha incontrato Daniela Tavalazzi, responsabile del Settore Tecnico Giovanile e Prima Squadra, e allenatrice dell’ Asd Bologna F.C. 1909 femminile, affiliato al Bologna F.C. 1909.

“In primis, in riferimento al tuo articolo vorrei chiarire l’equivoco sul calcio femminile bolognese. Esistono due società che si assomigliano per nome e logo:
– l’Asd Bologna F.C. 1909 che dispone del logo originale del Bologna F.C. 1909 (come da contratto con conseguente approvazione da parte della F.I.G.C.). Unica società a Bologna ad avere, oltre ad una prima squadra, anche un settore giovanile ed una scuola calcio femminile.
– il Bologna Calcio Femminile (BCF) che utilizza un logo simile al Bfc nel quale cambiano le lettere “CF”.
Ovviamente, la similitudine dei nomi e dei loghi può creare confusione ma in realtà si tratta di due società ben distinte e divise. Inoltre, nel tuo articolo, veniva indicato come mister del BFC femminile Loris Poggi che, invece, è allenatore del BCF”

Daniela, in un verbale di una riunione del dipartimento calcio femminile, al presidente della LND Belloli viene attribuita una frase sui fondi da destinare al settore: “Basta, non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche…”. Belloli aveva negato di aver pronunciato quelle parole, ma il testo del verbale è stato consegnato alla Procura della Figc.

“La frase detta dal presidente della LDN.. Fa capire molte cose anzi tutto… Rappresento un movimento a 360 gradi perché io sono prima una Donna, Mamma, Calciatrice e una Responsabile di un ampio Settore Giovanile Femminile e scuola calcio.. la prima RIVOLTA l’ho avuta dalle mamme di queste meravigliose ragazzine 9/10 anni che credono in un sogno, di poter giocare un giorno in Nazionale..!!! Mi hanno subito chiesto se si poteva fare qualcosa nei confronti di questo personaggio.. cosa posso dire.. sono indignata.. credo che il sistema ITALIANO sia sbagliato.. qualcosa non va nel verso giusto.. e questi sono i risultati…!!!! Sono sposata, ho dei figli, sono una Giocatrice di Calcio, sono una Allenatrice, NON sono mai stata con una donna.. e precisato questo, la mia domanda è.. ma anche se fosse..??? Un orientamento sessuale… cosa c’entra con lo sport..??? L’Italia è un paese con dei potenziali incredibili.. ma che si complica il percorso per il raggiungimento di grandi successi o strepitosi traguardi, e qui lascio a voi l’enigma del come mai..?? Bisogna LAVORARE.. sviluppare progetti.. investire le risorse nel modo giusto.. e non PARLARE a SPROPOSITO…!!! La UEFA il massimo organo EUROPEO la FIFA e soprattutto la FEDERCALCIO hanno investito nuove ed importanti risorse, Rossella Sensi responsabile Nazionale per lo sviluppo del calcio femminile sta svolgendo un ottimo lavoro (è già riuscita ad ottenere la finale della CHAMPIONS LEAGUE del prossimo anno in ITALIA). Tutti credono nel calcio femminile SPAGNA; FRANCIA; GERMANIA, SVEZIA, DANIMARCA, NORVEGIA INGHILTERRA ect.. sono nazioni con grande sviluppo del cacio femminile.. vedi 300/400 mila tesserate contro le 30 mila in Italia… noi siamo considerati paese del terzo mondo.. come biasimarli… Concludo… da circa 1 mese sono diventata referente regionale del Calcio Femminile per l’Emilia Romagna.. per sviluppare un progetto scolastico.. come già avviene in altri paesi.. una mia caratteristica è l’entusiasmo.. l’energia che metto nel mio lavoro, disponibilità e lo spirito di sacrificio che lo sport mi ha insegnato.. quindi continuerò a lottare per i miei, anzi i nostri IDEALI.., questa vicenda.. ci ha disorientati.. Se questa frase è stata detta.. prenderanno i giusti provvedimenti nei confronti del presidente Belloli.. e non può rappresentarci nella maniera più assoluta.. Alle mie ragazze la prima cosa che insegno e l’EDUCAZIONE ma la seconda è il RISPETTO.. e questo è quello che vogliamo: RISPETTO…”

 

Qual è il livello del calcio femminile a Bologna?
“Si tratta di un buon livello, cresciuto molto negli ultimi anni sia con l’incremento del numero delle tesserate (solo nella nostra società ve ne sono 120, suddivise in 8 categorie) che sulla qualità tecnica”.

 

Quali emozioni ti trasmette l’attività dell’ Asd Bologna F.C. 1909 (di cui é nato anche l’hashtag, ndr)?
“Pur trattandosi di un’attività consistente, l’emozione che provo vedendo la disponibilità e l’impegno dei miei collaboratori, nonché dei genitori e delle ragazze, alimenta in me sempre nuove forze ed energie”.

 

Quali saranno i prossimi impegni?
“Con le vittorie dei rispettivi campionati ci rimangono da affrontare la finale di Coppa Emilia con la prima squadra, le fasi Nazionali con la Primavera-Juniores e finali Regionali con le Giovanissime”.

 

Cosa ti hanno trasmesso e cosa continuano a trasmetterti “le tue ragazze”?
“Nel settore giovanile sicuramente l’entusiasmo nonché la spontaneità e la volontà di imparare; mentre, nella prima squadra, avverto forte il sostegno per la realizzazione di questo progetto societario ed il grande desiderio di continuare a crescere”.

 

Qual é stato il momento piú bello e quello piú gratificante della tua carriera prima da calciatrice, poi da allenatrice?
“Da giocatrice, il momento più bello è stato sicuramente disputare i mondiali negli Stati Uniti del 1999 mentre, gratificante le convocazioni in Nazionale. Da allenatrice, invece, il momento più bello lo identifico nella gioia delle ragazze quando riescono a superare le loro difficoltà; il momento più gratificante è quando percepisco dallo sguardo delle ragazze di essere un punto di riferimento importante nella loro crescita personale e di calciatrici”.

 

Il tuo punto di vista sulla “Riforma del Campionato di serie A Femminile”?

“Sinceramente, con i tanti impegni dovuti al ruolo di Resp.le del Settore Giovanile ed Allenatrice nell’Asd Bologna F.C. 1909, non ho avuto occasione di seguire le vicissitudini della Riforma del Campionato di serie A Femminile”.

 

A tuo avviso quali migliorie andrebbero ancora fatte al calcio femminile?
“Sarebbe molto utile per lo sviluppo del calcio femminile italiano che, come avviene in altri paesi del mondo, le calciatrici siano riconosciute professioniste. Inoltre, ritengo, sia molto importante creare delle strutture adeguate, con allenatori competenti, al fine di sviluppare un progetto giovanile con basi solide. Sarebbe un bel passo avanti”.

 

Come procede lo sviluppo dell’attività giovanile nelle scuole?
“Da poco tempo sono diventata referente del calcio femminile per il Settore Giovanile Scolastico dell’Emilia Romagna e, per questo, posso dire che dovrebbe partire a settembre un progetto, che si sta sviluppando, proprio per le scuole”.

 

Renzo Ulivieri sulla panchina della Scalese, un segnale positivo per il calcio femminile italiano. Può essere un passo in avanti per far decollare il movimento?
“Ho avuto occasione di parlare e confrontarmi con lui e ritengo sia assolutamente un segnale positivo per il movimento ma, per farlo decollare, servono più persone come lui”.

 

I tuoi prossimi impegni?
“I prossimi impegni riguardano le imminenti partite che interessano le fasi Nazionali e, successivamente, la programmazione della prossima stagione sportiva”.

 

Dulcis in fundo, il tuo sogno nel cassetto?
“Uno dei sogni che mi piacerebbe poter realizzare è quello di creare un centro sportivo che possa diventare punto di riferimento per le ragazze e Centro per lo Sviluppo dell’Attività Giovanile Femminile”.

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