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A tu per tu con Roberta Scardola – 24 mar

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“Ho cominciato per caso e per gioco quando avevo 8 anni con la fiction “Caro maestro”, da lì  tanti i lavori, tante le fiction che mi hanno vista protagonista (“Il portiere non c’è mai”- “Carabinieri” – “Uno di noi” – “Provaci ancora prof” -“Lezioni di guai”) fino ad arrivare a “I Cesaroni” con cui sono entrata nelle case degli italiani” – le parole di Roberta Scardola, solare e simpatica attrice, doppiatrice e ballerina italiana.

Roberta, cosa significa per te questa professione?

“Da un gioco come poteva essere da piccolina è diventato il mio mestiere, la mia ragione di vita, quello che amo di più fare e, soprattutto, quello che mi fa star bene”.

Sei stata a Bologna e a Forlì ospite di trasmissioni calcistiche e musicali, e allo stadio Dall’Ara. Raccontaci queste emozioni…

“Uno degli aspetti più belli del mio lavoro è proprio questo! Conoscere posti nuovi, viaggiare di continuo … Non ci si annoia mai! A Forlì ero ospite di “Sanremo siamo noi” di Enrico Spada, a Bologna di “4-4-2” con Enrico Ciaccio e Valentina Cristiani… E’ stato divertente ricoprire il ruolo di “opinionista”! E poi, da grande amante del calcio, ho accettato con entusiasmo di venire al Dall’Ara! Bologna è una città che offre grandi opportunità, una città in movimento, una città piena di vita!”

Per il Bologna sarà promozione diretta? Che impressione ti ha fatto la squadra allenata da mister Lopez?

“Trovo strano che il Bologna sia in serie B… Sono sempre stata abituata ad incontrarla avversaria della mia Roma! Ma sono sicura che il prossimo anno tornerà nella massima serie e ci darà filo da torcere…”

Appassionata da sempre di calcio, romana e romanista. Se ti dico Roma, cosa mi rispondi? Come mai, a tuo avviso, la squadra di Garcia fatica più del previsto quest’anno?

“Roma per una romana è “vita”, amore incondizionato, quasi una necessità impellente, una realtà imprescindibile. Per quanto riguarda il campionato, mentre lo scorso anno non avevo nulla da rimproverare alla mia squadra perché la Juve sembrava disumana, perfetta, inarrivabile, quest’ anno devo ammettere che le colpe sono solo le nostre. Forse troppa presunzione, poca cattiveria, una squadra poco cinica per non essere sempre seconda!”.

Com’è stato l’incontro con Totti a “I Cesaroni”?

“Totti è un idolo, una leggenda, l unica grande bandiera e simbolo esistente ancora nel calcio. Il mio incontro?! Ero emozionantissima… Ma lui da romano, con la sua semplicità e spontaneità, mi ha dato una mano! È stato bello parlare, ridere e scherzare sul set”.


Vi sono aneddoti della fortunatissima serie che ti sono rimasti nel cuore?

“I Cesaroni mi hanno dato tanto… Mi hanno regalato la stima e l’affetto incondizionato del pubblico. un grande cast, un gruppo unito, rapporti sinceri tra gli attori… che ha fatto si che fosse la fiction più amata dagli italiani!”


Terminati “I Cesaroni”, hai temuto che le luci della ribalta si potessero spegnere?

“Non ho mai avuto paura nella mia carriera che si spegnessero le luci. Sono una che ha sempre vissuto il presente, che ha sempre pensato intensamente all’ “oggi” e poco al “domani”. Amo mettermi sempre alla prova, cimentarmi in altre “avventure”, scommettere su me stessa… E così ho fatto dopo “I Cesaroni” (tanto teatro, serie web, al cinema “Non escludo il ritorno” su Califano, sit-com tv, ndr)”.

Qualche consiglio che ti senti di dare?

 “NON BISOGNA MAI FERMARSI E NON AVERE PREGIUDIZI SULLE NOVITÀ!” (ci tiene a sottolinearlo, ndr)


Torniamo al calcio, una passione che ha contagiato un po’ tutti nella tua famiglia: tuo fratello e il tuo fidanzato, infatti, sono calciatori. Come ci si sente ad essere una “wags”?

“Una “wags” io??? (sorride, Roberta). Proprio no! Io sono una TIFOSA, una vera tifosa, tifo la mia squadra, tifo e seguo le persone che amo…”

Lavorare con Verdone, un tuo grande sogno. Quando pensi si avvererà?

“Da romana, amante del suo cinema e pazza di lui come attore, lavorare con Verdone sarebbe uno dei miei più grandi sogni! Farò 29 anni tra un mese, credo nelle sorprese che la vita ci riserva e credo che spesso le cose arrivino quando meno te l’aspetti!”

Come sarà Roberta Scardola tra 10 anni?

“Tra 10 anni sarò sempre la stessa, sempre un po’ bambina, con più consapevolezza e qualche ruga in più…sempre in questo mondo, con lo stesso amore e dedizione. Di sicuro mamma di 2/3 bimbi e amante della vita, a prescindere da cosa mi riserverà!”

Fare l’attrice è una scelta professionale o di vita?

“Fare l’attrice è sia una scelta professionale, perché diventa il tuo mestiere con sacrifici e impegno, sia una scelta di vita perché scegli di stare sempre in giro, di abitare oggi qui, domani là e perché… non posso più farne a meno!”

Consiglieresti ad un giovane di intraprendere la tua carriera?

“Consiglierei a tutti coloro che vogliono entrare in questo mondo di studiare, di farsi trovare sempre preparati, di non improvvisarsi, di rimanere coi piedi per terra, di prenderla come un “gioco” all’inizio e soprattutto di crearsi sempre, vista la precarietà di questo lavoro, un secondo impegno, un secondo lavoro, una seconda “possibilità”…”

Dulcis in fundo, cosa bolle in pentola?

“I prossimi impegni: in uscita al cinema “Cenere” di Simone Petralia, una tournée teatrale “Questa volta te lo dico che ti amo”, una serie tv “Il potere di Roma” con Mirko Alivernini, Massimo Bonetti, Massimiliano Buzzanca e sarò testimonial Expo con “Klima hotel” di Milano”.

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