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Umarells rossoblu – Bologna – Trapani – 27 Ottobre

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Lunedì, odio quel giorno lì, cantava il Blasco. Ecco io non canto, ma il lunedì lo odio pure io. Passeggio sotto i portici di Via Saragozza per raggiungere il Dall’Ara fumando una sigaretta e bevendo una birra cinese non ben identificata. 
Il cattivo umore del mio lunedì se ne va appena vedo le bandiere rossoblu nelle mani dei ragazzi, dei bambini. 
Il Bologna, oggi, è primo in classifica, certo, con altre squadre, certo, siamo a inizio campionato. Però è bello lo stesso.
 
Oggi a Bologna c’è il Trapani, una delle compagini in testa alla classifica. Squadra non da poco. 
 
Mi accomodo in curva. Tanta roba. Bella, bellissima come sempre.
 
Si parte. 
 
Il Bologna sembra rimasto negli spogliatoi. Coca cola, patatine e hamburger per tutti direttamente dall’america.
 
Mancosu sembra Messi e imperversa. Nadarevic sembra uno del Real Madrid e impervesa pure lui. Butta male.
 
Ecco. Pensar male porta sfiga ed ecco il mio magico lunedì di guano. Stojanovic fa una parata niente male, la palla resta lì, Maietta e Ferrari guardano San Luca in cerca di un’apparizione della Beata e Mancosu la mette dentro. Auguri.
 
Il Trapani è primo in classifica non per niente, dice uno di fianco a me mentre smoccola e starnazza. Ha ragione. 
 
Accendo una sigaretta, quella del nervosismo. Vorrei accendere la miccia di questo Bologna. 
 
Il Bologna si scuote, Zuculini ha subito un occasione, ma Gomis nega la gioia a tutta la città. Lunedì. Ragazzi, di lunedì non bisognerebbe neanche andare in bagno, troveremmo la carta igienica finita. 
 
I ragazzi non mollano. 
 
La pressione si fa più forte fino a quando Laribi lancia Cacia in area, l’ariete rossoblu controlla e viene steso da Gomis. La curva esplode, i rigore ci starebbe tutto, ma non se ne parla. E’ lunedì.
 
Poi diventa lunedì anche per il Trapani. Clamoroso autogol di Terlizzi. Grande giocata di Acquafresca, palla in mezzo e il difensore del Trapani la combina grossa. Il Dall’Ara gioisce. Ce lo meritiamo. Lo penso mentre guardo la nostra curva. Dei ragazzi così, meritano solo di esultare.
 
I nostri ragazzi corrono come matti. L’entusiasmo dello stadio trascina anche loro. Prima Acquafresca poi Buchel hanno buone occasioni. Il Trapani sembra in bambola. Bisogna colpire forte, tipo con un ferro da stiro di ferro. Tanto per non sbagliare.
 
Finisce il primo tempo con il Bologna proiettato in avanti e il Trapani preso a pallonate. Bisognerebbe essere un po’ concreti, a volte il Bologna quest’anno sembra un ragazzo che esce con una tipa e le spiega le stelle con maestria in una notte splendida, poi la riaccompagna a casa senza neanche un bacetto. 
 
Mi procuro un Borghetti di contrabbando e mi godo la sigaretta dell’intervallo. E’ bella Bologna di sera, di notte, me la godo da qui, dallo stadio, con la luce di San Luca davanti a me.
 
Le squadre rientrano in campo. Sugli spalti si gela. 
 
Il Bologna parte a tutta. Sugli spalti ci scongeliamo con il palo di Maietta, l’urlo della Bulgarelli si spegne a metà gola. La partita è gagliarda.  E’ bello vedere una squadra che, finalmente, non si arrende.
 
Li stiamo prendendo a cannonate, ma il pallone, maledetto, non entra. Cacia non è preciso su assist di Ceccarelli. 
 
Salto come un grillo, vorrei proiettarmi in campo e spingere i ragazzi fino alla vittoria.
 
Esce Zuculini ed entra Bessa.
 
I nostri non mollano neanche un centimetro.
 
Poi il gol di Laribi. Il Dall’Ara fa esplodere Bologna in un tripudio rossoblu. L’onda d’urto mi paracaduta più o meno sulla Porrettana. Gol bellissimo, propiziato da una grande giocata di Cacia.
 
Le occasioni fioccano. Ci stiamo anche dimenticando del primo vero freddo della stagione. Sembra di essere al mare, lungomare di Portofino e un Gin Fizz ghiacciato. Impareggiabile.
 
Esce Morleo ed entra Abero. Cambi anche per il Trapani.
 
La partita sembra spegnersi. Solo qualche fiammata dei siciliani che ci provano in tutti i modi mettendo a dura prova le nostre coronarie. L’arbitro pensa bene di dare sei anni e mezzo di recupero.
 
Entra Paez ed esce Laribi.
 
Poi solo i tre fischi. Bella, bellissima vittoria. Primi per una notte, almeno. Da soli. 21 Punti. Bello. Abbraccio tutti e scappo a prendermi una birra per fare festa. 
 
Mio nonno mi aspetta a casa. Lo chiamo per avvisarlo del mio rientro.
 
“Ti aspetto sveglio, un vecchio amico mi ha portato del marzapane siciliano.”.
 
“Eh, questa sera sarà davvero dolce.”.
 
“Anche se oggi è lunedì?”.
 
“Sì, anche se è quel giorno lì, nonno.”.

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