LA RINASCITA…AMERICANA – 21 ott.

Attuare un così drastico cambiamento societario, è stato fondamentale quanto necessario per il Bologna. La squadra aveva bisogno di segnali positivi in cui credere dopo anni e anni negativi, la sicurezza di poter “ pensare “ come un gruppo è molto importante

Detto questo, voglio evidenziare l’accoglienza che, sabato, i tifosi rossoblu, allo stadio, hanno riservato al neo presidente Joe Tacopina, festeggiandolo come un eroe tornato dal…fronte. l’Europa? Forse, ma, al momento, è meglio essere realisti e guardare al ritorno in serie A. Non sono mancate le bandiere, i cori e i nostri tifosi che, diciamolo, non sono secondi a nessuno.

In tutta la gente, l’avvento americano ha generato tanta fiducia nel prossimo futuro e la speranza di continuare a costruire una squadra che, per malagestione, era caduta in basso. I ragazzi devono lavorare in un ambiente disteso, lo spogliatoio usato per discutere tra loro e pensare a come costruire il gioco…ma tutti insieme.

Veniamo alla partita contro il Varese. Quarto risultato positivo e quarta vittoria. Ultimamente, vediamo un gruppo compatto, che si impegna per dare al pubblico le soddisfazioni che merita. Siamo al Dall’Ara. Il clima, così esultante ed esaltante , con questa scenografia dimostra di essere una squadra degna dei più blasonati clubs. Con il neo presidente in tribuna, ha inizio la fantastica  partita.

Il Bologna vuole dimostrare di avere determinazione e capacità per affrontare questo campionato  che, si sa, non è semplice. In principio pare che il Varese voglia fare da padrone impegnando Laribi in un assist che sbaglia. Siamo al 15° e, su assist di Acquafresca, Abero, finalmente, fa quel gol che da troppo tempo inseguiva.  La curva Bulgarelli e non solo, scoppia in un tripudio di cori inneggiando a tutta la squadra.

Il Varese cerca di costruire azioni che possano impensierire la squadra rossoblu, sempre più convinta di farcela. L’incontro continua con la fermezza di chi vuole…acchiappare un risultato positivo. Nella seconda fase di gioco, con il risultato di 1 – 0 per il Bologna, la squadra sembra avere meno forza nelle gambe ma è solo un’impressione. 70° del secondo tempo, su assist di Cacia, arriva la fantasmagorica rete di Acquafresca. Viene giù lo stadio e tutti gridano al miracolo. L’incubo che attanagliava Robert, era durato due anni e mezzo. Troppo.

Non finiscono le…sorprese e, all’82° Cacia, con un tiro bolide da metà campo, bolla la porta avversaria. Lo spettacolo della curva è entusiasmante, indescrivibile e fanno capire che il  Bologna di Big Joe c’è. Con un bel 3 a 0 si chiude l’incontro. La squadra, come da copione, vola sotto la curva rossoblu, in seguito, anche Tacopina raggiunge la curva. Si, la lealtà e la sincerità dell’avvocato americano, ci hanno conquistati. Vedremo il seguito di questo sogno. 

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