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Bologna

A tu per tu con Francesca Succi – 14 ott

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Da almeno due anni fare la fashion blogger è diventato un lavoro. Ma cosa significa avere successo con un blog? Il calcio è moda o la moda è calcio? Questo e tanto altro la nostra inviata, Valentina Cristiani, l’ha domandato a Francesca Succi, giornalista e blogger. La creatura principale di Francesca, che collabora con la Nuova Ferrara con la rubrica “Fashion in Fe”, è “The Glossy Mag”.

 

Suo papà è tifoso del Bologna, lei invece come si è avvicinata al calcio?

“Sì, mio papà pur essendo ferrarese ha sempre tifato Bologna. Io, da quando mi sono sposata, ho condiviso con mio marito la passione per la Juventus. Pensandoci bene: la mia data di nascita coincide con l’anno di fondazione del Bologna. Sarà un caso?!”


Cosa pensa del cammino del Bologna FC1909 sino ad oggi? 
“Si può fare di più. Speriamo che le ultime news possano far volare in alto questa squadra. Una città come Bologna ha bisogno, anche a livello calcistico, di navigare ad alti livelli”.  

Divise approvate per i rossoblù?

“Approvo l’abbinamento rosso e blu ma cambierei la riga verticale nei colori della maglietta: ci sono tante combinazioni stilistiche per incrociare i colori sociali. Poi i pantaloncini vanno alleggeriti: cioè più conformati e accorciati. Così come i calzettoni che sopra il ginocchio, sinceramente, valorizzano poco la gamba. Quando guardo una partita noto anche questi effetti (o difetti) di stile e quindi il discorso lo estendo a tutto il mondo del calcio”.  

 

Quale sono inoltre quelle IN e OUT nel campionato professionistico?
“Salvo le divise di Palermo, Torino, Roma e Fiorentina. Assolutamente out quella della Juventus in occasione della partita di Champions con l’Atletico: un verde fluo totale che, oltre ad essere poco fashion, faceva pure male agli occhi”.  


I calciatori che hanno più stile?

“Osvaldo è il mio ‘best player’ in tal senso; ma anche Marchisio, Pirlo, Sirigu, Barzagli, Borriello, Gilardino e Matri. Del Bologna Coppola, Zuculini (l’ho scritto anche sul profilo Instagram del Bologna) e Acquafresca perché si presterebbero benissimo a campagne pubblicitarie legate alla moda”.  

 

Il calcio è moda o … la moda è calcio?
“Mettiamola così: entrambi avranno sempre tantissimi proseliti”. 

 


Calcio e moda, un binomio sempre più vincente. Un esempio eclatante ne è il Milan che questa stagione ha festeggiato la decade di partnership con Dolce e Gabbana.

“La risposta più popolare è perché i calciatori sono bellissimi, ma questa è solo la punta dell’iceberg. Calcio e moda sono due business che hanno bisogno l’uno dell’altro per comunicare. La moda per evolversi necessita sempre di nuove sfide per arrivare al target, anche sul campo da gioco, come ad esempio vestire i calciatori. Il calcio, d’altro canto, inevitabilmente deve essere “vestito”: l’abbigliamento di un calciatore non si limita all’outfit da partita, ricordiamocelo. Così da esigenze comuni ci guadagnano in termini economici e d’immagine”. 



Giornalista, blogger e consulente di comunicazione, sicuramente una professione affascinante. Nel 2014 si riesce a vivere con questo lavoro?
“Sì, riesco a viverci perché come giornalista ho fondato le mie basi studiando comunicazione ed evolvendomi sul web. Ho iniziato presto a lavorare, studiando contemporaneamente (ricordo con piacere gli ultimi due anni di Università a Bologna), e questo mi ha aiutato parecchio. Da qualche anno mi sono messa in proprio ed è stata la scelta più azzeccata che potessi fare. La mia filosofia di vita è: volere è potere. Non ho paura di niente!”

Come si diventa fashion blogger? E’ difficile aprire un proprio sito?
“Aprire un blog non è difficile, basta collegarsi ad una piattaforma e acquistare un dominio. Gli aspetti più difficili riguardano i contenuti, la costanza e la sostanza. Il mio The Glossy Mag è un mix di tutto questo: a me piace principalmente raccontare la moda in tutte le sue declinazioni con un’ottica di contenuto. La condivisione dell’outfit è qualcosa che faccio di rado, per me è una chiave di lettura obsoleta che non funziona più in questo settore”.  

Dulcis in fundo, moda, classe e gol … Francesca Succi a chi darebbe il suo Pallone d’oro?
“Un nome su tutti: Alessandro Del Piero”.

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