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Bologna

Esclusiva 1000Cuori: Intervista al Ds Salvatore Mancuso – 1 ott

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In una giornata di Settembre dove il tempo è piu instabile del Bologna di oggi, ho incontrato per l’ennesima volta  il DS Salvatore Mancuso. Davanti ad un ottimo caffè(nel mio Bar si servono solo ottimi Caffè…scherzo)  a differenza delle altre volte in cui abbiamo parlato di giocatori da seguire o da proporre, questa volta ci siamo addentrati anche in discorsi e, tra domande e risposte, è nata una vera e propria intervista.

 

Ale Zanini: Buon Giorno Direttore… tutto ok? 

Dir. Mancuso: Buon giorno Alessio tutto ok!

 

Ale Zanini: E’ sempre un piacere incontrarla e parlare di calcio con Lei.Io partirei con le Domande, visto che è gia arrivato il Caffè..

Dir. Mancuso:  Vai pure, sono prontissimo.

 

Ale Zanini: Chi è Salvatore Mancuso?:

Dir. Mancuso:  Calcisticamente sono nato nel Palermo, settore giovanile, il mio primo allenatore è stato De Grandi, ex allenatore del Milan, il mio ruolo era ala sinistra ( oggi si dice esterno alto), le mie qualità velocità e tecnica e a 17 giocavo già le partite del giovedì contro la prima squadra dove c’erano elementi come Edy Reia, Beppe Furino  Franco Causio, Enzo Ferrari ed altri. Poi a causa di uno scontro in campo ebbi un grave infortunio al ginocchio e smisi di giocare. E da lì cominciai a fare l’osservatore guardavo 2-3 partite al giorno, e così per anni fino a quando andai alla Juve, e dopo fui mandato a Coverciano dove ho conseguito il titolo di ds. Ormai da anni sono consulente per l’estero, con specializzazione nel SudAmerica, sempre alla ricerca di veri talenti.

 

 Ale Zanini: Negli ultimi 10 anni il nostro calcio ha subito una involuzione negativa davvero impressionante.. dal suo punto di vista cosa non ha più funzionato nel nostro calcio?                                                                             

Dir. Mancuso : Beh,  purtroppo l’involuzione negativa nel nostro calcio e’ figlia di mancanza di programmazione e lungimiranza nel settore giovanile di ogni club e questo e’ sotto gli occhi di tutti.                                          

Ale Zanini: Quindi per Lei dove  e come bisognerebbe intervenire? 

Dir. Mancuso:  Sono sempre più convinto che bisogna intervenire nei settori giovanili dei club, adottando strategie mirate e adeguate,  affinchè nel settore giovanile della nostra nazionale arrivino quei giovani calciatori  addestrati per essere inseriti nelle varie categorie della nazionale e, per farsi che questo avvenga, bisogna avere il coraggio di lanciare i giovani come fanno in Germania, Inghilterra, Spagna ed altri campionati che ora sono più competitivi sia come lega nazionale che Selezione maggiore.

Ale Zanini: Se avesse potuto, per chi avrebbe votato alle elezioni del presidente della F.I.G.C,  , Tavecchio o Albertini e perché?

Dir. Mancuso: Il Presidente Tavecchio ha fatto un ottimo lavoro nel mondo del calcio dilettantistico ed ha cominciato bene prendendo Conte come CT ma adesso deve riformare, programmare e pianificare il futuro della  F.I.G.C.  Vedi Alessio una cosa che mi ha stupito e non ho ben compreso, è come mai in fase di votazione il calcio dilettantistico abbia avuto più potere decisionale del calcio professionistico; comunque, proprio perché ritengo, come ti dicevo prima, che sia da riformare buonissima parte del nostro calcio, avrei votato Albertini perché ex calciatore quindi uomo di calcio.

Ale Zanini: Che futuro ci aspetta dal suo punto di vista per il calcio Italiano?                                                                                                                       Dir. Mancuso: Se si continua su questa strada o linea sono molto pessimista; il nostro calcio ha bisogno di rinnovamento organizzativo, con strategie future e i Club hanno bisogno  di nuovi stadi per potersi allineare con Germania, Inghilterra e Spagna; allo stesso tempo hanno bisogno di gente capace che operi sul territorio in modo da non far scappare i giovani talenti, cosa che, per un club Professionistico e a mio modo di vedere, deve essere presa come sconfitta quando un giovane talento esce dalla tua “Cantera” per accasarsi in un’altra città, come il caso di Marco Vitellaro, che a mio avviso uno dei migliori giovani del settore Rossoblu. Lui ha scelto Cesena e Cesena ha scelto lui:  no, non deve capitare… sono ripetitivo ma…non credo ci sia un’altra strada.

Ale  Zanini:  

Lei sta sviluppando da anni un progetto in Colombia: come mai proprio la Colombia, dove rispetto a diversi anni fa venivano fuori pochi calciatori come Asprilla, Rincon ecc…  mentre oggi la Colombia sforna calciatori del calibro di James, Quintero, Cuadrado, Falcao, Martinez. I calciatori colombiani  hanno il giusto mix per espodere? 

Dir. Mancuso:  Al Mondiale in Brasile abbiamo visto la nazionale Colombiana davvero piena di talenti. Oltre quelli che abbiamo ammirato chi c’è secondo lei in rampa di lancio?  Io  ne  ho visto  uno che per me sarà il nuovo Messi e non stò esagerando; poi dico che ci sono già in rampa di lancio calciatori della under 20 come Dario Rdriguez, Juan Otero ed altri di sicuro avvenire, che possono essere comprati a buon prezzo. Faccio un esempio: ero proprio in Colombia quando il Pescara neopromosso in serie A comprò Quintero per 3 milioni di euro dal Nacional di Medellin per poi rivenderlo a 12 in Portogallo. Questo è il progetto che ho presentato ai club in Colombia: “Come creare ricchezza in un club sportivo e mantenere un equilibrio finanziario forte e stabile”. Comprare per poco valorizzare e rivendere

 

Ale Zanin: Lei è stato consulente di Luciano Moggi anche ai tempi della Juve: ci svela se veramente Luciano Moggi fu vicino, con una cordata di sua fiducia a rilevare il Bologna FC 1909 dalla Famiglia Menarini?                                                                                                                                           

Dir. Mancuso:  Guarda Ale, non posso addentrarmi in dettagli o altri particolari, però si mi risulta di aver sentito questa possibilità in quel periodo. 

Ale Zanini: Secondo lei questo Bologna è gia competitivo per tornare in A? Se si dove interverrebbe per renderlo ancora più forte e che nomi farebbe? E se no, cosa manca e che giocatori vedrebbe bene nella formazione RossoBlu?                                                    

Dir. Mancuso: Secondo me questo Bologna non è attrezzato per vincere il campionato e tornare in serie A, la proprietà deve decidere se vendere o restare e riorganizzare, questa incertezza fa male a dirigenti e calciatori. Il Bologna ha bisogno  di qualche ciliegina ma sopratutto di calciatori che conoscono la categoria e sono abituati a lottare come leoni; sappiamo l’agonismo e il dinamismo che serve in questa categoria. Credo che il Bologna ancora non si sia calato mentalmente in questa realtà della serie B e questo può essere deleterio. 

Ale Zanini: Grazie Direttore, ci ritroveremo presto per le nostre chiacchierate….e altro.

Dir.Mancuso:  Certo Alessio, ne abbiamo ancora tante da raccontarci e da fare…..

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