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A tu per tu con Fausto Bersani – 19 set

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Questa settimana la nostra inviata, Valentina Cristiani, ha fatto due chiacchiere con Fausto Bersani, Agente Fifa. Fausto nasce a San Giovanni in Persiceto (Bo) la notte di Natale di 26 anni fa ed il 
pallone entra molto presto nella sua vita. Gioca 15 anni nell’A.C. Crevalcore, facendo la trafila delle squadre giovanili, fino al debutto con la prima squadra, in Serie D. Inizia l’Università (continuando a giocare nelle categorie inferiori) prima di lasciare il calcio giocato. Si laureo in Scienze Politiche a Bologna, decidendo di specializzarsi in “Management delle Imprese Sportive”. Vince il Concorso ‘’Top Talent Scout’’ di calcio, un traguardo che gli apre le porte del Carpi F.C. 1909. Diventa l’osservatore delle squadre avversarie e, per la prima volta nella sua storia, il Carpi conquista la promozione in Serie B. Ottiene poi la licenza di Agente Fifa, cominciando l’attività di agente dei calciatori. Osserva le rappresentative giovanili tra le provincie limitrofe, finché si accorge di un giovane centrocampista: Gioele Tonelli. “Si tratta di un talento dal sicuro avvenire – confida in esclusiva a 1000cuorirossoblu – cercato dal Modena, ma il Bologna convince il ragazzo, la sua famiglia e la società di appartenenza”. Ad inizio calciomercato estivo, Fausto inizia a condurre trattative da intermediario per calciatori e società pro, ottenendo alcuni mandati a vendere.

 

Se Fausto Bersani potesse realizzare un sogno cosa chiederebbe?

“Al momento ho due sogni, anche se preferisco parlare di aspettative.. ve ne svelerò una soltanto. Vorrei che un mio giovane assistito, Gioele Tonelli, talentuoso centrocampista della Primavera rossoblù possa debuttare in prima squadra. Incrociamo le dita e…Forza Bologna”.

Con quali società hai avviato trattative?

 

“L’ambizioso Verona ed il Modena, quest’ultimo motivato a risalire nella massima serie. Purtroppo però,

i costi dei cartellini di un difensore e di un centrocampista, rivelazioni della serie B italiana, vengono ritenuti fuori portata dalle due società sopra citate”. 

 

Notizia dell’ultima ora, Tacopina ha affermato che è stato raggiunto un accordo con Guaraldi. Il tuo pensiero su questa trattativa?

“Mi auguro che la trattativa tra il vertice societario precedente e quello del nuovo corso possa volgere a buon fine, per i tifosi, per la cittá ed i giocatori: meritano nuove esperienze importanti sia nella massima serie e, perché no, nel medio periodo anche in Europa”.

In attesa del cambio al vertice rossoblù, si può comunque affermare che Tacopina stia portando una ventata di entusiasmo a Bologna: prima squadra, Primavera e Bologna Femminile la passata domenica hanno ottenuto larghe e meritate vittorie..

“I bolognesi aspettavano un importante investitore da diversi anni e Tacopina riveste in pieno il profilo che i tifosi rossoblù sognavano. È difficile vivere la settimana di campo con tranquillità e con la giusta serenità se non si avverte la presenza di una grande società alle spalle: i giocatori e lo staff della prima squadra, il settore giovanile ed il calcio femminile ora possono volare sulle ali dell’entusiasmo, guardando al futuro positivamente”.

Rimanendo sul calcio femminile, tra i punti fondamentali della riforma di Tavecchio vi è la creazione di un campionato femminile a 12 squadre associate a club professionistici maschili per valorizzare il calcio in rosa. Cosa ne pensi?

“Il calcio femminile merita di crescere anche nel nostro Paese. Mi è capitato di seguire il movimento calcistico femminile statunitense mentre visitavo gli USA: le donne praticano il calcio in percentuale maggiore rispetto agli uomini e sarebbe bello vedere sempre più ragazze calcare il manto erboso anche in Italia. Non sarà una sola riforma a portarci ai livelli di Stati Uniti e Giappone, ma apprezzo la strada che Tavecchio e la Federazione hanno deciso di intraprendere”.

Passiamo quindi la palla alla Lopez band. Il Bologna è risorto a Pescara con una prima frazione di gioco superlativa, tre reti in 10 minuti ed il ritorno al gol di Acquafresca. Vi sará la consacrazione di Robert quest’anno?

“Il Bologna torna da Pescara con 3 punti importanti per la classifica, ma anche con un bomber in più su cui puntare. Il centravanti ex nazionale è ancora giovane, ha tanto da dare e se davvero gli infortuni gli daranno tregua, la scalata verso il ritorno in Serie A lo vedrà protagonista insieme a Cacia”.

In definitiva, dopo le gare incolore di Coppa Italia e la prima di campionato, il Bologna si sta sbloccando mentalmente. Cosa è cambiato?

“Credo che dalle sconfitte si esca più forti ed il Bologna ha una storia importante, un passato che aiuta a rialzarsi quando si cade. Dopo la retrocessione, i nuovi scenari societari e la nuova guida tecnica era normale che i cambiamenti dovessero essere metabolizzati e sicuramente dei nuovi ostacoli ancora si ripresenteranno, però adesso stiamo vedendo la prima discesa dopo una salita ripida e tortuosa: il Bologna ha tutte le carte in regola per avere più alti che bassi”.

Come pensi scenderanno in campo i rossoblù domani e cosa temi maggiormente del Crotone,  prossimo avversario? 

“Vengo da una scuola di osservatori esperti nell’analisi di squadre avversarie, perciò se fossi l’allenatore, generalmente, preparerei una formazione in base alle caratteristiche dell’altra squadra, ma senza snaturarmi. Penso peró che i rossoblù abbiano bisogno di continuità e che Diego Lopez cambierà poco o nulla rispetto all’undici iniziale visto a Pescara. Aspetterei ancora qualche partita prima di schierare Cacia/Acquafresca in tandem dal primo minuto”.

Se tu fossi al posto di Diego Lopez che modulo ed interpreti sceglieresti?

“Al posto di Diego Lopez non farei scelte diverse. Anche ad inizio stagione occorre ricercare una certa continuità, perciò confermerei la formazione scesa in campo a Pescara. Sicuramente Diego Lopez avrà lavorato a livello tattico e sulla testa dei ragazzi per gestire meglio il risultato, sperando soprattutto di evitare certi errori a livello individuale, ripenso a Coppola proprio la scorsa giornata, ma su questo il mister ha poco da lavorare”.

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