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E’ sempre Calciomercato – Daniel Bessa, un talento dai muscoli fragili – 28 ago

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Il Bologna ha perfezionato l’acquisto di un altro giocaotore: si tratta di Daniel Bessa, di proprietà dell’Inter. Il trequartista brasiliano è considerato da molti un futuro campione, ora potrà dimostrare le sue qualità in Serie B con una maglia importante come quella del Bologna. Vediamo, però, qual’è stato il percorso di Bessa fino ad adesso. I suoi esordi lo vedono protagonista in Brasile nella squadra giovanile dell’Atletico Paranaense; nel 2008 l’Inter si accorge di lui e decide di portarlo in Italia per rinforzare il settore giovanile. All’inizio viene aggregato agli Allievi Nazionali, ma nel 2012 fa il salto di qualità in Primavera disputando una Next Generation Series da protagonista. I neroazzurri infatti vinceranno il torneo e Daniel chiuderà il suo bilancio con tre goal all’attivo e l’assist per la rete decisiva di Samuele Longo in finale contro l’Ajax. Il 31 gennaio 2013 viene ceduto in prestito al Vicenza. Il sue debutto in Serie B avviene il 9 marzo 2013 in una gara contro il Padova, in cui entra dalla panchina. A causa di un infortunio però dovrà stare fermo per oltre metà anno riducendo la sua avventura con il Vicenza a poche presenze. Nell’estate dello stesso anno il brasiliano viene ceduto di nuovo in prestito, questa volta all’estero: all’Olhanense. Anche in Portogallo però non trova moltissimo spazio a causa di numerosi infortuni che l’hanno tenuto fuori per molto tempo. A gennaio di quest’anno viene girato in prestito allo Sparta Rotterdam, dopo fa il suo debutto il 9 marzo contro il Jong Fc Twente. In tutto collezionerà 7 presenze prima di fare ritorno all’inizio di quest’estate. Nasce come trequartista, ma Bessa può ricoprire tutto il fronte offensivo e giocare come seconda punta ma anche come esterno d’attacco. E’ un creatore di gioco per eccellenza. Le sue traiettorie di passaggio sono da calciatore già formato ed il suo fisico brevilineo gli permette di destreggiarsi con scioltezza negli spazi stretti. Ma per diventare grandi con i piedi, bisogna diventarlo anche con la testa. Bessa deve ancora migliorare sotto l’aspetto caratteriale. I primi anni sono stati difficili ed i miglioramenti ci sono comunque stati. La sua pecca più grande rimane però l’incostanza. Tende a spegnersi nell’arco dei 90 minuti e la sua emotività incide spesso sulle partite. Difetti di gioventù, sicuramente sormontabili.  

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