Seguici su

Bologna FC

The Day Before, puntata Zero – 25 Apr

Pubblicato

il


Dall’autore di “The Day After”, un nuovo capitolo, un “prequel” di Bologna-Fiorentina solo per i lettori di1000Cuori: buona lettura a tutti!

Derby dell’Appennino: nuovo capitolo di una storia infinita

Fate finta di essere in giro per Bologna. Immaginatevi che, dopo aver visto centro storico e dintorni, siate presi da una strana e curiosa voglia di sapere quale sia la rivalità, calcisticamente parlando, più sentita da queste parti. Incontrate il tifoso medio bolognese, probabilmente intento a mangiare per non venir meno al grande stereotipo della “ Grassa”, ma sempre pronto a soddisfare ed essere esauriente nei confronti degli amici turisti: perché da queste parti, l’ospite, è sacro.

A domanda, come dicevamo, segue velocissima e praticamente scontata risposta: cinque semplice lettere. “Viola”. Il colore del nemico per eccellenza: la squadra di Firenze. La Fiorentina.

Certo, per non venir meno ai principi basilari della statistica, la risposta non sarà totalmente unanime e potrete trovare la voci fuori dal coro che vi rispondano Juve ( scontato), Cesena (rivalità più sentita dai romagnoli) o al limite Modena, il derby che, per ragioni geografiche, dovrebbe essere quello per eccellenza.

Eppure, c’è qualcosa che pone la sfida con la Fiorentina decisamente un gradino sopra tutte le altre: perché si parla non solo di una rivalità antichissima, già in voga negli anni settanta, ma di una partita storica del nostro campionato, tristemente nota per gli episodi di violenza ( la molotov dell’89) che fecero del derby dell’Appennino una delle partite più a rischio e a bollino rosso dell’intero campionato italiano.

Negli anni ’90, con lo squadrone di Cecchi Gori e Batistuta da una parte e di Gazzoni e Signori dall’altra, l’apice del confronto sportivo, con le due a sfidarsi per posti in Europa, semifinali di coppa Italia e chi più ne ha più ne metta; a inizio duemila, la decadenza di entrambe: prima della Viola ( fallita e poi rinata con i Della Valle), poi del Bologna, costretto da Gazzoni in poi a vivacchiare tra serie A e B per colpa di dirigenze mai all’altezza.

Nel 2005 l’ultimo sgarbo: la Fiorentina si salva, determinando anche se indirettamente l’ultima retrocessione rossoblù. E’ l’era di Calciopoli: nel capoluogo emiliano ancora oggi ci si riferisce a quell’episodio come un’ingiustizia mai pagata e perpetuata dalla banda-Moggi, di cui facevano parte, come visto e risaputo, pure i Della Valle.

Insomma: per il bolognese medio, la colpa della retrocessione di dieci anni fa, la più cocente per come maturò, è esclusivamente da assegnare al nemico viola. E ti pareva.

Sabato l’ennesimo capitolo di questa sfida e rivalità senza fine: due squadre con obiettivi agli antipodi, ma pur sempre eredi di quella tradizione di rivalità che persiste dalla fine degli anni ’60. Punti salvezza e punti Europa in palio: una sfida infuocata, come da anni non si vedeva, per uno dei match più caldi dell’intera giornata della massima serie.

Il rush finale può avere il suo inizio: appuntamento alle 18 di sabato, al Dall’Ara, per scrivere un nuovo capitolo nel grande libro senza fine di questo strano e, in fondo, unico derby.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *