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Fortitudo, Aradori: “C’è amarezza per le ultime sconfitte. Dobbiamo capire i nostri errori e migliorare”

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Crediti: Valentino Orsini - Fortitudo Kigili Bologna

Il giocatore della Fortitudo Flats Service Pietro Aradori è stato ospite del programma “Cuore Fortitudo” sul canale TRC.

Sulle due ultime sconfitte contro Umana Chiusi e UEB Gesteco Cividale – “Siamo tornati ad allenarci con la voglia di fare meglio. Nelle vittorie e nelle sconfitte c’è sempre una ripartenza. Dobbiamo guardare agli errori e capire dove migliorare. A volte ci riusciamo, altre volte gli avversari fanno meglio di noi, ma l’atteggiamento deve essere sempre positivo.”

Sulla sconfitta contro Cividale – “Demeriti nostri e meriti loro. Senza un americano e con l’altro che non ha giocato bene, gli italiani si sono compattati. Noi non abbiamo giocato al nostro livello, ed è un peccato perchè al Paladozza c’è sempre una atmosfera particolare, unica. L’atteggiamento rispetto alla partita di Chiusi è migliorato. L’Umana non è stata al nostro livello non solo per questioni tattiche, ma anche perchè è mancata la reazione necessaria. Domenica anche in svantaggio non abbiamo mollato e abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Ma non è stato sufficiente. Siamo un ottimo gruppo, una buona squadra, e giocare a Bologna deve essere una spinta in più. Cividale ha creato un bel progetto, salendo dalla Serie B e sono consapevoli di ciò che vogliono fare.

C’è rassegnazione sulla promozione? – “Nessuno ci ha chiesto di non salire. Perdiamo perchè in certe partite gli altri sono più bravi di noi. Vogliamo fare i playoff. Per questo serve fare meglio.

Sul campionato di A2 – “Non è un campionato facile e scontato. Dobbiamo dare il 110% per fare quel che si faceva in categoria superiore. In A2 ci sono ottimi giocatori che non hanno forse avuto le giuste occasioni per giocare in Serie A, o hanno fatto scelte diverse, ma tutti vanno rispettati.”

Sul ritorno agli allenamenti – “C’è sempre l’amaro in bocca al ritrovo dopo una sconfitta. Non tutte le sconfitte sono uguali, ma c’è sempre frustrazione e rabbia. Io vedo un gruppo a cui dà fastidio perdere perché tutti diamo il massimo per vincere.

Sul suo essere un giocatore molto divisivo – “Io posso essere amato o criticato, non dipende da me. Mi piace Bologna, mi piace la Fortitudo. Quando una piazza è molto amata ci sono anche tante aspettative. Mi piace un ambiente come questo che vive di pallacanestro.”

Sul giocatore che lo ha impressionato di più in A2 – “Mi ha impressionato Tomassini (Tramec Cento ndr.) che è un amico e che contro di noi ha fatto una partita incredibile.

Sulle sue aspettative per la gara contro Udine – “Dovremo guardarci allo specchio, essere noi stessi, fare quello che sappiamo e mascherare quello che ci viene meno bene, e tornare a rendere il Paladozza un fortino. Dobbiamo lavorare più su noi stessi, ricordando comunque che affrontiamo un avversario di livello.”

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