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La Virtus supera Crema e approda in semifinale scudetto

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Virtus Segafredo Bologna

PLAYOFF 2022/2023

QUARTI DI FINALE

GARA 2

PARKING GRAF CREMA 62-75 VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA (19-16;31-37;42-49)

Parking Graf Crema: D’Alie 7, Melchiori 7, Nori 4, Conte 8, Kaba 18, Capoferri ne, Caccialanza ne, Rizzi ne, Pappalardo ne, Dickey 9, Meresz 9. All. Piazza.

Virtus Segafredo Bologna: Del Pero 8, Pasa ne, Rupert 6, Barberis 4, Dojkic 4, Andrè 13, Zandalasini 6, Orsili 5, Parker 22, Laksa 7, Cinili ne. All. Giampiero Ticchi.

Arbitri: Gagliardi, Centonzi, Bettini.

Tiri liberi: CR 11/12 (91%); BO 9/14 (64%).

Rimbalzi: CR 42; BO 46.

Falli: CR 18; BO 16.

Tiri da 2: CR 21/56 (37%); BO 27/51 (52%).

Tiri da 3: CR 3/17 (17%); BO 4/16 (25%).

QUINTETTI INIZIALI

Virtus Segafredo Bologna: Dojkic, Laksa, Zandalasini, Rupert, Andrè.

Parking Graf Crema: D’Alie, Melchiori, Dickey, Meresz, Kaba.

Operazione quarti di finale riuscita per la Virtus Bologna, che alla lunga regola un’ostica Crema, che soprattutto nel primo tempo ha dato più di un grattacapo alla difesa della Virtus. Partita dagli alti ritmi e molto fisica: Crema non ha voglia di finire la propria (ottima) stagione, Bologna ha invece fretta di andare in semifinale, dove l’attende Sesto San Giovanni. Escono vittoriose le ragazze di Ticchi dopo una buona prova di squadra e una sontuosa prestazione delle lunghe bianconere Andrè e Parker nel pitturato.

Inizia in salita il match della Virtus, che appare contratta sotto canestro (quasi 2’ senza segnare) e sofferente per la ringhiosa difesa avversaria: Kaba e D’Alie (già 4 assist per lei a fine primo quarto) si superano in entrambe le metà del campo, mentre Bologna è fallosa in attacco e poco reattiva a rimbalzo. Parker cerca di rianimare le sue segnando 4 punti consecutivi, ma Crema, sulle ali dell’entusiasmo, appoggia con Conte il 19-16 sul quale si chiude il primo quarto, di poca sostanza per Bologna, di grande carattere per le lombarde.

Il secondo parziale inizia nel segno della Virtus: Del Pero segna, Andrè stoppa, e la Segafredo cerca di rimettere in carreggiata una serata iniziata storta, trovando il sorpasso con la numero 1, che trascina le sue fino al 21-26 anche grazie ad una difesa molto più incisiva rispetto a quella messa in campo nei 10’ precedenti. Fisico e nervosismo rischiano di prendere il sopravvento nei minuti finali prima del fischio della sirena lunga, che suona sul 31-37 spedendo le due squadre a sbollire la tensione negli spogliatoi. Molto bene Andrè, che con 7 punti e 7 rimbalzi si candida miglior giocatrice della prima metà di partita, lucida sotto canestro e solida in attacco quando chiamata in causa.

Rientro aggressivo sul parquet di Bologna, che con Laksa e Dojkic trova 5 punti consecutivi per il +11, costringendo coach Piazza al timeout: Crema risponde presente alla chiamata del mister e si porta a -3 con Conte e D’Alie, brava in più occasioni ad aggirare la difesa virtussina. Laksa e Parker ricacciano tuttavia di prepotenza indietro le biancoazzurre, che non sfruttano una serie di occasioni sotto canestro, presentandosi così all’ultimo quarto su un apertissimo 42-49 in favore Virtus.

Negli ultimi 10’ Kaba continua a rendersi pericolosa per Bologna, ma le bianconere persistono nell’essere incontenibili sotto canestro con Parker e Andrè, ed Orsili piazza il nuovo +11 con una tripla che costringe nuovamente il mister di Crema a radunare le sue alla panchina. L’inerzia non cambia, Crema collassa lentamente rispetto ai centimetri e il fiato virtussino, mentre Parker detta legge sotto al ferro raggiungendo quota 22 punti segnati, dispensando assist per le compagne e permettendo a Barberis di firmare il 56-71 a meno di 2’ alla fine della partita. Si chiude su un giusto 62-75 gara 2 dei quarti di finale in favore bolognese, tra gli applausi del Pala Cremonesi per le proprie beniamine e la soddisfazione della Virtus per essersi conquistata in due sfide l’accesso alle semifinali playoff.

Stupendo il tandem sotto canestro Parker-Andrè: doppia doppia per la lunga azzurra (13 punti e 15 rimbalzi) e sontuosa prova offensiva dell’americana, che ha letteralmente spezzato ogni tentativo di riavvicinamento di Crema nell’ultimo parziale. Meno incisiva rispetto alla partita precedente Rupert, innervosita dalla difesa cremasca e sorvegliata numero uno delle ragazze di Piazza. Per Crema bene Kaba, miglior realizzatrice di casa con 18 punti, ma buone prestazioni anche per la solita e solidissima D’Alie e la magiara Meresz.

Nessuna pausa nel tour de force che attende la Virtus Bologna: ad aspettare la Segafredo in semifinale, da circa 30’ prima della fine del match, è l’Allianz Geas Sesto San Giovanni, che ha liquidato in due gare Sassari. Avversario ostico, che ha ribaltato il fattore campo in Sardegna, e che si presenta voglioso di dire la sua senza avere nulla da perdere: Bologna, per arrivare in finale e giocarsi lo scudetto col fattore campo a favore, dovrà fare i conti con una vera e propria mina vagante. Dall’altro lato del tabellone, invece, Schio (sorprendentemente arrivato a gara 3 contro Campobasso) avrà a che fare con la terza forza del campionato, la Reyer Venezia.

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