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Diario dal Giro: nella volata conclusiva è Mark Cavendish a vincere: sua, e di Roglic, la festa all’ombra del Colosseo

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Giro d'Italia


È stato un Giro d’Italia, il 106esimo della storia, all’insegna dell’attesa, dello studio dell’avversario e anche delle polemiche: quest’ultime per i vari forfait dovuti al Covid, per il maltempo che non ha abbandonato praticamente mai le tappe nel corso dei giorni e che ha portato all’accorciamento sensibile di una delle più attese. L’attesa e lo studio portano il volto di chi oggi alza il trofeo “Senza Fine”, quel Primoz Roglic che solo ieri, nella tappa conclusiva sul Monte Lussari, ha indossato per la prima e decisiva volta in questo Giro 2023, memore di quanto successo nel 2020 al Tour, quando fu galeotta un’altra cronoscalata, quella di Planche des Belles Filles, per vedergli scappare dalle mani una maglia gialla tenuta praticamente per tutte le tappe. Il Giro numero 106 ci lascia nella memoria anche il volto di Mister G, quel Geraint Thomas primo inseguitore di Remco Evenepoel, costretto al ritiro per Covid, e abile a tenere e riprendersi la maglia a suo piacimento: sul Monte Bondone fu Almeida a vincere, ma proprio il gallese si riprese la maglia Rosa, rispondendo anche sulla Cima Coppi colpo su colpo agli attacchi degli avversari, come a voler dire a tutti: “è il mio momento questo”.

Nulla può, però, neanche Mister G contro questo Primoz, che, come già detto, aveva un conto con il destino, e ne era ben consapevole: già dalla mattina era sul tracciato con la sua bici per studiare ogni minimo tratto nel quale recuperare quei 26”. Più forte dei guai, più forte di tutti: Roglic chiude con 40” su un grandissimo Thomas, e chiude i conti anche con quel nefasto Tour 2020, in cuor suo. Ma, oltre alla grande vittoria dello sloveno nella generale, abbiamo altri protagonisti che si sono dati battaglia per le altre maglie: un Thibaut Pinot che, al suo ultimo Giro, si prende la Maglia Azzurra degli scalatori, dettando legge sui Gran Premi della Montagna; una Maglia Ciclamino portata dal primo all’ultimo giorno da un fantastico Jonathan Milan, che anche nella tappa conclusiva di oggi in quel di Roma riesce a battere un Derek Gee mai domo e a confermarsi nella classifica a punti, la classifica dei velocisti. Joao Almeida, rimasto in lotta fino alle ultime battute e classificatosi terzo alla fine dietro Roglic e Thomas, torna a casa con la Maglia Bianca, quella di miglior giovane.

Roma, 21esima e ultima tappa di questo Giro, è la passerella finale per la maggior parte dei protagonisti, in un inizio disteso ormai per tutti: abbraccio tra i duellanti Roglic-Thomas, clima sereno nel gruppo con una Jumbo-Visma a guidare in tinte Rosa. Dopo aver raggiunto Ostia, già sulla via del ritorno, la maglia Rosa Roglic brinda alla sua vittoria, intrattenendosi a parlare proprio con Thomas. A 68 km dall’arrivo iniziano i primi scatti, portati da Cesare Benedetti, Maxime Bouet e Tomas Skujins quando il primo giro del percorso sta volgendo al termine, inseguiti dalla Movistar e dal Sevilla e Marcellusi. Il terzetto di testa si porta a 23” sul gruppo di inseguitori: è Skujins a passare per primo sul traguardo volante posto a 50 km dall’arrivo, Jonathan Milan consolida ufficialmente la sua maglia Ciclamino. Skujins fa suo anche il secondo traguardo volante, posto a 25 km dall’arrivo, mentre poco dopo, circa quando mancano 14 km alla fine, è Bettiol a provare a sorprendere tutti con un attacco, quando ha inizio l’ultimo giro. Poco dopo i fuggitivi vengono ripresi, con INEOS e Jumbo a guidare il gruppo e dietro le squadre dei velocisti, pronti a prendersi la vittoria di tappa. A 4 km Gee e Maestri provano ad allungare sul gruppo, ripresi dalla Movistar di Gaviria, anche lui pronto a sfruttare gli ultimi metri per portarla a casa, così come Jonathan Milan, che continua a gestire in mezzo agli avversari per provare poi lo scatto finale. Nell’ultimo km avviene di tutto: Milan parte, ma gli avversari sembrano averne di più, sulla destra viene fuori forte Mark Cavendish. Ackermann cade rovinosamente contro le barriere senza conseguenze gravi per fortuna, e davanti è proprio Cannonball Mark Cavendish a prendersi l’ultima tappa e a fare sempre più la storia 15 anni dopo aver vinto la prima volta una tappa al Giro, e dopo aver annunciato il ritiro ad inizio settimana. Alza le mani Mark, ma alza le mani dietro anche Primoz Roglic, ufficialmente vincitore del Giro d’Italia 2023.

 

Classifica di tappa:

1.     Cavendish M. (Astana Qazaqstan Team) 2:48:26

2.     Kirsch A. (Trek-Segafredo)

3.     Fiorelli F. (Green Project-Bardiani CSF-Faizane)

4.     Dainese A. (Team DSM)

5.     Krieger A. (Team Alpecin-Deceuninck)

6.     Stewart J. (Groupama-FDJ)

7.     Gaviria F. (Movistar Team)

8.     Matthews M. (Team Jayco-AIUla)

9.     Marit A. (Intermarche-Circus-Wanty)

10.  Stewart C. (Team Jayco-AIUla)

 

Classifica generale maglia Rosa:

1.     Roglic P. (Team Jumbo-Visma)

2.     Thomas G. (INEOS Grenadiers) +0:14

3.     Almeida J. (UAE Team Emirates) +1:15

4.     Caruso D. (Bahrain-Victorious) +4:40

5.     Pinot T. (Groupama-FDJ) +5:43

6.     Arensman T. (INEOS Grenadiers) +6:05

7.     Dunbar E. (Team Jayco-AIUla) +7:30

8.     Leknessund A. (Team DSM) +7:31

9.     Kamna L. (Bora-Hansgrohe) +7:46

10.  De Plus L. (INEOS Grenadiers) +9:08

 

Classifica maglia Azzurra:

1.     Pinot T. (Groupama-FDJ) 237 pt.

2.     Gee D. (Israel-Premier Tech) 200 pt.

3.     Healy B. (EF Education-Easypost) 164 pt.

4.     Bais D. (EOLO-Kometa) 144 pt.

5.     Rubio E. (Movistar Team) 118 pt.

 

Classifica maglia Ciclamino:

1.     Milan J. (Bahrain-Victorious) 215 pt.

2.     Gee D. (Israel-Premier Tech) 160 pt.

3.     Ackermann P. (UAE Team Emirates) 95 pt.

4.     Matthews M. (Team Jayco-AIUla) 93 pt.

5.     Skujins T. (Trek-Segafredo) 79 pt.

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