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Repubblica – Sabatini su Arnautovic: ”La scelta di Motta è rischiosa. Marko si sente defraudato”

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crediti immagine: Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblu

Walter Sabatini, ex collaboratore tecnico del Bologna, ha rilasciato un’intervista alle colonne odierne di Repubblica. L’ex dirigente di Bologna e Salernitana ha parlato della situazione legata a Marko Arnautovic, dal momento che era stato proprio Sabatini a portare l’austriaco in rossoblù nell’estate del 2021.

”Probabilmente ciò che dirò non piacerà molto all’ambiente Bologna, ma lo dirò ugualmente. Faccio volentieri i miei complimenti a Thiago Motta per la gestione della squadra e per come la sta allenando”.
Poi Sabatini passa a parlare di Marko Arnautovic: ”Lo conosco meglio di tutti, abbiamo lavorato insieme nel Bologna. L’ho sempre seguito, anche prima che venisse in rossoblù. Posso dire che non sono d’accordo sulla sua esclusione dalle partite”.

Ha sentito Arnautovic?

”No, lui no. Ho parlato solo con i suoi agenti”.

Come sta a livello emotivo?

”E’ in una fase di nervosismo, è deluso. E’ molto rammaricato perché non avrebbe mai pensato di vivere una certa situazione a Bologna. Non è arrabbiato, ma solo rammaricato perché sa che potrebbe aiutare la squadra. Si sente defraudato e io faccio fatica a dargli torto”.

Tuttavia, i numeri e i risultati danno ragione a Motta.

”Motta sta facendo un ottimo lavoro, ma penso che sarebbe ancora migliore con Arnautovic in campo. Rinunciare a lui non è edificante”.

Non crede che Motta ci rinunci perché non lo reputa abbastanza adatto al suo gioco?

”Non penso. Marko è un attaccante decisivo sotto porta, quando è in campo gioca con e per la squadra, legge bene il gioco, non scherziamo. Inoltre, lo scorso anno a La Spezia Thiago Motta si scontrò con Nzola, quindi evidentemente ha qualche problema con i centravanti”.

Non potrebbe invece essere che Motta ritenga che Arnautovic non si alleni al suo massimo?

”Io l’ho visto all’opera sotto la guida di Mihajlovic. In allenamento si prende qualche pausa, ma si allena sempre duramente. Potrebbe essere che Thiago Motta pretenda un certo tipo di lavoro neuro muscolare, e allora Marko non è il giocatore adatto”.

Potrebbe esserci una sorta di antipatia verso Arnautovic?

”No, non penso proprio. Il calcio non funziona in questo modo, al massimo si può parlare di identità di squadra. Motta vuole che il Bologna sia del gruppo, non di Arnautovic”.

Ossia la filosofia del ”sono tutti sullo stesso piano”…

”Non la condivido. Non ci sono giocatori uguali agli altri. Riconosco che Motta sia stato molto coraggioso e abbia fatto anche scelte impopolari, tuttavia, ritengo che lui voglia far prevalere la sua affermazione professionale, è come se volesse creare la Motta band. 
Conosco come sono i rapporti tra allenatori e giocatori. Questa è una scelta assai rischiosa, il calcio non termina con la partita di Salerno. Oggi Motta viene applaudito, io per questa scelta però non lo faccio”.

(Fonte: Repubblica – Simone Monari)

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