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Il Resto del Carlino – Bologna, Thiago ha sistemato anche la difesa

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Fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it


È un Bologna che brilla in tutti i reparti. Infatti, non c’è solo la bellezza e la fluidità della manovra offensiva. Nelle ultime tre gare, i rossoblù hanno tenuto la rete immacolata in almeno tre occasioni, subendo solo le due reti di Salerno. Tre clean sheet su quattro gare, Lazio, Salernitana, Udinese e Atalanta, che hanno significato innanzitutto 8 punti su 12 e la consapevolezza di avere a disposizione uomini e abilità importanti. Il quintetto che ha difeso la porta rossoblù nelle ultime due, in particolare, ha portato a casa due vittorie con zero gol subito, tra cui il primo clean sheet esterno.

SKORUPSKI. Ne sa qualcosa Lukasz Skorupski che ha Bergamo ha contribuito fattivamente a tenere inviolata la porta del Bologna. Parata salvarisultato su Højlund e prima volta immacolato fuori dalle mura amiche, in stagione. Il portiere polacco è diventato una sicurezza grazie alla sua costanza nel rendimento tra i pali. Una menzione va fatta anche al suo vice Bardi, che contro l’Udinese non ha sfigurato e ha portato a casa tre punti e un’altra volta la porta inviolata. Per il Bologna i numeri parlano chiaro: Skorupski o Bardi, la difesa ha preso 11 reti dopo il Mondiale ed è la terza della Serie A insieme all’Inter. Davanti solo Napoli e Lazio con 9 gol presi.

POSCH. Titolare inamovibile, terzino destro difensivo ed offensivo all’occorrenza, pilastro di questo Bologna, regista e rifinitore aggiunto, ma anche goleador. Stefan Posch è un giocatore a cui il Bologna di Motta non sembra poter rinunciare. E i suoi gol sono stati finora 5, ma tutti pesantissimi. L’austriaco ha sorpreso tutti, non solo perché in 5 stagioni di Bundesliga aveva segnato appena 2 reti, ma proprio per l’applicazione con cui si è calato nel calcio italiano. Nelle prossime nove giornate spera di continuare così, magari segnando altre reti e mettendo nel mirino il record assoluto in maglia rossoblù che appartiene a Salvatore Fresi, autore di 8 reti nella stagione 2001/02, sotto la guida di Francesco Guidolin nonché marcatore nell’ultimo successo rossoblù al Dall’Ara contro il Milan proprio nel 2002.

LUCUMÍ. 25 gare su 29, sempre titolare. Jhon è il pilastro del Bologna di Thiago Motta. Secondo solo a Skorupski in termini di minuti giocati, già Sinisa Mihajlovic, prima dell’esonero, lo aveva messo al centro della sua difesa. Thiago non solo lo ha messo al centro della difesa, ma ne ha fatto un leader. Perché Lucumí è un leader naturale, e la fascia da capitano che Thiago gli ha affidato in più di un’occasione ne è la testimonianza. Il difensore colombiano è una sicurezza a cui i compagni non possono rinunciare: le sue uniche due assenze sotto la guida di Motta sono state quelle contro la Juventus, quando a Torino si accomodò in panchina (3-0), e contro il Monza, in casa squalificato (0-1).

SOUMAORO. La meritocrazia prima di tutto e se stai bene giochi. Lo sa bene Adama Soumaoro che dopo l’infortunio rimediato prima della trasferta di Firenze ha dovuto saltare Monza e Sampdoria per indisponibilità, e dopo l’ok dei medici è rimasto a guardare i compagni dalla panchina contro Inter e Torino, prima di tornare in campo contro la Lazio per mettere in fila quattro prestazioni importanti: Lazio, Salernitana, Udinese e Atalanta. Tre clean sheet su quattro, un biglietto da visita importante per chi come Adama deve iniziare a discutere il suo futuro, visto il contratto in scadenza nel 2024. La certezza però c’è, Soumaoro è una garanzia rossoblù.

KYRIAKOPOULOS. Completa il quintetto difensivo Georgios Kyriakopoulos. Il greco è ormai titolare da quattro gare. Nelle prime due Motta gli ha chiesto di agire da esterno alto di fascia, con ottimi risultati. Contro la Lazio ha partecipato alla costruzione delle azioni da gol del Bologna, contro la Salernitana ha fornito due assist. Poi, l’infortunio di Cambiaso e l’occasione nella posizione naturale di terzino sinistro a quattro: due gare, due vittorie. Scaramanzia a parte, il suo contributo è stato importante, e Kyria punta dritto al riscatto a fine stagione. L’ultima parola sarà del Bologna, ma le prestazioni sono convincenti e il prezzo (3 milioni) vale la qualità dell’esterno ellenico.

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