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L’altro spogliatoio: difficoltà e punti di forza del Napoli

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Il calo subito nel turno infrasettimanale non deve fermare la progressione del Bologna. Sinisa & co. hanno questa sera la possibilità di fare un grande prestazione al cospetto di un Napoli in estrema difficoltà. Il palcoscenico del posticipo del sabato sera, la cornice del Diego Armando Maradona pur vuoto e le motivazioni di un gruppo che deve risollevarsi dopo la deludente sconfitta di Cagliari, devono fare la differenza. Dall’altra parte un Napoli fragile, che arriva dal doloroso trittico: eliminazione dall’Europa League, sconfitta con l’Atalanta e pareggio col Sassuolo.

ASSENZE E SQULIBRI – Il Napoli ha sofferto nelle ultime settimane di una lunga serie di problemi fisici. Tuttavia, la squadra di Gattuso si è mostrata molto fragile soprattutto dal punto di vista difensivo e dell’organizzazione dell’intera fase difensiva e non solo. Infatti, i campani hanno faticato e non poco ad offrire equilibrio e copertura alla difesa prima orfana di Koulilbaly e Manolas, e dopo il rientro del senegalese, anche di Kostas Manolas. Una situazione difficile che ha tolto sicurezze anche sulle fasce, dove il Napoli coi suoi terzini ha faticato.
In questo contesto, in cui i terzini hanno perso la loro efficacia, il Napoli ha faticato anche nell’impostazione del proprio gioco. Se nella prima parte della gestione Gattuso il possesso in difesa e la costruzione dal basso avevano funzionato bene, recentemente gli azzurri hanno trovato grosse difficoltà, regalando tante occasioni agli avversari. Il rientro di Koulibaly ha parzialmente migliorato la situazione, ma il Napoli rimane sempre molto fragile, soprattutto se costretto da un buon pressing avversario.

PERICOLO COSTANTE – La squadra di Gattuso in avanti rimane un pericolo costante. Nonostante le difficoltà a costruire l’azione, anche per via di un deficit dei, solitamente due, mediani nell’impostazione della manovra, il Napoli ha mostrato comunque di avere una certa pericolosità in avanti.
Le difficoltà del collettivo non hanno comunque inficiato il rendimento dei singoli. In particolare, Zielinski, Lozano e Insigne hanno continuato ad essere decisivi negli ultimi 30 metri di campo con giocate individuali. Non è un caso che gli ultimi gol del gol siano nati proprio da loro iniziative. Per questo sarà di vitale importante per il Bologna isolare i tre trequartisti azzurri e non farli ricevere: i suoi esterni Lozano e Insigne per evitare di lasciarli puntare i diretti avversari e per non permettere al numero 20 polacco di girarsi e puntare alla porta di Skorupski.
L’altra arma fondamentale per il Napoli saranno le corse in profondità di Osimhen, il nigeriano di rientro dall’infortunio potrebbe essere importantissimo per Gattuso per allungare la difesa del Bologna, che dovrà dunque essere bravo a non allungarsi.

 

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