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Fortitudo Bologna

Troppa Urania per la Fortitudo: all’esordio l’Aquila si arrende 94-78

La Fortitudo cade nella prima stagionale contro l’Urania Milano. I meneghini puniscono dall’arco a ripetizione senza che la Effe riesca a replicare

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Riccardo Bolpin
Riccardo Bolpin durante Urania-Fortitudo (©Mauro Donati)

WEEGRENIT URANIA MILANO 94 – 78 FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA (23-17;33-18;21-21;17-22)

Weegrenit Urania Milano: Anchisi, Potts 12, Malattia ne, Gentile 16, Amato 20, Maspero 3, Pagani 7, Solimeno, Leggio 11, Cavallero 10, Udanoh 7, Cesana 8, All. Cardani.

Flats Service Fortitudo Bologna: Giordano ne, Bonfiglioli ne, Gabriel 11, Battistini 11, Braccio ne, Bolpin 14, Panni, Cusin, Fantinelli 10, Freeman 21, Sabatini 9. All. Cagnardi.

Qui le statistiche complete

Esordio a nubi nerissime per la Fortitudo, autrice di una prestazione mesta e con poco carisma in casa dell’Urania Milano. La squadra di Gentile fa valere la propria mira dall’arco, mentre la Effe soffre enormemente in difesa e a rimbalzo, priva delle proprie bocche da fuoco dalla lunga distanza.

La Fortitudo apre infatti la propria stagione con un’assenza importante oltre d Aradori, cioè quella dell’MVP della SuperCoppa Fabio Mian. Una mancanza più che giustificata, dato che l’ex Trapani è rimasto a Bologna per essere presente durante la nascita del secondogenito. Dopo la doppia bella prestazione in SuperCoppa, quindi, si può dire che la Fortitudo abbia fatto uno, se non due, passi indietro.

La cronaca di Urania-Fortitudo

Quintetti iniziali:

Urania Milano: Gentile, Amato, Leggio, Udanoh, Potts.

Fortitudo Bologna: Fantinelli, Bolpin, Panni, Gabriel, Freeman.

Primo tempo

Partenza nel quintetto iniziale della Effe per Alessandro Panni, sul parquet dal 1′ nonostante la degenza di un mese per sopperire alle assenze di Aradori e del neopapà Mian. Primi punti della stagione firmati dall’accoppiata biancoblù a stelle e strisce, mentre per l’Urania è l’attesissimo Gentile a sbloccare il tabellone con 6 punti consecutivi. La Fortitudo non riesce a ingranare mentre l’Urania, sfruttando la spinta del palazzetto, trova soluzioni dall’arco e con uno straripante Udanoh a sportellare sotto al ferro.

Proprio la doppia inchiodata dell’americano che vale il 16-7 convince Cagnardi a fermare il tempo per ristabilire l’ordine. É il duo americano a suonare la carica: in un amen la Fortitudo si riporta a -3, ma le mani meneghine sono bollenti dall’arco e l’Urania tiene a distanza di sicurezza gli ospiti, che chiudono il primo quarto sotto 23-17.

Secondo parziale da incubo per la Effe. La difesa della Fortitudo è troppo morbida e l’Urania ne approfitta, raggiungendo rapidamente il +10 che fa infuriare Cagnardi dopo poco più di 1′ dalla ripresa. Lavata di capo da parte del coach e timida reazione Fortitudo, ma l’Aquila non riesce a trovare la quadra per contenere il fade away di Gentile e la verve dalla lunga dei milanesi.

Solo grazie a un paio di belle trovate di Fantinelli la Fortitudo riesce a restare in scia all’Urania per un po’, schiacciata progressivamente dalla precisione dall’arco di Amato&Co fino al -21. La festa della tripla si chiude con la sirena di metà partita, che spedisce la truppa di Cagnardi negli spogliatoi alla disperata ricerca di soluzioni.

Secondo tempo

Partenza sicuramente più intensa per la Fortitudo in avvio di secondo tempo, anche se perdurano i problemi in difesa nei confronti di Gentile, già a quota 16. La Fortitudo rosicchia con pazienza qualche punticino, arrivando a -14 con la bomba di Bolpin, a lunghi tratti sottotono. Continua lo stato di grazia dalla lunga di Amato, reduce dalla giocata del match rimettendo la palla contro la schiena proprio di Bolpin. Suonano le sirene d’allarme per la Effe, che scivola rapidamente di nuovo a -21 all’ultima pausa della gara, priva di spunti dall’arco.

Ultimi 10′, l’Aquila è sull’orlo del baratro. Troppa frenesia in casa Fortitudo, ansiosa di provare a riaprire l’incontro non riuscendo tuttavia a scrollarsi il -20 dal groppone. Freeman sorprende tutto l’Allianz Cloud colpendo da 3 ma la Effe non riesce a trovare il ritmo, continuando a subire enormemente in difesa fino al -22 che porta uno sconsolato Cagnardi a chiamare minuto quando mancano poco più di 4′ alla fine della sfida. La Fortitudo continua a sparare a salve da 3 e gli ultimi giri di lancette si trasformano in puro garbage time per l’Urania, che porta meritatamente a casa la prima vittoria della stagione. Finisce 94-78 la prima sfida per la Fortitudo di Cagnardi, che sarà chiamata, tra una settimana, a portare in campo una versione di sé stessa profondamente più convincente.

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