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Bologna

Alé Bulåggna: “Ciapèr el bôtt e i quattréin”

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Appuntamento con un nuovo detto proveniente dalla lunga lista di modi di dire ed adagi coniati o reinterpretati dal dialetto petroniano. Cerchiamo di mantenere vivo il nostro gergo ed i nostri modi di dire con la rubrica Alé Bulåggna, un modo per cercare di recuperare e tenere in vita alcuni proverbi e modi di dire utilizzando come fonte il libro “La fantasia popolare nei modi di dire della parlata bolognese”, di Gaetano Marchetti. Potete trovare tutte le uscite precedenti a questo link

 

“Ciapèr el bôtt e i quattréin”

La frase da riscoprire di oggi, si può utilizzare in quelle situazioni in cui si è tutto sommato pronti a rischiare, quando ci si avventura in una scelta o in una situazione  da cui si può ricavare un danno o un guadagno, ma in cui si è comunque pronti a prendersi il rischio e tentare: in questi momenti il nostro dialetto ci descriverebbe come persone pronte a “ciapèr el bôtt e i quattréin”. Saremmo cioè pronti a prendere le botte, se la situazione volgesse al peggio, così come i quattrini se volgesse nei migliori dei modi. In questo caso il tifoso rossoblu potrebbe utilizzare benissimo questo proverbio quando l’allenatore si prende un rischio di formazione, o modifica l’impianto in corsa con una sostituzione; insomma, quando l’allenatore corre un rischio per cercare un guadagno, sapendo che potrebbe invece portargli anche un danno, ecco allora che il nostro allenatore sta agendo come chi è pronto a “ciapèr el bôtt e i quattréin”. E quante volte il nostro allenatore in queste stagioni ha provato novità a volte apparentemente inspiegabili, pronto a “ciapèr el bôtt e i quattréin

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