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Carspillar – Pagani Zonda C12, l’auto con cui tutto ebbe inizio

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ilSole24Ore

Lo scorso anno Pagani Automobili è stata protagonista di un importante avvenimento, si sono celebrati i 20 anni di Zonda: il 9 marzo 1999 esordiva la C12.
Nel 2019, in occasione del Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, Pagani ha fatto rivivere a Zonda C12 il fascino del debutto: il telaio numero 001 – dopo un restauro a regola d’arte – è stato riportato al suo primario splendore.

Programma Rinascimento. L’esemplare, originariamente utilizzato per i crash test d’omologazione, è stato completamente ricostruito seguendo le specifiche tecniche custodite negli archivi storici di Pagani Automobili. Grazie al Programma Rinascimento è quindi risultato possibile ripristinare le componenti del veicolo in modo da riportarlo alla massima bellezza tecnica iniziale.
La vettura, al primo posto tra quelle realizzate dal prestigioso Atelier emiliano, racconta la storia di due amici argentini: Horacio Pagani ed il cinque volte campione del mondo F1 Juan Manuel Fangio. Grazie alla lettera di raccomandazione di quest’ultimo a Giulio Alfieri, ingegnere capo di Maserati e successivamente di Lamborghini, Horacio trovò un’occupazione nella più ambita terra dei motori, la nostra MotorValley.
Di lì a poco, in seguito al disegno di Countach Anniversary 1988, Pagani fondò la Modena Engineering, azienda fulcro che permise di concentrarsi sulla nuova tecnologia del Carbonio. Nel 1992 nasce Pagani Automobili, casa automobilistica che si specializzò nella produzione di automobili ad elevate prestazioni.

La realizzazione di un desiderio. Dopo aver posto le fondamenta dell’azienda, Horacio decise di realizzare una propria autovettura, la Zonda. Con un telaio che combinava elementi portanti in fibra di carbonio con sezioni in acciaio space-frame, questa sensazionale auto era il risultato di un innovativo progetto che avrebbe, di li a poco, contagiato parte della facoltosa clientela internazionale.

 motor1.com

Nato dalla mente creativa di Horacio, questo coupé a motore centrale aveva un profilo inedito, caratterizzato da una composizione in stile “cab forward”; per migliorare la penetrazione aerodinamica e spostare il motore in posizione più centrale, la cabina trova alloggio in posizione avanzata, proprio come nei “caccia”. Oltre a ciò, al fine di ridurre la resistenza dell’aria, il parabrezza è di forma leggermente ricurva. 
Questi sono solo alcuni aspetti che valorizzano la supersportiva, ancora oggi considerata una delle più sicure al mondo.

Grazie al proficuo rapporto con Mercedes, il marchio emiliano ha avuto a disposizione un’ampia fornitura di motori progettati ed ufficialmente costruiti per le proprie vetture. L’hypercar – dotata di un maestoso propulsore V12 Mercedes-AMG da 450 CV – ha da subito raggiunto risultati significativamente competitivi. 
La trazione posteriore, che spinge tutti i 1250 kg di massa complessiva, permette – insieme alla trasmissione ZF a 5 rapporti – di raggiungere i 100 km/h in poco più di 4 secondi, dato che ancora oggi riconosce grande valore alla vettura ormai ultraventenne.

Curiosità. Con un totale di 140 esemplari prodotti in differenti versioni, Zonda si afferma al mondo col concetto di esclusività: ogni modello è creato su misura secondo i gusti del proprietario. È proprio l’unicità delle vetture Pagani che ha favorito l’enorme crescita del loro valore. Queste hypercar sono veri e propri investimenti.

 

Fonte: Pagani Media Center

 

 

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