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Il Resto del Carlino – Svanberg racconta il Bologna e Sinisa: “Quando c’è bisogno, il Mister c’è sempre. Il covid? Usiamo molta cautela”

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Si è confessato nei giorni scorsi ai microfoni di Fotbolskanalen Mattias Svanberg. Un’intervista molto personale e piena di sensazioni ed emozioni, ripercorrendo soprattutto i momenti difficili della scorsa stagione. Una stagione segnata prima dalla leucemia di Mihajlovic e poi dall’interruzione delle attività agonistiche a causa della pandemia covid.

MIHAJLOVIC E LE MOTIVAZIONI – Svanberg si è soffermato lungamente sul legame della squadra col suo allenatore, dimostrando quanto lui e tutto il gruppo creda e sia convinto del percorso che sta facendo col tecnico serbo: “La malattia di Mihajlovic ci ha trasmesso motivazioni extra. Io col mister non parlo spesso: ma so che quando c’è bisogno, lui c’è”. Una dichiarazione che rende bene l’idea di quanto il giovane centrocampista sia grato e sia vicino al mister. Svanberg ha aggiunto ulteriori dettagli della scorsa difficile stagione: “È stato un anno speciale, perché sapere in ritiro che il tuo allenatore deve combattere con una grave malattia fa sempre dare il cento per cento a chi va in campo – Lo svedese ha aggiunto dunque un aneddoto in merito – A Brescia, per esempio, sotto di due gol nell’intervallo ci siamo detti: abbiamo il nostro allenatore in ospedale con la febbre a quaranta mentre combatte con la leucemia e noi non dovremo dare il massimo per ribaltare la partita? Ed è quello che abbiamo fatto”.

LE DIFFERENZE CON INZAGHI – Lo svedese si è soffermato anche sull’inizio della sua prima stagione rossoblù. Ha rimarcato così le differenze sul piano tattico tra Miha e Pippo Inzaghi: “Con Inzaghi in campo stavamo troppo bassi. Da quando è arrivato Sinisa invece cerchiamo di giocare allo stesso modo con tutti, a prescindere dall’avversario”.

CORONAVIRUS – Inevitabile un passaggio sulla pandemia, una situazione grave e delicata che ha colpito tutti, anche il mondo del calcio, messo in seria difficoltà dalla situazione, e che inevitabilmente ha cambiato anche la vita dei calciatori dentro e fuori dal campo: “La Serie A col coronavirus? Usiamo molte cautele, in campo e fuori. Ad oggi sembra che il campionato andrà avanti anche se le persone si ammaleranno”.

 

Fonte: Il Resto del Carlino

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