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Il Resto del Carlino – Bologna, Vignato ritrova l’Inter un girone dopo il primo gol in rossoblù

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Un girone dopo riecco l’Inter, uno ricordo dolce-amaro per Vignato. Solo un girone fa l’italo-brasiliano si era concesso il lusso di trovare la prima, illusoria, rete con la maglia del Bologna, a San Siro, appena 3 minuti dopo l’ingresso in campo. La settimana successiva anche la prima titolarità (in Serie A) concessagli da Sinisa Mihajlovic, contro la Roma, in una partita sciagurata per i rossoblù, che per fortuna si sono lasciati alle spalle, senza subirne contraccolpi psicologici.

CONCORRENZA – Dalla sfida con la Roma in poi per Emanuele è stata una vera e proprio escalation. Dopo l’Inter sono state ben 7 le volte in cui il numero 55 rossoblù si era preso la maglia da titolare. Un premio conquistato sul campo, con l’impegno e la dedizione nel ruolo di ala destra o sinistra poco importa. Quel che importava era la fiducia del Mister, che dopo quella mezz’ora a San Siro che aveva anche, solo per un attimo, ridato speranza al Bologna di uscire dal Meazza ancora una volta con qualche punto nel sacco. Ora, un girone dopo, le cose sono decisamente cambiate; dopo le 7 titolarità, per Vignato è arrivato un periodo durissimo. Il 2021 ha portato in dote al Bologna un Sansone ritrovato e convincente titolare. L’ultima partenza da titolare di Vignato risale al 24 gennaio, all’Allianz Stadium contro la Juventus. Una montagna da superare, una concorrenza ardua. Come se non bastasse, l’altra fascia se l’è ripresa Musa Barrow, che col ritorno di Rodrigo Palacio al centro dell’attacco, si è spostato nuovamente sulla corsia mancina, chiudendo per Vignato molte delle strade per prendersi una maglia dal primo minuto.

LA NUOVA VIA – Ma come sempre il lavoro sul campo regala nuove occasioni. Come quella di Crotone. L’ingresso e la nuova posizione, almeno in rossoblù, tra linee: per Vignato quasi mezz’ora da trequartista a smistare un grande numero di palloni e schiacciare i calabresi nella loro area di rigore. Insomma, una perfetta nuova occasione per il giovane talento rossoblù, che non è comunque mai uscito dai radar di Miha. Infatti, in stagione Vignato ha assistito all’intera partita dei compagni, solo quattro volte: due delle quali nelle prime quattro giornate e altre due di recente, prima dell’ultima ottima prova di Crotone.

INCROCIO – Ora all’orizzonte, di nuovo l’Inter, con un Soriano in più da scalzare, ma pur sempre con ottimi ricordi e con un incrocio del destino da sottolineare. Perché l’Inter poteva essere nel destino di Vignato ben prima di quel gol a San Siro. Il classe 2000 rossoblù era stato molto vicino ai nerazzurri lo scorso inverno, quando il DS dell’Inter Piero Ausilio aveva fiutato e quasi chiuso l’affare col Chievo per scambiare Vignato, col portiere pari età Brazao, finito poi in Spagna all’Albacete, da gennaio a giugno, e poi al Real Oviedo in questa stagione.
In quell’occasione fu più lesto il Bologna, che si presentò al Chievo con un’offerta in denaro, 2.5 milioni, quasi un regalo rispetto alle prospettive future disegnate per il talento del giovane italo-brasiliano, e si assicurò quindi l’acquisto del talentino.

 

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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