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Il Resto del Carlino – La mediana ritrova equilibrio con Medel, Dominguez e Ferguson

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crediti immagine: Damiano Fiorentini - 1000 Cuori Rossoblu


Una delle certezze condivise sia dall’ambiente attorno al Bologna che all’interno di Casteldebole era che la linea difensiva a quattro con questa rosa fosse difficilmente sostenibile: con questa idea Mihajlovic ha costruito il suo schieramento tattico, ma Motta al suo arrivo ha deciso di scardinarla completamente. Una delle principali ragioni alla base di tale convinzione era la presenza di Medel, ormai troppo poco dinamico per continuare a giocare in mediana e adatto solamente a una difesa a tre. La sua titolarità, inoltre, non è mai stata messa in discussione, sia per le buone prestazioni che per il fattore esperienza, ma anche per le difficoltà a gestirlo a livello comportamentale qualora fosse stato infelice di una retrocessione a riserva. Motta al suo arrivo, però, ha individuato nella mediana il punto focale della ricostruzione: la convinzione dell’allenatore, infatti, era che solo attraverso essa la squadra avrebbe potuto ritrovare un equilibrio. Le idee del mister, dopo alcune settimane di assestamento, stanno avendo riscontri positivi e uno dei segnali più eloquenti è quello dato proprio da Medel: egli, infatti, spostato da subito davanti alla difesa sta rispondendo con buone prestazioni e seppure, condizionato dalla grinta che lo contraddistingue, al momento delle sostituzioni mostra malcontento, a fine partita è sempre unito ai compagni nei festeggiamenti. Il successo delle novità proposte da Motta risiede nelle sue rotazioni meritocratiche, libere da gerarchie prestabilite e di favori verso i veterani, come dimostrato dalla gestione di Soriano, da cui sono potuti emergere Dominguez, perno del centrocampo già nella gestione Mihajlovic, e Ferguson che nelle prime giornate aveva toccato il campo solo per sei minuti contro il Milan. Proprio quest’ultimo, reduce da due reti nelle ultime due partite, sta attraversando un ottimo periodo di forma, grazie anche a una condizione atletica notevole che gli permette di muoversi costantemente da area a area, comprendo ogni ruolo del centrocampo e percorrendo oltre dieci chilometri ogni match. I suoi gol, uniti a quello di Dominguez, hanno segnato una svolta in fase realizzativa togliendo il peso dalle spalle del solo Arnautovic e offrendo una maggiore pericolosità offensiva. Questo nuovo centrocampo, inoltre, riesce a svolgere meglio il ruolo di collante tra i reparti dando con Medel una maggiore copertura difensiva e con Dominguez una sicurezza in fase di costruzione di gioco.
Prima dell’arrivo di Motta l’unica certezza in mediana era Schouten, perno inamovibile attorno a cui ruotavano Dominguez, Aebischer, Soriano e Vignato, mentre una sola volta è stato provato come secondo Moro. Con il nuovo ciclo e il ritorno di Medel davanti alla difesa, Schouten era stato provato come mezzala, prima che un infortunio gli facesse perdere le ultime uscite; ora che è prossimo al rientro dovrà dimostrare di sapersi adattare al nuovo ruolo e lottare per una maglia da titolare, ma in questa gestione nulla è precluso e con il lavoro e il merito tutto può essere ottenuto. Questo, insieme al nuovo equilibrio in mediana, è il segreto dello stato di forma del Bologna.

(Fonte: Il Resto del Carlino – Marcello Giordano)

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