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Daytona, otto ore al termine: Ferrari sul podio

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Jamey Price Photo - Lamborghini Squadra Corse

I marchi della Motor Valley non stanno trovando l’America in quel di Daytona, è il caso di dirlo, ma una Ferrari sta comunque tenendo accese le speranze. Alle 19:40 di ieri Stephan Winkelmann, Presidente e CEO di Lamborghini, ha dato il via alla sessantesima edizione della 24 Ore di Daytona; nonostante ciò gli eventi non stanno andando totalmente incontro alle Case nostrane.

Le temperature rigide presenti a Daytona Beach, (alle 5:00 ora locale la temperatura dell’aria è di un grado celsius, mentre sono quattro quelli dell’asfalto) sta rendendo la vita difficile a piloti e team, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli pneumatici. Tanti problemi alle coperture sono stati causa di numerose neutrallizazioni, ben quattordici fino a questo momento, che hanno inevitabilmente frammentato la corsa.

In categoria GTD-Pro la Ferrari numero 62 del Risi Competizione occupa attualmente la terza posizione, guadagnata durante l’ultima Full Course Yellow fin qui registrata a causa di un incidente. Sempre in GTD-Pro, l’equipaggio di punta di Lamborghini Squadra Corse, la numero 63 del TR3 Racing, è stata costretta al ritiro durante la quindicesima ora. Mirko Bortolotti, Marco Mapelli, Andrea Caldarelli e Rolf Ineichen sono stati obbligati ad alzare bandiera bianca per complicanze meccaniche sopravvenute dopo l’incidente avvenuto nella terza ora di gara. Questo inconveniente aveva già messo in salita l’avventura del team statunitense, che era comunque riuscito, grazie all’egregio lavoro di piloti e meccanici, a tornare nel pacchetto delle pretendenti al successo di categoria.

La Ferrari 488 del Risi Competizione, attualmente sul podio di classe GTD-Pro (copyright: ferrari.com)

 

Guardando la classe GTD, poco dopo il ritiro della Lambo numero 63 anche il Peregrine Racing, che portava in pista la numero 39, ha seguito il destino dei compagni di marchio. Debutto sfortunato quindi per il pilota ufficiale inglese della Casa di Sant’Agata Bolognese Sandy Mitchell. E’ quindi la Huracán GT3 EVO numero 42  del NTE Racing la Lamborghini attualmente meglio piazzata, ottava di classe e trentaquattresima assoluta, sopravanzata di due posizioni dalla Ferrari 488 GT3 numero 21 del team piacentino AF Corse, condotta dall’equipaggio composto da Simon Mann, Luiz Perez Companc, Toni Vilander e Nicklas Nielsen ma attualmente a un giro dal leader. La seconda vettura del TR3 Racing, che vede in squadra il giovane rodigino e pilota ufficiale Lamborghini Giacomo Altoè, occupa la nona posizione di categoria.

La Lamborghini Huracán GT3 EVO del NTE Racing, al momento prima vettura bolognese in classifica (copyright Jamey Price Photo –  Lamborghini Squadra Corse)

 

Più attardata ancora, dodicesima in GTD, l’ultima vettura del marchio del Toro dei tedeschi del T3 Motorsport, alla prima esperienza nella classica a stelle e strisce. Discorso differente per il secondo team tutto italiano in gara il Cetilar Racing titolare della Ferrari numero 47. Sin dalle prima battute infatti, l’equipaggio interamente tricolore composto da Giorgio Sernagiotto, Antonio Fuoco, Alessio Rovera e Roberto Lacorte ha vissuto momenti difficili a causa di una perdita di controllo della vettura di quest’ultimo, che è stato centrato dalla Lexus numero 12 del team Vasser Sullivan che la seguiva. L’impatto ha provocato la rottura di una sospensione della Ferrari 488 GT3 al debutto nel campionato IMSA, che è dovuta rientrare ai box per una riparazione che ha impegnato i meccanici della scuderia per oltre un’ora e mezza. La numero 47 è rientrata in gara, ma purtroppo non può nutrire speranze di un piazzamento nelle prime posizioni.

Le speranze emiliano-romagnole di un podio sono verosimilmente tutte affidate alla Ferrari numero 62 del Risi Competizione, ma mai dire mai. Il mondo dell’endurance può sempre riservare grandi sorprese.

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