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Atletica leggera – Diamond League Stoccolma: Larissa Iapichino vince la tappa

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A neanche 48 ore dalla sesta tappa di Losanna è andata in scena nella capitale svedese la settima tappa della Diamond League 2023, condizionata pesantemente dal freddo e la pioggia. Il risultato che sicuramente ci interessa maggiormente è quello portato a casa dall’azzurra Larissa Iapichino nel salto in lungo. 

Tutte dietro le altre

Fiorentina classe 2002, la Iapichino ha messo in riga tutte le più quotate avversarie presenti sulla pedana di Stoccolma, a partire dalla tedesca Mihambo (campionessa olimpica a Tokyo e due volte oro mondiale) fino alla Vuleta, espertissima saltatrice serba capace di essere tra le prime al mondo ancora a 33 anni. La pedana e la sabbia sono bagnate a causa dell’incessante pioggia che sferza su Stoccolma dalla mattina, la temperatura è decisamente rigida e si aggira sui 15 gradi, troppo pochi per saltare lungo. Nonostante questo la giovane fiorentina spicca il volo al quarto salto atterrando a 6.67 metri, superando la tedesca fino a quel momento in testa per un centimetro sulla serba (6.59m e 6.58). Al quinto salto ecco che la Mihambo sembra passare in testa con un balzo importante che però si ferma ad un centimetro dalla Iapichino, che risponde poi all’ultimo salto migliorandosi a 6.69. L’ultimo tentativo della tedesca pare essere migliore di quello dell’azzurra, ma neanche il tempo di accorgersene che il giudice alza la bandierina rossa del nullo: è Larissa Iapichino quindi a vincere la settima tappa del circuito, proponendosi come una scomoda protagonista nel panorama atletico internazionale.

La disavventura di Sibilio 

Nei 400 metri ad ostacoli tutti gli occhi sono puntati sul fenomeno in ottava corsia, quel norvegese campione olimpico, due volte oro mondiale, nonché primatista del mondo che risponde al nome di Karsten Warholm. Tra i big sulla riga partenza c’è però anche il nostro Alessandro Sibilio (finalista olimpico a Tokyo), che, dopo un anno ai box a causa di un grave infortunio, sta entrando decisamente in forma per i mondiali di Budapest. Il reale valore del 24enne delle Fiamme Gialle però non lo si è potuto vedere in quel di Stoccolma. Oltre al clima ci si è messa la beffa della stupidità altrui: mentre gli otto atleti si danno battaglia nell’ultima curva infatti, quattro attivisti invadono la pista posizionandosi a circa 20 metri dall’arrivo tenendo teso uno striscione. Quando Sibilio giunge in prossimità dell’arrivo impatta violentemente sullo striscione (che getta a terra i manifestanti) e interrompe la sua gara prima dell’arrivo, giungendo quarto anziché secondo (posizione che aveva prima di quanto accaduto). L’episodio è grave, il rischio di farsi male in questi casi è molto alto, soprattutto per un ragazzo che è stato fermo per mesi a causa di uno strappo muscolare. L’amarezza è tanta. Lo stesso Warholm, che nel frattempo aveva stravinto la gara con l’ottimo tempo di 47″57, inveisce contro i quattro attivisti che vengono fatti allontanare dalla pista mentre lo stadio li accoglie con rumorosi fischi.

Formalità nell’asta maschile

Sulla pedana del salto con l’asta maschile invece c’è Armand (detto Mondo) Duplantis: il fuoriclasse svedese che vince tutto da qualche anno a questa parte. La sua gara è stata poco più che un allenamento; salta al primo tentativo sia 5.62 che 5.82 aggiudicandosi così la vittoria, per poi affermarla con forza grazie ai successivi 5.95 e, soprattutto, 6.05 fatti sempre al primo tentativo.  

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