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Atletica leggera – Il ritorno di Tamberi nella tappa di Ingebrigtsen

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Ieri pomeriggio è andato in scena in Silesia il Kamila Skolimowska Memorial, ottavo meeting del circuito della Diamond League 2023. Nell’imponente stadio della città polacca di Chorzów si sono visti ottimi risultati e gare estremamente avvincenti. Per la nazionale azzurra molto importante quanto fatto da Gianmarco Tamberi, che cercava, proprio in Polonia, di entrare nella giusta forma in vista dei mondiali di Budapest di agosto.

ECCO GIMBO!

La gara del salto in alto maschile presenta un cast di prestigio che corrisponde al duo Tamberi-Barshim, detentori dello stesso oro ai giochi olimpici di Tokyo nel 2021 e grandi amici anche fuori dalla pedana. I due sono estremamente diversi tecnicamente: Barshim dietro gli occhiali da sole è imperscrutabile, durante l’azione sembra una foglia, è leggero sulla pista e allo stacco pare spiccare il volo come una piuma, senza peso; Gimbo invece si mostra grintoso caricandosi come una molla prima del salto incitando tutto lo stadio, corre una rincorsa veloce che trasforma in verticalità allo stacco. Siamo sui 2.30 e sono rimasti in tre in gara: Tamberi, il suo amico e rivale Barshim e il tedesco Tobias Potye. Il saltatore del Qatar salta subito 2.30 con grande facilità superando l’asticella nettamente mentre l’azzurro dopo il primo salto nullo valica anche lui la misura di Barshim seppur con minor luce; anche il tedesco supera al secondo tentativo i 2.30 eguagliando il proprio record. La misura successiva è fissata a 2.32 e Gimbo la supera al primo tentativo portandosi in testa alla classifica, fino al salto di Barshim, che risponde valicando l’asticella senza toccarla (al contrario dell’azzurro). Anche Potye insegue i due campioni superando la misura. I 2.34 sono uno spartiacque e Barshim sembra in difficoltà, sbaglia due volte e decide di tenere l’ultimo tentativo per la misura successiva. Tamberi e il tedesco ecco che invece superano l’asticella, spodestando dalla prima posizione il qatariota. Se per il tedesco la misura è sensazionale (il precedente primato di Potye era 2.30) per l’azzurro è un risultato estremamente positivo, soprattutto in ottica Budapest. Gimbo dimostra a Chorzów di aver imboccato la strada giusta per arrivare ai campionati mondiali con la forma ottimale, nonostante un inizio di stagione poco brillante. La gara si chiude ai 2.36, con Barshim che vola sopra l’asticella al primo tentativo mentre per l’anconetano e il tedesco non c’è nulla da fare.

INGEBRIGTSEN AD UN SECONDO DAL RECORD MONDIALE

Mentre i tre si danno battaglia nella pedana dell’alto i mezzofondisti sono sulla linea di partenza dei 1500 metri, tra loro, c’è Jakob Ingebrigtsen, che non lascia dubbi su chi possa vincere l’ottava tappa. Il norvegese vuole correre ancora sotto i 3’38” e non solo ci riesce, ma rischia di scendere sotto i 3’37”: un crono che è a meno di un secondo dal primato mondiale. La gara è tiratissima, il ritmo tenuto dalle lepri è elevato (passaggio a 1’50” agli 800) e Ingebrigtsen corre sul filo del primato mondiale fino all’ultimo giro, quando però perde qualcosa. All’arrivo, mentre esplodono i fuochi pirotecnici, il norvegese blocca le fotocellule a 3’27″14, disintegrando il proprio vecchio record europeo (siglato alla Diamond League di Oslo) e giungendo a poco più di un secondo dal primato mondiale. La stagione del norvegese è sensazionale, cosa potrà fare a Budapest lui forse lo sa, a noi non resta che aspettare un mesetto per scoprirlo.

 

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