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Diario dal Giro: a Lago Laceno vince il francese Paret-Peintre. Leknessund si prende la maglia rosa

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fonte immagine: Twitter ufficiale Giro d'Italia

Il quarto giorno della Corsa Rosa porta il primo cambiamento in testa alla classifica generale. Sul traguardo di Lago Laceno va di scena il più classico degli arrivi a due: tappa al francese Paret-Peintre della AG2R-Citroën e maglia rosa sulle spalle di Andreas Leknessund del Team DSM, il primo norvegese dal 1975, quando a vestirla fu Knut Knudsen.

La 4^ tappa del Giro 106 ha preso il via questa mattina, in tarda mattinata, da Venosa in provincia di Potenza, città natale del poeta Orazio. Un tuffo nella cultura del nostro Paese come spesso capita nei lunghissimi viaggi della Corsa Rosa. Il gruppo ha preso il via alle 12.25, per dirigersi dopo diverse asperità a Lago Laceno, in provincia di Avellino.

Il gruppo dei corridori ha voluto mettere a tacere immediatamente qualche polemica di troppo in merito al troppo tatticismo dei giorni scorsi. Nei primi 70 chilometri, in tanti provano a darsi battaglia per fa partire la fuga. Una fuga importante, perché Remco Evenpoel e la sua Soudal-Quickstep hanno sbandierato ai quattro venti l’intenzione di lasciare la maglia rosa ad altri per risparmiare energie nei prossimi giorni. Una fuga che dunque ha grandi possibilità di arrivare al traguardo e così sarà.

Per tanti chilometri in tanti provano a far partire l’allungo decisivo. Tra i più attivi c’è il corridore irlandese del Team EF, Ben Healy e il norvegese Andreas Leknessund del Team DSM. Tuttavia, tutti i tentativi vengono a lungo rintuzzati o non prendono l’abbrivio giusto. Vento e pioggia si abbattono sul gruppo quando il plotone si sta avvicinando al Passo delle Crocelle, prima asperità di giornata. Le condizioni meteo, il gruppo allungato dai continui attacchi e forse un momento di distrazione portano Joao Almeida a staccarsi rispetto al gruppo maglia rosa. Il Team Emirates riesce con fatica a riportarlo in gruppo.

Dopo lo scollinamento, in discesa la fuga finalmente parte. In sette riescono staccarsi dal gruppo e guadagnano immediatamente diversi minuti. Nel gruppo sono presenti i francesi Paret-Peintre della AG2R-Citroën e Warren Barguil del Team Arkéa Samsic, gli italiani Vincenzo Albanese della EOLO-Kometa (padrone di casa su queste strade e compagno del nostro Lorenzo Fortunato che oggi compie 27 anni, auguri!) e Nicola Conci della Alpecin-Deceuninick, l’eritreo Ghebreigzabhier e il lettone Skujins della Trek-Segafredo, e proprio il norvegese, capitano del Team DSM, Andreas Leknessund.

Proprio quest’ultimo, in mattina, partito con un minuto e quaranta da Evenepoel in mattinata, è il corridore più vicino alla maglia rosa di Remco Evenepoel. E immediatamente diventa la maglia rosa virtuale del Giro 106.
Il gruppetto guadagna fino a 5 minuti di vantaggio sul gruppo, controllato con serenità da Evenepoel e la sua squadra. Leknessund, consapevole della sua situazione guadagna 3 secondi dal traguardo volante di Montella.
Il gruppo recupera una quarantina di secondi, e all’imbocco del Colle Molella il gruppetto dei fuggitivi ha poco più di 4 minuti e 20. Nei primi chilometri, i battistrada costringono Leknessund ad alzare il ritmo in prima persona e il gruppetto perde quasi un minuto prima ancora della parte più dura della salita.
Il primo allungo davanti è quello di Conci e miete la prima vittima con l’esperto Barguil costretto a staccarsi. L’italiano viene ripreso da Skujins che prova ad andare invece da solo.
Dietro invece Evenepoel, così come era capitato ad inizio tappa, perde tanti gregari appena la strada sale e rimane solo. Mentre la INEOS si mette in testa a fare il ritmo per il vincitore del giro 2020 Geoghegan Hart, e chissà magari per costringere a Evenepoel a tenere la maglia rosa. Un suggerimento su quello che potrebbe accadere nelle tappe più dure.

Leknessund rintuzza sul lettone, mentre Albanese prosegue del suo passo insieme a Skujins, che soffre gli scatti in salita. Ghebreigzabhier rilancia e allunga insieme a Paret-Peintre e Leknessund. A poco più di un chilometro, Leknessund prova ad andare via ma non riesce a staccare il francese. Allo scollinamento, a -3 chilometri dall’arrivo sono da soli ed è il norvegese a tirare per tenere il vantaggio ridotto a 2 minuti e trenta. In volata, Paret-Peintre smette di dare cambi e parte a 150 metri prendendosi la vittoria di tappa. Leknessund, allo stremo, si accontenta del secondo posto con 6 secondi di abbuono e del primato nella generale. Terzo Vincenzo Albanese. Il norvegese del Team DSM si prende dunque la maglia rosa perché il gruppo con Remco Evenepoel arriva a 2 minuti. Primo cambio di maglia rosa, come previsto, che arriva alle prime asperità.

CLASSIFICA DI TAPPA

1) Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën) in 4h16’04”
2) Andreas Leknessund (Team DSM) +02″
3) Toms Skujiņš (Trek-Segafredo) +57″
4) Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) s.t.
5) Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck) +1’02”
6) Amanuel Ghebreigzabhier (Trek-Segafredo) +1’07”
7) Koen Bouwman (Jumbo-Visma) +2’01”
8) Damiano Caruso (Bahrain Victorious) s.t.
9) Eddie Dunbar (Jayco AlUla) s.t.
10) Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1) Andreas Leknessund (Team DSM) in 14h35’44”
2) Remco Evenepoel (Soudal-Quickstep) +28″
3) Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën) +30″
4) Joao Pedro Almeida (UAE Team Emirates) +1’10”
5) Primoz Roglic (Jumbo-Visma) +1’12”
6) Geraint Thomas (INEOS-Grenadiers) +1’26”
7) Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) +1’26”
8) Toms Skujiņš (Trek-Segafredo) +1’29”
9) Tao Geoghegan Hart (INEOS-Grenadiers) +1’30”
10) Jay Vine (UAE Team Emirates) +1’36”

 
 
 

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