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Il Semaforo Rosa – Paddock rosso di festa

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Giulia Giacomelli

Mille volti e vesti diverse

Il paddock è l’anima e il riflesso della competizione e come tale si veste secondo le regole di chi lo crea e di chi lo pensa. In una stagione motoristica si conoscono e si vivono gare diverse e di conseguenza anche ciò che si nasconde dietro ai tendoni, dentro ai box e ai camion targati con i colori dei teams cambia. Si passa dall’élite della Formula 1 fino ai più modesti ma disponibili Aci Racing weekend. Quest’anno lo storico circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola ha ospitato ogni tipo di campionato e i volti tra piloti e addetti ai lavori si sono scambiati e alternati da marzo fino a novembre.

I paddock possono essere occasioni e possibilità di apprendimento, luoghi dove allacciare rapporti e conoscere gente con la tua stessa passione ma anche posti dove la priorità è il lavoro e i business meeting diventano i protagonisti del fine settimana, conditi da un contorno da corsa. C’è chi aspira a crescere e perseguire una carriera all’interno di quella realtà, c’è invece chi è più avvezzo e sa muoversi come se quel terreno fosse casa sua.

Oltre la Formula 1 e la sua esclusività quasi inaccessibile si ha però opportunità di vivere altri paddock e altre realtà dove l’aria che si respira è esattamente la stessa. L’Aci Racing dimostra in ogni round di essere un ambiente accessibile e disponibile al dialogo e alla conoscenza per appassionati e lavoratori. European Le Mans e GT World Challenge Europe hanno costruito anche dell’intrattenimento intorno alla competizione, seguendo alcune orme della classe regina dei motori ma cucendoselo addosso. L’ELMS ha dato la possibilità ai tifosi non solo di sedersi in tribuna per godersi la gara ma anche di entrare nel paddock e passare tra box e hospitality ma soprattutto di vivere la griglia di partenza e la sessione di autografi lungo la pit lane. Anche il GT ha scelto un approccio del genere verso i proprio appassionati, che considerando la presenza di Valentino Rossi al debutto ha funzionato ancora di più, attirando tantissime persone e famiglie vestite di giallo.

Paddock rosso

L’ultima occasione di vivere un paddock a Imola per questa stagione è il Ferrari Challenge. Il trentesimo anniversario delle Finali Mondiali. Un’occasione unica per vivere da vicino la passione rossa per il Cavallino. Un paddock vestito di rosso ed esclusivo per invitati, sponsor, addetti, giornalisti, media e clienti. Due hospitality enormi. La prima dove sono esposti tutti i modelli stradali tra cui la nuovissima Purosangue e termina con lo shop nel quale si trova la collezione di vestiti con marchio Ferrari. Strutture gigantesche che accolgono la mole di gente che si riversa nella striscia di asfalto del retro-box. Da una parte i tavoli dall’altra le Formula 1 clienti del passato che ruggiscono per scendere in pista. Poi si alza lo sguardo su al cielo e ci vede Casa Ferrari sulla terrazza sopra i box che ospita i clienti e gli invitati del Cavallino. Verso il paddock 2 dell’autodromo però si eleva una struttura immensa che al suo interno racchiude il passato ed il presente della rossa della Motor Valley e nella quale si svelerà il futuro. A guardia del museo Ferrari ci sono le ultime due creature della casa di Maranello: la nuova 296 GT3 e l’imponente suv.

Dentro entri in un mondo completamente a parte dove la storia incontra l’oggi. Esposte a destra tutte le monoposto che hanno scritto le pagine di vita più belle della Ferrari, dalla 312 T4 guidata da Scheckter e Villeneuve nel 1979 alla 126 C2, l’ultima guidata dall’aviatore. Per poi passare a quelle del Kaiser in rosso fino alla più attuale F2012. A sinistra invece alcune delle auto che hanno reso protagonista il Cavallino Rampante nelle competizioni a ruote coperte e alcuni modelli esclusivi della Rossa fino alla Challenge Evo che corre il monomarca protagonista in pista in questo ultimo weekend di ottobre.

È lì che verrà presentata la macchina più attesa. Il prototipo LMH pronto per la 24h di Le Mans. In una serata agghindata a festa il veicolo sarà privato dei suoi veli e mostrato ad una platea di giornalisti, sponsor, fotografi e rappresentati delle istituzioni, prima di scendere in pista davanti agli occhi di tutti i tifosi vestiti di rosso.

Gigantesco nelle sue costruzioni, sfarzoso nelle sue vesti, rombante in pista e intrigante da conoscere e scoprire, luccicante agli occhi e che racconta tanto del brand più conosciuto al mondo. Un paddock vestito di rosso non poteva essere diverso. In perfetto stile Ferrari.

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