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Focus On – Sinner significa futuro

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credits: oasport.it


Che Novak Djokovic fosse imbattibile sul prato verde di Wimbledon si sapeva, ma un’altra cosa è certa, soprattutto dopo i quarti di finale del torneo inglese: Jannick Sinner sta facendo qualcosa di importante, sta sfidando il tempo in maniera razionale, senza farsi condizionare da fattori esterni o dall’età, che troppo spesso potrebbe essere un muro troppo alto da superare, soprattutto quando la competitività regna sovrana, soprattutto quando fai parte di un panorama dove gli invincibili non vogliono smettere di essere tali. 

Prima del quarto di finale tra Sinner e Djokovic, quasi tutti davano l’italiano spacciato. Non per suoi demeriti, ma perché il dominio serbo su Wimbledon è onnipotente e non da tempi recenti. Il tifoso italiano, però, ci crede sempre. A prescindere dalla differenza tecnico-tattica, a prescindere da ciò che vorrebbe il destino. Ed è per questo che sul doppio set a zero per Sinner, tutti ci avevamo un po’ creduto, più del dovuto. L’Italia ha preso batoste, anche pesanti, ma ha un orgoglio differente. Vuoi per tradizione, per cultura, e perché qualcuno dona questa possibilità. Quel qualcuno è un ragazzo di vent’anni, che ha deciso di voler diventare qualcuno. Sia chiaro: Sinner è un predestinato. “Predestinato”, una parola che troppo spesso viene usata in maniera errata, forse superficiale, ma in questo caso calza a pennello. Perché il tennista italiano ha un dono e sta cercando in tutti i modi di usarlo, riuscendoci. Perché soltanto il talento non basta, perché quando manca l’abnegazione, quando manca la perseveranza, la voglia di arrivare, vuol dire che manca tutto. 

Sinner sta migliorando il migliorabile, perché nonostante la giovane età sta dimostrando di poter arrivare ovunque egli voglia. Gli addetti ai lavori lo hanno detto e ridetto: Nadal, Djokovic e Federer alla loro età, forse, non erano così completi come lo è lui. Ed è per questo motivo che l’Italia deve avere fiducia, dimostrandosi orgogliosa, coccolando un talento che potrebbe arrivare ovunque e sicuramente lo farà. Cahill, il coach di Sinner, ha dichiarato: “Vincere Wimbledon 2023? Ci stiamo lavorando”. Nessuno potrà mai prevedere il futuro, non abbiamo la palla di vetro e mai potremmo stringerla tra le mani, ma Sinner sta facendo qualcosa di importante: sta facendo credere di poter rendere possibile l’impossibile. E noi abbiamo l’obbligo di accompagnarlo in questo viaggio. “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo, dice Ligabue. Quel sogno Sinner vuol tenerselo stretto. E noi con lui. 

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