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Giro del Delfinato: Jumbo-Visma già in formato Tour

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Foto Fb: Critérium du Dauphiné

L’appuntamento con la Gran Boucle si avvicina e come ogni anno è il Giro del Delfinato a tirargli la volata, andando a scoprire le prime carte. Una settimana di prove generali per capire a che punto sono le squadre e quali potranno essere i corridori in grado di vincere la concorrenza più agguerrita del mondo.

Il Critérium du Dauphiné 2023, terminato ieri, conferma la forza della Jumbo-Visma, apparentemente già pronta per il bis. Senza grandi sforzi i calabroni hanno infatti sbaragliato la concorrenza non solo in salita ma anche nelle tappe adatte alle ruote veloci. Se Vingegaard è il padrone inscalfibile della classifica generale, Laporte è lo sprinter numero uno del gruppo. Al danese basta vincere la quinta tappa coincidente con il primo arrivo in salita per mettersi in tasca primato e maglia gialla, il successo due giorni dopo al Col de la Croix de Fer sigilla il tutto portandolo al numero anche della classifica favoriti per il Tour de France 2023. 

Da lui al francese velocista rimanendo sempre in casa Jumbo. Due tappe anche per il già citato Christophe Laporte che mette nel sacco gli avversari nella prima e terza tappa aggiudicandosi la classifica a punti e lanciando un chiaro segnale sia agli avversari sia al proprio direttore sportivo. Potrà giocarsi le sue carte tra qualche settimane oppure dovrà attenersi alle direttive del team e lavorare per Wout Van Aert, adesso impegnato al giro di Svizzera?

Problemi, o meglio, interrogativi da squadra vincente ed apparentemente senza crepe. Chi potrà impensierire Vingegaard &co. sulle strade di Francia?

Il Delfinato ha visto riemergere in alta classifica Adam Yates e Ben O’Connor (secondo e terzo), quest’ultimo pronto a riprendersi almeno una Top 5 al Tour dopo l’abbandono per infortunio nel 2022. Yates, invece, sebbene risponda presente a gran voce, correrà da scudiero principale di Pogacar (ancora però in cerca della remissione completa a causa dell’infortunio alla Liegi-Bastogne-Liegi). Nel caso in cui lo sloveno desse improbabilmente forfait, allora anche lui potrà mettersi in proprio. Segnali buoni ma non eccellenti dagli australiani Hindley e Haig. Il primo lavora per l’esordio assoluto forte del Giro d’Italia vinto nel 2022 mentre il secondo riscatta parzialmente quello del 2023 e cerca la convocazione per la Gran Boucle. 

Dai favoritissimi a chi trova un giorno di gloria e fiducia per affrontare al meglio l’immediato futuro. E’ il caso di Giulio Ciccone che trova il tempo giusto per andare in fuga e arrivare in solitaria sulle Alpi di Grenoble portandosi a casa l’ultima tappa della corsa e la maglia a pois di miglior scalatore. Gloria anche per Julian Alaphilippe, capace di strappare una tappa e la decima posizione finale, speranzoso di tornare ai livelli di due stagioni fa tornando anche a mettere il suo graffio sulla corsa gialla. 

Una settimana in terra transalpina che conferma quindi le sensazioni della vigilia sia in ottica Delfinato sia in quella Tour de France: Jumbo-Visma nuovamente formazione da battere non solo in salita ma anche allo sprint (la concorrenza tra due settimane sarà maggiore). L’incognita Pogacar può essere l’unica in grado di far saltare il banco ma al momento rimane tale. 

 

 

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