Basket
Basciano: “Incontreremo Tacopina nei prossimi giorni”. Valli e Crovetti salutano – 6 mag
Dopo la retrocessione – la prima sul campo nella storia della Virtus – è stata convocata per oggi la conferenza stampa di Pietro Basciano ed Alberto Bucci. Si è parlato di futuro e di tanto altro.
BASCIANO – “Mi sento come uno che ha appena preso un cazzotto. Quella di oggi non deve essere un momento per cercare scuse o colpevoli. Noi oggi siamo qua per fare un’analisi di una stagione che definire scellerata è poco”. Ha esordito così il Presidente della Fondazione Virtus. Prima di iniziare l’analisi, un ringraziamento particolare ai tifosi: “Devo ringraziarli, erano con noi a Cantù e Reggio Emilia e per tutta la stagione ci sono stati vicino”. Poi sulla stagione: “La società nell’ottica di consolidare il posizionamento della stagione precedente ha aumentato del 35% l’investimento sui giocatori, per poi arrivare fino al 55%. Conoscete la vicenda Ray, un giocatore che doveva essere la nostra stella e poi ha giocato quattro partite. Ci sono stati errori tecnici nella composizione della squadra e nella gestione. La retrocessione è colpa nostra, ma mi auguro che in futuro la procura federale faccia più attenzione su alcuni aspetti (e qui il riferimento è a Cantù e al caso Johnson, ndr). Siamo retrocessi, ma sono rimaste in A squadre che qualche difetto lo hanno. La Fondazione ha sempre accontentato le richieste dello staff tecnico. Questo per rispondere a quanto affermato da Giorgio Valli. Esonerarlo durante il campionato? Questa scelta non ci assicura che le cose sarebbero andate in maniera diversa. La decisione comunque non sarebbe spettata al consiglio di indirizzo della Fondazione. La Virtus ha un suo Cda e ad esso spettava la decisione”. E, proprio il coach, ha risolto consensualmente il contratto che lo legava alla Virtus, con le V nere che per questo non dovranno pagare alcuna penale. A questo si aggiunge la situazione di Crovetti che si è dimesso (“ha rimesso di sua volontà il contratto che lo legava alla Virtus”). La retrocessione comporta anche che non vengano corrisposte le ultime due mensilità ai giocatori. Ma, la perdita della massima serie ne comporta un’altra non indifferente come “quella relativa al premio minutaggio per italiani e under, ma anche quelli per i risultati giovanili”.
Sul futuro, però, Basciano è convinto: “Le navi non le abbandono”, poi conferma i contatti con Joe Tacopina e l’incontro dei prossimi giorni. L’ex presidente del Bologna è uno dei nomi fatti nei giorni scorsi. Sempre a proposito della prossima stagione, il contratto con l’Unipol Arena è decaduto, essendo valido solo per la massima serie. Ora bisognerà capire se davvero c’è la possibilità concreta di tornare a giocare al Paladozza. Sempre sul futuro: “A Reggio Emilia qualche socio c’era e vuol dire che qualcosa abbiamo mosso in tal senso. La Fondazione ha messo sul piazzo 7 milioni di euro in tre anni. La Virtus è un bene di questa città e di questo territorio. Sono l’unico non bolognese all’interno Fondazione, ma mi sento figlio adottivo della città e di questa società”. Sulle sue cariche “Il Presidente della Fondazione non è un tesserato della Virtus e il conflitto non ci sarebbe. Non decido io per il mio futuro, c’è un’assemblea di Fondazione che si riunirà e la decisione dipende da loro. Non credo che sia importante la mia carica, quanto essere all’interno di questa società. Esserci e fare qualcosa. La priorità è dare continuità alla società. l’ordine del giorno dell’assemblea dell’11 è lo stato della società. Ripescaggio? Valuteremo. Se a metà luglio ci verrà notificata la domanda di ripescaggio la valuteremo”.
BUCCI – Parola poi al presidente della Virtus:“Vivere questa esperienza è difficile. Ma, per me che ho allenato per tanti anni, dopo l’esame di coscienza arriva già il pensiero del domani. Ognuno si è preso le sue colpe e le responsabilità. L’importante è pensare già a cosa si può fare per il domani. E ve lo dice uno che tutte le volte che si alza è contento di essere vivo. Questa squadra è la Virtus e vuole andare avanti con la voglia di tornare protagonista. Non mi piace puntare il dito contro qualcuno per indicarlo come responsabile. Adesso conta solo trovare persone che diano una mano. Poi, sul futuro e sulla possibilità di avere un ruolo più tecnico all’interno della società: “La mia figura può essere d’aiuto. Non sono mai intervenuto con Valli, anche perchè lo avrei messo in difficoltà. Credo che nella Virtus settore giovanile di livello. Dobbiamo prendere giocatori che tornino a far sentire senso di appartenenza alla gente. Di quelli di quest’anno mi piacciono Mazzola, Vitali e Fontecchio. Bisogna ripartire con degli stranieri che non disturbino la crescita dei giocatori che abbiamo. La gente è con te se gli dici la verità e la verità è quella di puntare ad avere una squadra che torni ad essere protagonista entro tre anni”.
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