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Dell’Aquila e il Leone #3 – Coup de théâtre

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È proprio vero che con la effe non ci si annoia mai, neanche volendo. E questi ultimi giorni ne sono l’ennesima conferma.

Lo stupore della società per l’addio di Repesa in conferenza stampa segue quello dei giornalisti e dei tifosi pochi minuti dopo. Improvvise, non le dimissioni in sé (qualche rumors era già nell’aria), quanto i modi ed i tempi in cui arrivano, al termine di una gara persa ma fino ad un certo punto. Fino ad un certo punto perché confrontata a quelle di due settimane fa vale almeno un pareggio, 1 punto calcisticamente parlando, come quello che divide la Reggiana dalla Fortitudo al 40°esimo.

I biancoblu rimangono attaccati agli avversari, non sono vittime dei blackout del passato fino allo 0/2 ai liberi e il tiro finale fallito da un Gudmundsson totalmente migliorato rispetto a quello sceso in campo in Supercoppa.  Aradori in formissima, Ashley anche. La Fortitudo alza le proprie percentuali dalla distanza ed è un dato da sottolineare più volte: è l’arma nuova non pervenuta prima. Minuti di qualità ed esperienza anche per il Mancio che, chiamato in causa, non sbaglia nulla. La domanda però è: perché era in campo lui e non Groselle in un momento della gara così importante? Scelta tecnica e questo la dice non corta, mettiamola così, sul centro americano. Forse non ritenuto all’altezza della situazione?

Fatto sta che le note liete superano quelle amare, risultato finale a parte. Quello sì, lascia l’amaro in bocca e lascia anche la Fortitudo senza allenatore in panchina pochi minuti dopo la fine. Dallo stupore per il miglioramento a quello per le dimissioni. Un colpo di teatro in un clima sospeso più che di suspance.

La scelta di Repesa, legata a problemi di salute che nel rispetto della sua privacy non devono essere approfonditi anzi gli va mandato un grosso in bocca al lupo, è definitiva ed una volta metabolizzata si torna sul mercato dei coach. 

La scelta ricade sull’ex dai ricordi più dolci del recente passato che batte una concorrenza che non esiste. La prima scelta, vincente nella trattativa, è Antimo Martino, liberatosi dal contratto con la stessa Reggiana (protagonista inaspettata delle cronache fortitudine delle ultime settimane) è ora il nuovo allenatore. Già arrivato a Basket City e già al lavoro con la squadra. Tutto chiuso in poche ore. Doppio coup de théâtre. È solo mercoledì, può succedere altro? Si spera di no, ora alla effe serve qualche settimana di serenità partendo dalle sicurezze in più viste domenica.

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