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É BasketCity – Chi sì, chi no

BasketCity si prepara al rientro sul parquet. Fortitudo con la SuperCoppa in mano, la Virtus con buone indicazioni, Cento con fiducia

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è Basket City
É BasketCity (©Roberta Guerriero)

É BasketCity – Sul fatto che Bologna sia BasketCity, ci sono pochi dubbi. La proliferazione di basket che esce da ogni crepa, ogni tombino di questa città porta, dall’alba dei tempi, gioie e dolori da “un lato” e “dall’altro”, con una nota sproporzione in positivo, chiamiamola così, sul versante bianconero. Galeotta fu la SuperCoppa: un anno per uno, sarebbe giusto dire.

SuperCoppa, BasketCity festeggia a metà

Sul fronte dell’Aquila è arrivato il primo trofeo della gestione Tedeschi, ottimo auspicio alle porte di un campionato che certamente emozionerà. La sponda virtussina ha chiuso il torneo casalingo, invece, guardando dal secondo gradino del podio l’Emporio Armani Milano, in una sfida remake delle ultime (contestatissime) finali scudetto. “Un anno per uno“, dicono i neutrali, “Conta nulla o poco più” sottolineano i bianconeri, “Non abbiamo mai vinto un…” sorridono i fortitudini.

Insomma, per una volta la freccia è girata dal lato Effe, anche se alla banda di Banchi va riconosciuto il merito di una finale ben al di sopra delle aspettative, che ha visto Belinelli e compagni essere beffati da un overtime arrivato a una manciata di istanti alla fine. Riassumendo, BasketCity può ritenersi soddisfatta della figura fatta in questa SuperCoppa, anche se a tornare a casa con un sorriso a 32 denti, questa volta, sono Fortitudo e fortitudini.

C’è da dire che entrambe le bolognesi hanno avuto grossi deficit nel corso della due giorni di torneo. Cagnardi è ancora privo di Aradori e Panni, anche se il secondo sembra prossimo al rientro nell’esordio contro Milano. Aradori, invece, sembra in dirittura d’arrivo dopo il brutto infortunio rimediato durante le finali promozione.

Meno rosea la situazione in casa Virtus: Cordinier ha dovuto dare forfait all’ultimo, mentre Grazulis è rimasto ai box, anche se a referto. Inoltre, è ancora incognita la situazione lunghi, con Cacok ancora fermo e lontano dal rientro in campo. All’appuntamento dell’Unipol Arena la Virtus si è presentata inoltre con alcuni giocatori chiave come Belinelli, Shengelia e Morgan acciaccati e in dubbio fino all’ultimo. Insomma, questo settembre ha visto coach Banchi allenare una sorta di lazzaretto che sta cercando di riprendersi al meglio in vista del primo complicato impegno in casa degli insidiosissimi Shark.

Una preseason di note positive

Mettendo da parte gli infortuni, si può dire che entrambe le squadre di BasketCity abbiano messo da parte buone indicazioni in vista del campionato. La Fortitudo si aspettava un muro più alto in semifinale contro Forlì, mentre in finale ha scoperto di avere le caratteristiche giuste anche per giocarsela contro squadre “rognose” e dure a mollare come Orzibasket. Dal canto suo, la Virtus può fare lo stesso ragionamento. Sembra che da “quel” 13 settembre, dove Banchi aveva denunciato, per così dire, una visione della sua squadra “lontana da dove speravo di essere a questo punto“, le cose si siano evolute in positivo. Il Superclassico Milano-Virtus ha messo in luce una Segafredo esperta, con diverse soluzioni, anche se a tratti un po’ affaticata. In ogni caso, è stato un weekend di buone sgambate per entrambe le truppe bolognesi.

C’è anche chi, invece, questo weekend ha potuto riposare, mettendo da parte energie fondamentali in questa difficile stagione. Annullata l’amichevole con Rimini per evitare brutte sorprese a una manciata di giorni all’inizio della stagione, la Benedetto XIV si prepara al proprio “anno 0”. Diverse novità in casa centese, e tra queste la prima è appunto sulla panchina. Chiamato a dover fare i conti con la pesante eredità di Mecacci, Di Paolantonio dovrà far funzionare tutti gli ingranaggi per fare in modo di disputare una stagione priva di affanni.

Il cambio radicale di quest’anno è volto proprio a togliere da Cento il velo di incertezze che ha caratterizzato la scorsa stagione, dove comunque ha saputo dire la sua in più di un’occasione, data la difficoltà del girone dove era inserito. La prima sarà con la Libertas Livorno, una neopromossa pericolosissima per la qualità degli arrivi e per il calore della piazza. Alla Baltur Arena, Cento cercherà di iniziare col piede giusto. Un po’ come tutti, a BasketCity.

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